VALENTINA TOSI

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Storia d'amore vera e supertriste - Gary Shteyngart

Finito da poco questo libro, voglio condividere la mia recensione che durante la lettura ho liquidato velocemente alle persone che mi chiedevano. Parto dagli aspetti positivi: la struttura narrativa, solida e piacevole per il lettore, e la cura dei personaggi (mi piace molto riuscire ad inquadrarli e a conoscerli poco per volta, e questo succede quando il libro è ben scritto e ben calibrato nelle sue parti). Molte riflessioni su sé stessi, sulla famiglia e sulle relazioni profonde; questi aspetti sì mi sono piaciuti.
Altra questione è invece l'intenzione di denuncia politica e sociale della situazione mondiale, della società che collassa su sé stessa, per l'ignoranza e la leggerezza; ecco questo no, non sento la stessa urgenza e nemmeno credo che si dovrebbero vedere le "cose della vita" con questo sguardo negativo e pessimista. Lenny Ambramov è un TIPO letterario. Uno sfortunato, un antieroe, un uomo vero in mezzo a tante bottiglie vuote che cercano disperatamente di stare a galla.
Il finale anche se SUPERTRISTE mi sembra finalmente positivo. Non costruire castelli in aria, non pensare all'immortalità come piccoli e idioti mortali, pensare alla vita, ecco cosa sarebbe meglio fare, pensare alla vita: accettarsi, scusarsi dei propri errori, amare il lato arrugginito della razionalità. Questo sarebbe meglio fare.
Ecco io queste cose forse le avrei volute sentir dire in altro modo, però son pensieri saggi.

"Perché il vero tema della fantascienza è la morte, non la vita. Tutto finirà. L'assolutezza della morte. L'amore di sé. Non voler morire. Voler vivere, ma senza sapere bene perché. Guardare sbigottito il cielo stellato, la nera eternità dello spazio. Odiare i genitori. Desiderare il loro affetto. Il precoce e ansioso senso del passare del tempo."

‪#‎storiadamoreveraesupertriste‬

Citta' di carta - John Green

Anche in questo caso si tratta di un romanzo principalmente per giovani adulti, in cui il sentimento fa da padrone e le relazioni fra i personaggi crescono e si sviluppano su una bella linea scorrevole.
L'ho trovato un pò a carta carbone di Cercando Alaska e per certi versi, la faccenda non mi è dispiaciuta, ma un pò mi ha delusa. Ho trovato davvero degno di nota il finale, realistico ed equilibrato, come se alla fine ci fosse davvero una chiusura del cerchio, in cui i personaggi vedono tutta la storia così com'è nella sua interezza.
Molto belli i riferimenti a Foglie d'erba di Whitman. Vi lascio una citazione, come sempre.

Che cosa ingannevole, credere di una persona che sia più di una persona.
#cittàdicarta

Roderick Duddle - Michele Mari

Roderick Duddle è un romanzo davvero bellissimo! Conseva in sè le qualità di una scrittura e struttura narrativa che da tempo non si leggono. Ha la grandissima qualità di farci assaggiare nelle sue quasi cinquecento pagine il sapore di tanti altri classici, libri bellissimi che ci sembra di aver già letto: da Pinocchio ai Canterbury tales, dall'Isola del tesoro a Frankenstein, da La tempesta a Oliver Twist... sempre giocando e mantenendo un buon rapporto di attenzione e dialogo con il lettore.
Vi lascio una citazione, bella, di questo romanzo, ma tante ce ne sarebbero.

"L'animo umano è come l'oceano, la cui superficie nasconde infinite e insondabili profondità"
#seneca #roderickduddle

La cacciatrice di ossa - Kathy Reichs

Si tratta del tipico romanzo thriller d'indagine. Piuttosto lungo, anche se fino alla fine non si svela il colpevole della serie di omicidi.
Non potendo evidentemente allontanarsi col pensiero, dalla protagonista della serie televisiva: Bones, confesso che ho di gran lunga preferito il personaggio più stereotipato della serie tv, e apprezzato meno quello creato dall'autrice che risulta sì più reale, ma davvero banale.
C'è poca indagine vera e propria di laboratorio, aspetto invece che avrei voluto cogliere anche dalle pagine del libro.
Diciamo che non la considero una lettura imperdibile.

Cercando Alaska - John Green

"Ecco, c'è questo signore. François Rabelais. Poeta. E le sue ultime parole sono state: <Vado a cercare un Grande Forse.> Ecco perchè voglio andare via."

Un libro pieno ed appassionato, carico di vita e di domande che non sono mai solo domande, ma risposte. Con le quali andiamo avanti, e viviamo nel labirinto del Colonnello di Marquez. L'istinto, il diventare grandi, il mettere limiti e confini a quello che non conosciamo per accettarlo. Cercando, sempre, qualcosa o qualcuno. Probabilmente, sempre, cercando Alaska.

1: Un infausto inizio - di Lemony Snicket

"Se vi interessano le storie a lieto fine, è meglio che scegliate un altro libro. In questo non solo non c'è lieto fine, ma nemmeno lieto inizio, e ben poco di lieto anche in mezzo."

Ecco come inizia una serie di sfortunati eventi, il primo di "guardacaso" 13 libri che con l'ironia acuta e semplice di Daniel Handler ci fa appassionare alle sventurate vicende degli orfani Baudelaire.
Credo di poter consigliare questo libro (e sicuramente anche gli altri dodici) a dei giovani lettori, a cui piace l'avventura, che non si aspettano sempre un lieto fine... e soprattutto a chi non ha idea di cosa significhi l'espressione "darsi per vinti".

BUONA LETTURA!

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