Trovati 21 documenti.
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Milano : Edizioni ambiente, 2015
Abstract: Il cambiamento in corso oggi è radicale: passando dalla petrolchimica a processi produttivi che utilizzano materie prime vegetali la chimica sta ridisegnando la propria identità. Biopolimeri, biocarburanti, biocombustibili, biolubrificanti: il prefisso "bio" dimostra che l'economia può (e deve) rapportarsi alla società e al territorio in cui colloca le proprie attività e da cui trae le risorse di cui ha bisogno, creando occupazione, profitti e innovazione. Le risorse della bioeconomia offrono tre vantaggi cruciali: sono potenzialmente non esauribili, in genere inquinano molto meno dei loro omologhi fossili e, infine, sono producibili sul territorio e possono quindi garantire maggiore autonomia economica. Mettendo le risorse rinnovabili e i rifiuti alla base dei prodotti di domani si apre una straordinaria sfida economica ed ecologica. Esiste dunque un'alternativa tra corsa alla distruzione di risorse e decrescita. È quella indicata da Nicholas Georgescu-Roegen, l'inventore del termine bioeconomia, osservando che l'energia libera a cui l'uomo può accedere proviene da due fonti distinte: "La prima è uno stock, lo stock di energia libera dei giacimenti minerari nelle viscere della Terra. La seconda fonte è un flusso, quello delle radiazioni solari intercettato dalla Terra". Prefazione di Gunter Pauli.
Terra bruciata : come la crisi ambientale sta cambiando l'Italia e la nostra vita / Stefano Liberti
BUR, 2021
Abstract: Il libro che avete in mano vi condurrà in un viaggio attraverso l'Italia per capire cosa succede al nostro clima: i ghiacciai che si ritirano, le coste erose dall'innalzamento del mare, le città sempre più arroventate. Ma l'allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l'agricoltura, il turismo, la sicurezza delle nostre case e la disponibilità di energia idroelettrica. Colpisce, insomma, la vita quotidiana di ciascuno di noi. Non c'è dubbio: il 2020 verrà ricordato per la pandemia di Sars-CoV-2. Eppure non è stata l'unica emergenza che abbiamo dovuto affrontare. Bastano pochi dati per rendersene conto: l'aprile del 2020 è stato il più caldo d'Europa da quando si effettuano registrazioni, ed è seguito a un inverno che ha fatto segnare 3,4 gradi in più rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Come ci fa notare l'autore in queste pagine, la crisi sanitaria e quella ambientale sono legate: entrambe sono globali, entrambe sono causate dal nostro modello di sviluppo – fatto di deforestazione e urbanizzazione incontrollate, senza nessun rispetto per l'equilibrio degli ecosistemi – ed entrambe hanno investito il nostro Paese con particolare violenza. Già, perché morfologia del territorio e posizione geografica piazzano l'Italia in prima linea sul fronte dei cambiamenti climatici. Il libro che avete in mano vi condurrà in un viaggio attraverso l'Italia per capire cosa succede al nostro clima: i ghiacciai che si ritirano, le coste erose dall'innalzamento del mare, le città sempre più arroventate. Venezia minacciata dall'acqua alta e la Sicilia in via di desertificazione. Ma l'allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l'agricoltura, il turismo, la sicurezza delle nostre case e la disponibilità di energia idroelettrica. Colpisce, insomma, la vita quotidiana di ciascuno di noi. Il punto non è più quale pianeta lasceremo ai nostri nipoti, bensì in che condizioni versa, oggi, il Paese in cui viviamo. Con passione e competenza, unendo l'inconfutabilità dei dati scientifici alla potenza del reportage in presa diretta, Stefano Liberti ci porta alla scoperta di un'Italia in cui convivono realtà opposte: esempi già all'avanguardia nella tutela dell'ambiente e una politica nazionale inadeguata e immobilista. E ci ricorda che è arrivato il momento di passare all'azione, promuovendo una presa di coscienza collettiva e stimolando un dibattito franco, costruttivo e non ideologico, su una questione che non può più essere rimandata.
