Trovati 57 documenti.
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Solferino, 26/05/2023
Abstract: Un bambino come tanti: silenzioso, non bello, con grandi occhi pieni di domande. Una città fredda, Salisburgo. La casa di un maestro di musica impiegato alla corte dell'arcivescovo, Leopold Mozart. Il giorno in cui le dita del bambino incontrano i tasti di un pianoforte, tutto cambia. Questa è la storia di un talento precoce, i cui contorni appaiono talmente trascendenti da imporre a tutta la famiglia una missione: coltivarlo e alimentarlo. Ma è anche la storia di una vita travolta da quel talento, perché dal momento in cui il mondo si accorge di lui, Wolfgang Amadeus Mozart non avrà più pace. Assieme al padre, trasformatosi in severo impresario, comincia a viaggiare per le corti d'Europa – da Vienna a Parigi, da Roma a Londra – per esibirsi e per mettere a profitto il suo dono. Per farlo dovrà però rinunciare alla spensieratezza, alle amicizie, agli amori e persino alla salute, mentre per restare nell'orbita della sua vita eccezionale coloro che lo amano, come la sorella Nannerl e la madre Anna, si sacrificheranno fino ad annullarsi.Edgarda Ferri affronta la vita di Mozart dall'originale prospettiva dell'infanzia, dal cuore del rapporto esclusivo e tossico tra lui e Leopold; scrive così, in controluce, la storia di ogni padre e di ogni figlio. Questo viaggio senza sosta sulle strade dell'Europa del Settecento è infatti anche un viaggio nel cuore di un ragazzo e di una famiglia e queste pagine generose, che restituiscono colori, sapori, odori di un'epoca di sfarzo e miserie, ci parlano di noi: nell'universalità degli entusiasmi e delle malinconie di Wolfgang bambino, nella sua tensione tra fedeltà filiale e voglia di libertà, nel suo desiderio di grandezza che è un volto dell'umanissima, eterna voglia di essere felici.
Il bambino di Salisburgo : Mozart, l'interminabile infanzia / Edgarda Ferri
Solferino, 2023
Abstract: Un bambino come tanti: silenzioso, non bello, con grandi occhi pieni di domande. Una città fredda, Salisburgo. La casa di un maestro di musica impiegato alla corte dell’arcivescovo, Leopold Mozart. Il giorno in cui le dita del bambino incontrano i tasti di un pianoforte, tutto cambia. Questa è la storia di un talento precoce, i cui contorni appaiono talmente trascendenti da imporre a tutta la famiglia una missione: coltivarlo e alimentarlo. Ma è anche la storia di una vita travolta da quel talento, perché dal momento in cui il mondo si accorge di lui, Wolfgang Amadeus Mozart non avrà più pace. Assieme al padre, trasformatosi in severo impresario, comincia a viaggiare per le corti d’Europa – da Vienna a Parigi, da Roma a Londra – per esibirsi e per mettere a profitto il suo dono. Per farlo dovrà però rinunciare alla spensieratezza, alle amicizie, agli amori e persino alla salute, mentre per restare nell’orbita della sua vita eccezionale coloro che lo amano, come la sorella Nannerl e la madre Anna, si sacrificheranno fino ad annullarsi. Edgarda Ferri affronta la vita di Mozart dall’originale prospettiva dell’infanzia, dal cuore del rapporto esclusivo e tossico tra lui e Leopold; scrive così, in controluce, la storia di ogni padre e di ogni figlio. Questo viaggio senza sosta sulle strade dell’Europa del Settecento è infatti anche un viaggio nel cuore di un ragazzo e di una famiglia e queste pagine generose, che restituiscono colori, sapori, odori di un’epoca di sfarzo e miserie, ci parlano di noi: nell’universalità degli entusiasmi e delle malinconie di Wolfgang bambino, nella sua tensione tra fedeltà filiale e voglia di libertà, nel suo desiderio di grandezza che è un volto dell’umanissima, eterna voglia di essere felici.
