L'adozione del programma a livello provinciale ha come obiettivo:
- la divulgazione della pratica della lettura dalla gravidanza;
- la divulgazione della pratica della lettura in famiglia, ossia la lettura degli adulti ai bambini in tutto l'arco della prima infanzia, che prosegue anche dopo che il bambino ha imparato a leggere, perché leggere insieme costituisce una modalità di comunicazione di grande significato relazionale.
Il programma a livello locale si sviluppa attraverso una rete di collaborazioni e di servizi e si propone di essere capillare per raggiungere tutte le realtà locali. Della rete vengono a far parte i bibliotecari, gli operatori socio-sanitari dei Consultori Mantovani, educatori, insegnanti e i pediatri che intendono mettere il loro impegno nella realizzazione del programma. La loro alleanza è la condizione per costruire e coordinare una rete di interventi dei singoli servizi e dei relativi operatori preposti alla cura della prima infanzia. Alle realtà locali sono delegati i compiti di attuazione del programma.
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Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività molto coinvolgente e rafforza la relazione adulto-bambino. I pediatri indicano che la lettura condivisa durante i primi 3 anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di scoprire il mondo.
Leggere a bassa voce è piacevole, crea l'abitudine all'ascolto, aumenta la capacità di attenzione e accresce il desiderio di imparare a leggere quando il bambino sarà più grande.
La vostra voce è magia per il bambino. L'elemento che più conta è lo stare insieme e condividere la lettura in famiglia. Potete seguire il testo e le figure, e intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi affettivi.