Terra bruciata : come la crisi ambientale sta cambiando l'Italia e la nostra vita / Stefano Liberti
Rizzoli, 2020
Abstract: Il libro che avete in mano vi condurrà in un viaggio attraverso l'Italia per capire cosa succede al nostro clima: i ghiacciai che si ritirano, le coste erose dall'innalzamento del mare, le città sempre più arroventate. Ma l'allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l'agricoltura, il turismo, la sicurezza delle nostre case e la disponibilità di energia idroelettrica. Colpisce, insomma, la vita quotidiana di ciascuno di noi. Non c'è dubbio: il 2020 verrà ricordato per la pandemia di Sars-CoV-2. Eppure non è stata l'unica emergenza che abbiamo dovuto affrontare. Bastano pochi dati per rendersene conto: l'aprile del 2020 è stato il più caldo d'Europa da quando si effettuano registrazioni, ed è seguito a un inverno che ha fatto segnare 3,4 gradi in più rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Come ci fa notare l'autore in queste pagine, la crisi sanitaria e quella ambientale sono legate: entrambe sono globali, entrambe sono causate dal nostro modello di sviluppo – fatto di deforestazione e urbanizzazione incontrollate, senza nessun rispetto per l'equilibrio degli ecosistemi – ed entrambe hanno investito il nostro Paese con particolare violenza. Già, perché morfologia del territorio e posizione geografica piazzano l'Italia in prima linea sul fronte dei cambiamenti climatici. Il libro che avete in mano vi condurrà in un viaggio attraverso l'Italia per capire cosa succede al nostro clima: i ghiacciai che si ritirano, le coste erose dall'innalzamento del mare, le città sempre più arroventate. Venezia minacciata dall'acqua alta e la Sicilia in via di desertificazione. Ma l'allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l'agricoltura, il turismo, la sicurezza delle nostre case e la disponibilità di energia idroelettrica. Colpisce, insomma, la vita quotidiana di ciascuno di noi. Il punto non è più quale pianeta lasceremo ai nostri nipoti, bensì in che condizioni versa, oggi, il Paese in cui viviamo. Con passione e competenza, unendo l'inconfutabilità dei dati scientifici alla potenza del reportage in presa diretta, Stefano Liberti ci porta alla scoperta di un'Italia in cui convivono realtà opposte: esempi già all'avanguardia nella tutela dell'ambiente e una politica nazionale inadeguata e immobilista. E ci ricorda che è arrivato il momento di passare all'azione, promuovendo una presa di coscienza collettiva e stimolando un dibattito franco, costruttivo e non ideologico, su una questione che non può più essere rimandata.
La Nave di Teseo, 2021
Abstract: Esiste un cibo che è allo stesso tempo gentile con il corpo e con il pianeta. È un cibo intelligente, adatto all'Antropocene, l'epoca in cui viviamo e dove sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della natura. Il cibo che ci salverà, il nuovo libro di Eliana Liotta, dimostra quanto sia indispensabile una svolta ecologica a tavola per aiutare la terra e la salute. Per salvare l'ambiente non basta più andare in giro in bici, comprare un'auto ibrida e ricordarsi di spegnere le luci. Non è sufficiente pensare solo a petrolio e carbone. Come avverte l'ONU, il riscaldamento globale non potrà arrestarsi senza modificare il sistema alimentare, da cui dipende un terzo delle emissioni di gas serra, responsabili dell'aumento delle temperature. L'aspetto straordinario è che i pranzi e le cene invocati per frenare l'inquinamento e il clima impazzito sono esattamente gli stessi che proteggono la salute e che potenziano il sistema immunitario. Tendiamo a dimenticarcene: siamo parte del tutto. In questo saggio l'autrice presenta per la prima volta una riflessione che parte da un approccio scientifico duplice, ecologico e nutrizionale, con la consulenza dello European Institute on Economics and the Environment (Istituto europeo per l'economia e l'ambiente) e del Progetto EAT della Fondazione Gruppo San Donato. Cinque le diete proposte, sia ecocarnivore sia vegetali, capaci di mitigare le emissioni inquinanti e di migliorare la linea e la nostra salute. Centinaia le risposte offerte alle curiosità sull'impatto degli alimenti, dagli allevamenti intensivi alla pesca, dalla coltivazione dell'avocado ai prototipi di bistecca sintetica. Siamo quello che mangiamo e quello che mangiamo può cambiare il mondo.
Le merci e i valori : per una critica ecologica del capitalismo / Giorgio Nebbia
Milano : Jaca book, 2002
Abstract: In Italia la coscienza ecologica deve molto a Giorgio Nebbia. Nebbia è, di fatto, uno dei principali storici italiani delle materie prime, delle merci e dei processi industriali: in questo volume indica delle possibili alternative all'attuale modello di sviluppo che aiutino gli uomini a soddisfare le proprie necessità materiali, facilitando l'aspirazione a rapporti umani più decenti.