Solferino, 2022
Abstract: Beatrice de Luna Mendes, nata in Portogallo nel 1510, avrebbe potuto essere solo la moglie, assai benestante, di un commerciante di spezie di successo, Francisco Mendes, ebreo «marrano» convertito per aver salvi vita e beni, come tanti in quel tempo fosco di battesimi forzati e condanne per eresia, roghi di sinagoghe e autodafé. Ma quando il marito muore, e lei si trova a gestire la sua immensa fortuna per conto della figlia Brianda di appena sette anni, la vita della donna cambia. Deve dissimulare la sua vera fede, difendersi da chi vorrebbe approfittare di una donna sola, prendere in mano la responsabilità dell’impresa di famiglia, e non solo: decide che porterà avanti anche l’attività più segreta dei Mendes, usando il denaro e il potere di cui dispone per cambiare il destino di altri ebrei perseguitati, meno fortunati di lei. Dapprima si trasferisce nelle Fiandre, dove la stretta dell’Inquisizione è meno forte. Poi, nell’Europa sconvolta dalle guerre di religione, affronta una vita vagabonda: da Anversa a Venezia (dove riprende il suo nome, Grazia Nasi, che le era stato tolto con la conversione), a Ferrara, ad Ancona e infine a Istanbul, dove diventa una figura di rilievo presso la corte di Solimano il Magnifico. Edgarda Ferri anima la storia di una donna libera, disegnandola contro lo sfondo fastoso e fosco del Cinquecento europeo, arricchendola di dettagli in un racconto dagli orizzonti larghi, pieno di profumi, atmosfere e avventura, sfolgorante di coraggio.
Solferino, 02/09/2021
Abstract: Spendeva in abiti, libri e cavalli, era amico di artisti, consigliere di principi e confidente di dame. Scriveva lunghe lettere alla madre, dense di dettagli e pettegolezzi. Amava il gioco del potere e della politica ma ne rimase più volte scottato e deluso.Ebbe due grandi amori: Elisabetta Gonzaga, conosciuta da bambino e andata sposa a Guidubaldo da Montefeltro, e Ippolita Torelli, che finalmente sposò dopo una serie di fidanzamenti concordati per interesse o calcolo. Fu un'unione singolarmente felice ma dal tragico destino, alla quale non ne seguirono altre: rimasto vedovo, prese i voti per entrare al servizio di papa Clemente VII. Morì in Spagna, dove l'imperatore Carlo V in persona pianse la scomparsa di "uno dei migliori cavalieri del mondo". È un vero e proprio racconto d'avventure, la vita di Baldassarre Castiglione, che ci porta tra gli intrighi delle maggiori corti del Cinquecento: dalla Mantova di Isabella d'Este alla Milano di Ludovico il Moro e poi a Roma, dove Castiglione conobbe Michelangelo e Raffaello alla fastosa corte di papa Leone X, il figlio di Lorenzo il Magnifico. Ma fu a Urbino che scrisse il trattato con cui sarebbe passato alla storia, Il Cortegiano.Edgarda Ferri, combinando ricerca storica, curiosità e vivacità del racconto, nel quadro di una vita dipinge un'epoca: questa sorprendente "autobiografia" ci restituisce il Rinascimento nei suoi gloriosi dettagli e nelle sue umanissime passioni, come un grande romanzo italiano.
