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Harry Potter e il prigioniero di Azkaban - J.K. Rowling

È stato pubblicato da J.K. ROWLING nel 1999, tradotto da BEATRICE MASSINI, dall’inglese.
L’autrice è J.K. ROWLING, una scrittrice statunitense che ha vinto ben 108 premi.
La scrittrice ha scritto la saga di Harry Potter (otto libri) e tanti altri racconti meno famosi.
Questo libro è un romanzo e il tema principale è l’avventura.
TRAMA:
Harry Potter, un apprendista mago della scuola Hogwarts, diretta dal preside Albus Silente, è orfano di entrambi i genitori, uccisi da Voldemort, mago cattivo soprannominato Tu-Sai-Chi, perché tutti, tranne Harry e il suo amico Silente, hanno paura di pronunciare il suo nome. Per tutto l’anno scolastico Harry e i suoi amici Ron e Hermione cercano di sconfiggere colui che Harry aveva già annullato la maggior parte dei poteri quando era ancora un neonato anche se non sapeva come. Già nel primo libro, Harry Potter e la pietra filosofale, Harry aveva avuto un incontro Tu per Tu con Voldemort, prima ancora di sapere di essere un mago. Infatti, sa dei suoi poteri solo quando Hagrid, guardiacaccia della scuola, va di persona ad informarlo e a invitarlo a frequentare la scuola migliore del mondo dei maghi. In precedenza Silente e la signora McGranitt, insegnante di trasfigurazione e vice preside gli avevano mandato un sacco di lettere per informarlo ma gli zii, presso i quali era costretto a trascorrere le estati e che trattavano Harry come fosse un animale, non gli avevano permesso di leggere. Prima dell’inizio della scuola appare Dobby, un elfo domestico appartenente alla famiglia Malfoy (antagonista), che cerca di convincer Harry a non andare alle lezioni, perché sarebbe stato pericoloso. Infatti da Azkban, la prigione dei maghi conosciuta come il posto peggiore del mondo, è evaso Sirius Black, ritenuto responsabile della morte dei genitori di Harry e dell’uccisioni di tredici Babbani (persone senza alcun potere magico). Conosciuta come il posto peggiore del mondo Sirius Black, un mago che ha ucciso i genitori di Harry. Dopo avventure, incantesimi e molti colpi di scena Harry riesce a “sopravvivere” e ritornare alla casa degli zii.
Il libro può essere collocato ai giorni nostri, perché i Babbani hanno oggetti come i nostri di oggi (Televisori giganti…) ma i maghi hanno uno stile antico, scrivono con pergamena e inchiostro, quindi nel mondo di Hogwarts ci si comporta come allora ma il tempo Babbano è attuale.
L’autrice pensa che anche una persona che non sa niente di magia (i Dursley mettevano in punizione Harry se diceva anche solo un proverbio con la parola “magia”), può sempre essere uno dei maghi migliori della scuola e del mondo. In generale, non importa tutto quello che sai su te stesso e le tue origini, basta credere in te stesso.
La scrittrice ha scritto poche parti statiche e molte parti dinamiche.
Ho trovato il libro molto bello, adatto alla mia età, con trama avvincente e coinvolgente tanto che spesso ho accelerato la velocità di lettura per arrivare al finale. Non sono d’accordo con coloro che disprezzano quei libri, perche “ritengono” il lessico troppo semplice e poco didattico.

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