Lo sviluppo sostenibile / [Sergio Lucci, Silvia Poletti]
Milano : Alpha test, 2004
Abstract: Il volume si propone come strumento introduttivo al tema dello sviluppo sostenibile, in tutte le sue complementari dimensioni: da quella socio-economica a quella ecologico-ambientale a quella politica. La trattazione delle principali problematiche legate all'argomento fornisce materiale di grande interesse anche per lo sviluppo di tesine e lavori di approfondimento.
Le risorse della terra / [testi Bianca Venturi]
Novara : Istituto geografico De Agostini, [1998]
Roma : Donzelli, [1999]
50 idee per lo shopping etico / Sian Berry
Novara : Istituto geografico De Agostini, [2009]
Abstract: Cinquanta idee per fare acquisti che rispettino l'ambiente. Dalla vita di tutti i giorni alle occasioni speciali, dal cibo ai gadget tecnologici, Senza rinunciare allo stile, alla qualità e al risparmio. Siân Berry è stata candidata a sindaco di Londra per il partito dei Verdi e fondatrice dell'Alliance Against Urban 4x4 contro i SUV in città.
Nuovi asceti : consumatori, imprese e istituzioni di fronte alla crisi ambientale / Giorgio Osti
Bologna : Il mulino, copyr. 2006
Abstract: Famiglie e imprese consumano crescenti quantità di risorse. Si generano così enormi flussi di materia, energia e persone, che a loro volta provocano effetti secondari come la congestione del traffico, l'accumulo di rifiuti, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo. Una delle possibili risposte a situazioni di ingovernabilità e paura sempre più difficili da gestire risiede in un triplice principio: ridurre, semplificare e connettere tali flussi. Un'impresa ardua, che però imprenditori, istituzioni e consumatori hanno già avviato: è un tentativo che questo libro si incarica di esplorare e soppesare.
Economia dell'ambiente e metodi di valutazione / Giorgio Casoni, Paolo Polidori
Roma : Carocci, 2002
Abstract: L'economia dell'ambiente è oramai presente in molti programmi di studio. L'ambiente e le risorse naturali, infatti, sono spesso chiamati in causa sia come fonte di sostegno alla vita sia come beni di consumo o fattori della produzione. ´Leconomia, scienza che si occupa di allocazione efficiente delle risorse, entra in gioco in quanto l'ambiente incontaminato è oggi diventato una risorsa scarsa non solo nei paesi economicamente più avanzati ma anche in quelli in via di sviluppo. Il testo è diviso in due parti: la prima introduce a concetti come quello di sviluppo sostenibile, valore dell'ambiente, domanda di beni ambientali, metodi di valutazione; la seconda, più tecnica, presenta un approfondimento sulla valutazione dell'ambiente, l´individuazione di costi e benefici associati a determinati progetti di sviluppo, la stima delle funzioni di domanda di beni ambientali e la valutazione, in termini monetari, attribuita dalla collettività a beni o risorse che per loro natura non sono scambiati in mercati organizzati.
Gli stili di vita sostenibili : guida per la salvaguardia del pianeta / [Anna Colombo]
Milano : Xenia, copyr. 2005
Abstract: I comportamenti etici dell'uomo verso il pianeta: un sistema per utilizzare le sue risorse senza impoverirlo. Come riciclare in maniera originale; Edificare in modo ecologico con scarso impatto ambientale; Energie alternative e artigianato equo-solidale: soluzioni per il benessere comune.
L'impatto ambientale : tecniche e metodi / Virginio Bettini
Napoli : CUEN, [1995]
Ricchezza ecologica / Maurizio Pallante
Roma : Manifestolibri, [2009]
Abstract: La prima parte di questo libro, Per una riconversione ecologica dell'economia, mette in discussione l'idea che la sistematica sostituzione dei valori d'uso con valori di scambio, dell'autoproduzione con il mercato, costituisca sempre e comunque un miglioramento per la vita e per gli equilibri ambientali. Nella seconda parte si ricostruisce in forma narrativa come l'invadenza del mercato sia all'origine dei problemi ecologici, economici e sociali che affliggono oggi il mondo. La terza parte, Per una riconversione economica dell'ecologia, parte dalla convinzione che tutti i problemi ambientali derivino dall'inefficienza nell'uso delle risorse, e indica un'alternativa in quelle innovazioni tecnologiche indirizzate ad accrescere i rendimenti e a ridurre gli sprechi. L'ecologia potrebbe così diventare il futuro dell'economia e l'economia il futuro dell'ecologia.