Il racconto del cortigiano / Edgarda Ferri
Solferino, 2021
Abstract: Spendeva in abiti, libri e cavalli, era amico di artisti, consigliere di principi e confidente di dame. Scriveva lunghe lettere alla madre, dense di dettagli e pettegolezzi. Amava il gioco del potere e della politica ma ne rimase più volte scottato e deluso. Ebbe due grandi amori: Elisabetta Gonzaga, conosciuta da bambino e andata sposa a Guidubaldo da Montefeltro, e Ippolita Torelli, che finalmente sposò dopo una serie di fidanzamenti concordati per interesse o calcolo. Fu un'unione singolarmente felice ma dal tragico destino, alla quale non ne seguirono altre: rimasto vedovo, prese i voti per entrare al servizio di papa Clemente VII. Morì in Spagna, dove l'imperatore Carlo V in persona pianse la scomparsa di «uno dei migliori cavalieri del mondo». È un vero e proprio racconto d'avventure, la vita di Baldassarre Castiglione, che ci porta tra gli intrighi delle maggiori corti del Cinquecento: dalla Mantova di Isabella d'Este alla Milano di Ludovico il Moro e poi a Roma, dove Castiglione conobbe Michelangelo e Raffaello alla fastosa corte di papa Leone X, il figlio di Lorenzo il Magnifico. Ma fu a Urbino che scrisse il trattato con cui sarebbe passato alla storia, "Il Cortegiano". Edgarda Ferri, combinando ricerca storica, curiosità e vivacità del racconto, nel quadro di una vita dipinge un'epoca: questa «autobiografia» ci restituisce il Rinascimento nei suoi gloriosi dettagli e nelle sue umanissime passioni, come un grande romanzo italiano.
Ballata delle donne imperfette / Edgarda Ferri
La tartaruga, 2019
Abstract: Artemisia Gentileschi, già tredicenne ricalcava Dürer, senza vergogna denunciò il pittore Agostino Tassi perché colpevole di averla violentata. Antigone sfidò la legge degli uomini per seppellire il fratello Polinice, accusato di tradimento. Constance Quéniaux, ballerina all'Opéra di Parigi, offrì a Courbet il suo dettaglio più intimo perché dipingesse "L'origine del mondo". La regina Nefertiti, «la Bella che qui viene», incendiò il desiderio del capo scultore di corte, che la consacrò, per quanto imperfetta, nella scultura più seducente che la storia ricordi. E ancora, Dorotea Gonzaga e la sua sventurata gobba, Annie Jones, la donna barbuta che fece la fortuna del circo Barnum, Victor, che ballava col nome di Lara, e Thomas Neuwirth, diventato una celebrità della musica come Conchita Wurst. Un intreccio che attraversa tutte le epoche, dall'antico Egitto al mito di Ovidio, da Parigi a Vienna, dalla provincia italiana ai teatri di tutto il mondo: le donne raccontate da Edgarda Ferri, ostinate e luminose, danzano nell'imprevedibile varietà che abbraccia le vite delle persone
La casa di Giulio Romano / Edgarda Ferri
Tre lune, 2019
Un gomitolo aggrovigliato è il mio cuore
La nave di Teseo, 01/06/2017
Abstract: Esther Hillesum, detta Etty, è una ragazza olandese di origini ebraiche, colta, curiosa, dalla sensibilità inusuale. Appassionata di letteratura russa e lettrice vorace, lavora come dattilografa al Consiglio Ebraico: la sua è una condizione privilegiata, allo scoppiare della Seconda guerra mondiale e con l'inizio delle persecuzioni razziali potrebbe scappare e salvarsi. Potrebbe coltivare i suoi studi, scoprire l'amore che comincia ad affacciarsi nella sua vita, realizzare i mille sogni suggeriti dalla sua fantasia. Ma decide di non abbandonare la sua famiglia, il suo popolo, e di condividerne fino in fondo la sorte. Così, il 7 settembre 1943, dopo i mesi passati nel campo di transito di Westerbork, sale su un treno per Auschwitz da cui, quasi trentenne, non farà più ritorno. In questo appassionante ritratto, che si legge come un romanzo di grande intensità, Edgarda Ferri racconta l'animo ribelle e poetico di Etty Hillesum, gli anni della gioventù e della guerra affrontati con uno spirito mai esausto, un "umanesimo radicale" che ha trovato nelle pagine del suo diario e delle sue lettere un'altissima interpretazione letteraria. Considerata uno dei simboli della Shoah, la vita e l'opera di Etty Hillesum sono diventate fonti di ispirazione contro l'oblio della memoria, esempi di altruismo e solidarietà capaci di sopravvivere alle atrocità della storia. Questo libro ci trasporta con intimità e rispetto nei suoi momenti privati, nelle scelte coraggiose, nel cuore tormentato di una donna dalla forza indomita e mai dimenticata.