Milano : Rizzoli, 2009
Abstract: Siamo abituati ad associare il benessere con la crescita economica, cioè con l'aumento dei beni prodotti, misurato dal Pil, il Prodotto interno lordo. Maurizio Pallante sostiene invece da anni che la crescita non può andare avanti all'infinito, che ci sono limiti imposti dalle risorse disponibili e dalla necessità di salvaguardare l'ambiente, e che è indispensabile scegliere un modello alternativo, l'unico che ci può offrire un futuro sostenibile: la Decrescita Felice. In questo libro, Pallante offre consigli pratici per applicarlo in prima persona, traendo grandi benefici nella nostra vita quotidiana: dal ritorno all'autoproduzione dei beni alla creazione di orti comuni, da una nuova organizzazione per essere autosufficienti anche nei servizi (per esempio per l'assistenza a bambini e anziani) a idee brillanti per il risparmio energetico.
Milano : Edizioni ambiente, [2009]
Santarcangelo di Romagna : Maggioli, [2009]
Roma : Donzelli, [2007]
Abstract: L'inizio del terzo millennio sancisce il tramonto del Pil, e cioè dell'indicatore della ricchezza prodotta da un paese, come unico e solo parametro per misurare la salute di una società. Già da qualche tempo, gli studiosi segnalano la necessità di rompere gli steccati che separano l'economia dalle scienze dell'ambiente e di approfondire ogni possibile integrazione tra l'organizzazione economica, e le politiche ambientali e sociali, al fine di realizzare una piena sostenibilità. In effetti, le condizioni in cui versano il pianeta, gli ecosistemi, le risorse naturali e parte della popolazione umana, fanno pensare alla fallacia della crescita economica come unica soluzione dei problemi delle nostre società. Lo scopo del libro è mettere in evidenza la radice ambientale dell'economia e riaffermare i fondamenti biofisici e termodinamici della vita. Il libro introduce e descrive la metodologia di un nuovo indicatore economico della sostenibilità (ISEW), che fu proposta per la prima volta da Herman Daly e John Cobb nel 1989, allo scopo di integrare l'informazione contenuta nel PIL. Partendo dal livello dei consumi, essi proposero alcuni aggiustamenti per tenere conto di questioni sociali (tipo di urbanizzazione, pendolarismo, spese per sanità ed istruzione) e problematiche ambientali (costi dell'inquinamento, danni ambientali di lungo periodo, esaurimento delle risorse). Il testo dimostra la praticabilità del calcolo dell'Isew attraverso alcuni casi di sua concreta applicazione.
Milano : Ambiente, [2002]
Abstract: Oggi l'Impronta non è più una teoria accademica, ma uno strumento con innumerevoli applicazioni pratiche. L'Impronta Ecologica è un metodo pratico che permette di visualizzare in termini di superficie il nostro impatto sull'ecosistema terrestre e, dunque, di capire se eccede quanto la natura può suppotare sul lungo termine e individuare i punti su cui intervenire per diminuire il nostro 'peso' sull'ecosistema terrestre.
Roma : Donzelli, 2011
Abstract: C'è un pianoforte in mezzo all'oceano. Un pianista suona e la sua nota si spenge nel silenzio dell'acqua. Poi il pianista pigia un pedale e la nota, sostenuta nel tempo, si espande... Il pedale è il sustain, quello che serve a mantenere, a sostenere nel tempo il suono. L'inizio del terzo millennio sancisce il tramonto del PIL - l'indicatore della ricchezza prodotta da un paese - come parametro esclusivo per misurare la salute di una società. Da tempo, gli studiosi segnalano la necessità di rompere gli steccati che separano l'economia dalle scienze dell'ambiente e approfondire le integrazioni tra l'organizzazione economica e le politiche ambientali e sociali, per realizzare una piena sostenibilità. Lo scopo di questo libro, frutto del lavoro transdisciplinare di un gruppo di studiosi, è evidenziare la radice ambientale dell'economia e riaffermare i fondamenti biofisici e termodinamici della vita. Anche la disciplina economica, la politica e le istituzioni stanno perseguendo l'obiettivo di un ampliamento dell'insieme di strumenti adatti a dare una direzione sensata e sostenibile alla nostra società. Il volume presenta un nuovo indicatore economico della sostenibilità (l'ISEW), proposto da Herman Daly e John Cobb nel 1989, come misura complementare al PIL. I dati per diverse economie nazionali rivelano come l'ISEW cresca parallelamente al PIL fino a una certa soglia, oltre la quale stagna o addirittura decresce a causa delle pressioni e dei costi associati alla crescita economica.