Un gomitolo aggrovigliato è il mio cuore : vita di Etty Hillesum / Edgarda Ferri
Milano : La nave di Teseo, 2017
Le onde ; 18
Abstract: Esther Hillesum, detta Etty, è una ragazza olandese di origini ebraiche, colta, curiosa, dalla sensibilità inusuale. Appassionata di letteratura russa e lettrice vorace, lavora come dattilografa al Consiglio Ebraico: la sua è una condizione privilegiata, allo scoppiare della Seconda guerra mondiale e con l'inizio delle persecuzioni razziali potrebbe scappare e salvarsi. Potrebbe coltivare i suoi studi, scoprire l'amore che comincia ad affacciarsi nella sua vita, realizzare i mille sogni suggeriti dalla sua fantasia. Ma decide di non abbandonare la sua famiglia, il suo popolo, e di condividerne fino in fondo la sorte. Così, il 7 settembre 1943, dopo i mesi passati nel campo di transito di Westerbork, sale su un treno per Auschwitz da cui, quasi trentenne, non farà più ritorno. In questo appassionante ritratto, che si legge come un romanzo di grande intensità, Edgarda Ferri racconta l'animo ribelle e poetico di Etty Hillesum, gli anni della gioventù e della guerra affrontati con uno spirito mai esausto, un "umanesimo radicale" che ha trovato nelle pagine del suo diario e delle sue lettere un'altissima interpretazione letteraria. Considerata uno dei simboli della Shoah, la vita e l'opera di Etty Hillesum sono diventate fonti di ispirazione contro l'oblio della memoria, esempi di altruismo e solidarietà capaci di sopravvivere alle atrocità della storia. Questo libro ci trasporta con intimità e rispetto nei suoi momenti privati, nelle scelte coraggiose, nel cuore tormentato di una donna dalla forza indomita e mai dimenticata.
Maria Teresa, una donna al potere
Mondadori, 06/09/2016
Abstract: Leggendaria e affascinante figura di imperatrice, unica erede di Carlo VI, Maria Teresa (1717-1780) fu la prima donna a salire, a soli ventitré anni, sul trono degli Asburgo. Costretta ad affermare con le armi la propria legittimità e a difendere i suoi territori dalle altre potenze europee, riuscì, con un difficile gioco di equilibri interni e internazionali, a garantire stabilità al suo grande impero e ad attuare una serie di importanti riforme. In questa biografia, Maria Teresa rivive come uno dei personaggi più interessanti della storia d'Europa, una donna affascinante e sensibile, coraggiosa e fiera, che seppe conciliare l'amore per la famiglia con la ragion di Stato e l'esercizio del potere, tra l'intenso legame con il marito Francesco I e il difficile rapporto con il figlio, il futuro Giuseppe II, e la figlia Maria Antonietta. Una sovrana che seppe governare "come un uomo tra gli uomini".
Mondadori, 21/06/2016
Abstract: 28 gennaio 1077: la contessa Matilde domina la scena dello storico incontro a Canossa fra due grandi quanto potenti avversari, l'imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII. Ma chi era questa donna che, agendo con discrezione e diplomazia, riuscì a ricomporre il conflitto più furioso fra il potere laico e il potere religioso? Signora di un ricco e vastissimo territorio esteso dall'alta Lombardia fino al Lazio, dal Mar Tirreno all'Adriatico, legata all'imperatore da vincoli di parentela e di vassallaggio e ancor più al papa per affinità ideale e spirituale, Matilde è diventata presto un personaggio leggendario. La biografia ne ricostruisce l'eccezionale vicenda umana, ricca, contradditoria, variegata. Accanto alla "Grancontessa" sfilano molti altri personaggi mentre sullo sfondo rivive un suggestivo affresco del Medioevo più oscuro e affascinante.
La casa di Isabella / Edgarda Ferri ; con fotografie di Toni Lodigiani
Tre lune, 2016
Abstract: Ritratto ravvicinato di una donna e del suo tempo, una delle figure più emblematiche e simboliche della stagione del Rinascimento: Isabella d’Este. La storia si snoda tra vita quotidiana e intrighi della politica, tra arte e potere, con la descrizione che l’autrice ci rende con magistrale tratteggio, delle splendide dimore che la principessa si fa costruire e plasmare a sua somiglianza nella sfarzosa corte dei Gonzaga: la grotta, lo studiolo, il giardino segreto.
La casa di Barbara / Edgarda Ferri
Mantova : Tre Lune, 2015
Abstract: La signora con due bande bianche pendenti dai capelli annidati sopra le orecchie e le scarpe gialle accavallate una sull’altra. La signora massiccia, già avanti in età, che sta posando fra marito, figli, paggi, segretari, e una nana, è Barbara del Brandeburgo, da quarant'anni sposata a Ludovico Gonzaga (il cardinale Cesarini, mediatore di nozze, l’aveva descritta “formosissima e tredicenne”. Mentendo: ne aveva undici). Figlia di un re ... pagata con venti cinquemila fiorini, “madona Barbera” aveva accettato senza battere ciglio di coricarsi fin dalla prima notte a fianco di Ludovico ... Il pittore che la sta ritraendo è Andrea Mante-gna, già famosissimo per genialità e tignoso carattere. Il luogo prescelto è una camera d’angolo dell’appartamento al secondo piano del castello di San Giorgio a Mantova ... L’artista dipingerà “a buon fresco e tempera” ... ha immaginato una “camera pietà”, una camera dipinta come un loggiato ... ~ Così prende avvio il nuovo avvincente racconto che Edgarda Ferri ci regala in occasione della riapertura della Camera degli Sposi dopo i restauri post terremoto: la storia si snoda tra vita quotidiana e “intrighi’ della politica, tra arte e potere. Ne esce il ritratto appassionato, intenso e ravvicinato, di una donna e del suo tempo, quando il Ri-nascimento arriva al culmine dello splendore. È la prima di una serie di “case” che l’autrice sta scrivendo per Tre Lune dopo una lunga e reciproca promessa: con gioia e libertà. Seguirà la “Casa di Isabella” (lo Studiolo d’isabella d’Este in palazzo Ducale).
Mondadori, 25/11/2014
Abstract: Figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia, Giovanna (1479-1555) È uno tra i personaggi più rilevanti della storia non solo spagnola. Fu madre dell'imperatore Carlo V e alla morte dell'amatissimo marito Filippo il Bello cadde in una profonda depressione che la portò alla follia. L'opera di una biografa di grande prestigio.
Guanti bianchi / Edgarda Ferri
[Milano] : Skira, 2014
Abstract: Sarajevo, 28 giugno 1914. Sei colpi di rivoltella freddano Francesco Ferdinando d'Asburgo e Sophie Chotek, sposa morganatica dell'erede di Francesco Giuseppe perché non abbastanza nobile per diventare imperatrice. In sette capitoli, corrispondenti ai giorni in cui si dipana la querelle fra l'opinione pubblica e Alfred di Montenuovo, incaricato di organizzare le esequie, Edgarda Ferri racconta le discussioni, i puntigli, i compromessi dell'inquietante Gran Ciambellano di Corte, che non riconosce Sophie come moglie legittima dell'erede al trono, arrivando a concederle soltanto un paio di misteriosi guanti bianchi posati sulla bara, poggiata a terra e lontana da quella del marito, issata su un enorme catafalco ornato dai simboli imperiali.
Il cuoco e i suoi re / Edgarda Ferri
Milano : Skira, 2013
Abstract: Nato in piena rivoluzione da famiglia numerosa e poverissima, abbandonato dal padre sulla strada, Carême impara a tagliare le carni e a leggere e scrivere. Dopo aver osservato le vetrine delle pasticcerie di Parigi ricopia dalle antiche stampe i più celebri monumenti del mondo che ricrea con pasta frolla, cioccolata e glassa. Scoperto da Talleyrand, ne diventa lo chef e viene prestato a Napoleone per i banchetti ufficiali. Alla caduta dell'imperatore si trasferisce a Londra, dove lavora per il Reggente (futuro Giorgio IV). Da Londra si sposta a San Pietroburgo alla corte dello Zar. Tornato in patria diventa lo chef preferito dei Rothschild e dell'alta società parigina. Imposta un nuovo modo di fare cucina, di imbandire la tavola, organizzare le portate, decorare i piatti e stare ai fornelli (igiene, grembiuli bianchi, il berretto da cuoco a forma di fungo). Scrive le sue memorie con una monumentale raccolta di ricette.
Klimt : le donne, l'arte, gli amori / Edgarda Ferri
Mantova : Tre Lune, 2012
Abstract: Perché una biografia di Klimt? Perché mancava, più che mai oggia 150 anni dalla nascita. Tante volte è stata narrata la sua vicendaartistica trascurando quella privata, che invece è intrecciata e sovrappostaalla prima in questo racconto avvincente e documentatodi Edgarda Ferri. Fondatore del movimento della Secessione,Gustav Klimt è aperto a tutte le sperimentazioni e alle contaminazionieuropee. Ribelle e borghese, profeta e disturbatore,suscitatore di scandali per le sue provocazioni e per una pittura«sensuale, erotica, immorale, indecente, oscena». Dispostoa ricomprare le sue opere pur di non modificarle. Lavoratore indefessoe sempre squattrinato. Faro dei movimenti artistici di unaVienna gaudente, colta, affollata di uomini geniali come Mahler,Schönberg, Berg, Schiele, Kokoschka, Hoffmann, Freud, Kraus,Schnitzler, von Hoffmansthal. E poi le donne, bellissime, dagliamori fatali: Alma Schindler sposata con Mahler, Gropius, Werfel.Adele Bloch-Bauer, l’unica a ottenere da Klimt tre ritratti. SuzanneStoclet, dopo aver visto il «fregio» di Beethoven, ne otterrà unosimile, per il suo palazzo di Bruxelles. Emilie Flöge, titolare dellapiù grande casa di mode di Vienna, sfoggerà per prima gli «antivestiti» e gli «antigioielli» creati dall’artista. Amato dalle donne,dalle quali ha avuto una quantità innumerevole di figli, senza sposarnenessuna. Adorato dalle più alte esponenti della borghesia edell’aristocrazia, che facevano la fila per essere ritratte da lui. E luile ha trasformate «in figure ideali: donne moderne, esili comebambini, dal fascino misterioso».Un affresco vivace degli splendori e delle miserie della Vienna dell’epoca,un ritratto con intensa partecipazione del raffinato creatored’insuperabili immagini femminili.
Imperatix. Elena, Costantino e la croce
Mondadori, 15/02/2011
Abstract: "Da questi muri, da questi colori, da queste mie mani, la pellegrina venuta da tanto lontano si alzerà, riprenderà a camminare, continuerà a cercare la verità. La sta cercando ancora. La cercherà sempre." Piero della Francesca sta dipingendo le Storie della Vera Croce in San Francesco ad Arezzo e ne discute con il padre guardiano della chiesa. Mentre la ritrae, immagina il destino di Elena, madre dell'imperatore Costantino, autrice, durante un pellegrinaggio in Palestina, del ritrovamento della croce su cui Cristo morì. Il dialogo fra i due personaggi offre a Edgarda Ferri un suggestivo espediente narrativo per rievocare la vita di questa straordinaria figura femminile assurta, insieme al figlio, a simbolo del trionfo della fede cristiana sul paganesimo. Di umili origini, Elena è una "stabularia", una locandiera, della Bitinia, una regione dell'Asia Minore, quando intorno al 270 Costanzo Cloro, cavaliere illirico che combatte nell'esercito romano, la sceglie come concubina. Lei lo segue nei suoi lunghi viaggi e dalla loro unione nascerà Costantino. Sono anni di fermento: l'impero romano si sta dissolvendo, le invasioni barbariche hanno distrutto enormi ricchezze, le campagne sono desolate, la religione cristiana è in costante espansione; Roma, il caput mundi esaltato da cantori e poeti, è impoverita e avvilita. Costanzo fa una rapida carriera e, divenuto membro della tetrarchia istituita da Diocleziano, abbandona Elena per sposare Teodora, figliastra dell'imperatore Massimiano, di cui è stato nominato "Cesare". Quando, nel 306, alla morte del padre, Costantino viene acclamato imperatore dall'esercito, Elena emerge dall'ombra in cui è finora vissuta e il suo nome viene nobilitato dall'appellativo di Flavia Giulia e dal titolo di "Augusta". Consigliera prediletta del figlio, che la tiene alla sua destra nelle occasioni ufficiali, esprimerà le virtù richieste alle donne appartenenti alla famiglia imperiale: maestosità, solennità, pacatezza. In un clima di veleni e rivalità, che culminerà nella condanna a morte da parte di Costantino della moglie Fausta e del figlio Crispo, Elena accompagnerà l'imperatore nella sua inarrestabile ascesa ai vertici del potere, sancita nel 330 dalla nascita di Costantinopoli, la nuova capitale dell'impero. Inoltre, fondando chiese in Terra Santa e partecipando alla ricerca del Santo Sepolcro di Gerusalemme, sosterrà Costantino nel suo avvicinamento alla fede cristiana, legittimata dal famoso editto del 313. Edgarda Ferri conduce il lettore in un affascinante viaggio attraverso i secoli, facendo emergere dall'oblio la biografia di una donna forte e determinata, la cui vita si intreccia con i più importanti personaggi del tardo impero romano, e che è ancora oggi oggetto di culto e di studio per la cristianità.
Imperatrix : Elena, Costantino e la croce / Edgarda Ferri
Milano : A. Mondadori, 2011
Abstract: Flavia Giulia Elena, madre di Costantino, è uno dei personaggi femminili più interessanti e singolari della storia antica. Di umili origini, fu concubina e poi compagna di un ufficiale, Costanzo Cloro, con cui mise al mondo il futuro imperatore Costantino; quando Costanzo fu nominato Cesare fu ripudiata e cadde in disgrazia. In seguito il suo onore venne riabilitato, ricevette il titolo di Augusta e divenne influente consigliere del figlio Costantino, quando questi si avvicinò al cristianesimo e diede legittimità ufficiale alla nuova fede. Alla sua morte fu sepolta in un mausoleo a lei dedicato e venerata nei secoli dalla Chiesa come Sant'Elena imperatrice - secondo la leggenda, infatti, fu lei a ritrovare, durante un viaggio in Palestina, la vera croce su cui Cristo morì. Edgarda Ferri, attraverso un uso accurato delle fonti e con la consueta capacità divulgativa, offre al lettore la biografia di questa donna straordinaria, la cui vita si intreccia con i più importanti personaggi del Tardo Impero Romano e che ancora oggi è oggetto di culto per la cristianità.
Piero della Francesca. Storia e misteri del maestro della luce
Mondadori, 07/10/2010
Abstract: Nel luminoso, nitido panorama di Sansepolcro, dentro la straordinaria vicenda dell'arte toscana del Quattrocento, si svolge la storia umana e artistica di Piero della Francesca, tra i più grandi pittori del nostro Rinascimento. Una vita enigmatica, la sua, di uomo irrequieto e dal carattere difficile, tutto concentrato nella ricerca assoluta di un'arte che rappresenti il vero, con la precisione della matematica e con la magia della luce. Dentro il cuore di quest'uomo - come ci appare dalle sue opere e dalle sobrie vicende della sua esistenza - Edgarda Ferri ha saputo scavare fino a rivelare il romanzo di un grandissimo artista e della sua moderna inquietudine. In queste pagine ci accompagna in un viaggio tra i fasti, le passioni, le cupe vicende del Rinascimento. Per tornare poi sempre alla casa natale dell'artista che, nella predilezione per il paesaggio dove è nato, nel legame con la famiglia e gli amici, nell'amore, forse, per una misteriosa donna dal canto profetico, rivela l'umanità segreta dietro il riserbo del genio.