Trovati 144 documenti.
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Alcesti / Euripide ; traduzione e note di Guido Paduano ; prefazione di Edoardo Boncinelli
[Milano] : BUR : Corriere della Sera, 2012
[Milano] : BUR : Corriere della Sera, 2012
[Milano] : BUR : Corriere della Sera, 2012
Milano : Corriere della Sera, 2012
Del sublime / Pseudo-Longino ; traduzione e note di Francesco Donadi ; prefazione di Nuccio Ordine
Milano : Corriere della Sera, 2012
Fedro / Platone ; traduzione e note di Roberto Velardi ; prefazione di Giovanni Reale
Milano : Corriere della Sera, 2012
Abstract: Immersi nella natura, sulle rive del fiume Ilisso, Socrate e il suo giovane allievo Fedro discutono sulla vera essenza dell'amore, sulla bellezza e sulla forza della passione. La visione magnifica e paradossale di una civiltà basata sui moti dell'animo in uno dei più felici dialoghi platonici.
Milano : Corriere della Sera, 2012
Milano : Corriere della Sera, 2012
Milano : Corriere della Sera, c2012
Simposio / Platone ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Eva Cantarella
Milano : Corriere della Sera, 2012
Abstract: Uno dei più celebri dialoghi platonici nel quale il filosofo mette in scena tutto ciò che i Greci hanno concepito in materia di eros. Nel Simposio si racconta di un banchetto organizzato per celebrare la vittoria che il poeta Agatone aveva riportato nell'agone tragico delle Lenee. I presenti, da Aristofane ad Alcibiade a Socrate, tengono a turno discorsi sulla natura di Eros e, nello sforzo di superarsi a vicenda in una sorta di gara, declinano la forma dell'encomio tradizionale in un climax drammatico in cui ogni discorso mette in risalto una tesi particolare: Eros come il più antico degli dèi (Fedro), il contrasto tra eros divino ed eros popolare (Pausania), l'eros come principio universale della natura (Erissimaco), l'eros come brama dell'uomo verso la sua metà perduta (Aristofane), Eros come il più giovane, il pili bello e il più eccellente degli dèi (Agatone). Infine Socrate, che non propone un suo discorso, ma riferisce quel che ha appreso dalla sacerdotessa Diotima di Mantinea, stabilendo un punto fondamentale, ma altrettanto ineluttabile: la natura carente dell'amore e dell'innamorato.
Le piante / Aristotele ; introduzione, traduzione, note e apparati di Maria Fernanda Ferrini
Milano : Bompiani , 2012
Abstract: Il testo originale del Peri phyton è perduto, e il trattato che leggiamo in greco, edito per la prima volta nei Geoponica (1539), e incluso in tutte le edizioni del Corpus Aristotelicum, a partire dalla seconda edizione di Basilea (1539), è la retroversione greca (anonima) condotta sulla traduzione latina, condotta a sua volta su una traduzione araba di una traduzione siriaca. Il Medioevo latino attribuisce quasi unanimemente il trattato ad Aristotele. Il trattato ha un carattere peculiare nell'ambito della botanica antica, in quanto affronta temi discussi principalmente in ambito biologico e filosofico: se la pianta sia un essere vivente, quale tipo di anima abbia, se sia capace di percepire, se i sessi siano in essa distinti, e in genere quali caratteristiche tipiche della fisiologia animale sia possibile riconoscere anche nella pianta. Esso ha costituito nel Medioevo e nel Rinascimento una delle fonti antiche più lette, come dimostrano, tra gli altri, il De vegetabilibus di Alberto Magno, e il commento della retroversione greca da parte di Giulio Cesare Scaligero. Il testo greco stampato a fronte della traduzione è (tranne in alcuni punti, segnalati e discussi nelle note) quello dell'edizione del 1989, curata da H. J. Drossaart Lulofs (editore delle versioni orientali) e E. L. J. Poortman (editore della versione latina e greca).
[Milano] : BUR : Corriere della Sera, 2012
Abstract: L'inaudito colpo di stato delle donne, sospeso fra il grottesco delle gag di genere e un comunismo sessuale che anticipa le più ardite riforme della Repubblica platonica, fa delle Ekklesiazuse un affascinante paradosso. Riproposta sulle scene italiane con grande successo di pubblico, la commedia costituisce la migliore introduzione all'antica comicità greca.
Teogonia / Esiodo ; traduzione e note di Graziano Arrighetti ; prefazione di Mario Andrea Rigoni
[Milano] : BUR : Corriere della Sera, 2012
Poesie / Saffo ; traduzione e note di Franco Ferrari; prefazione di Mario Andrea Rigoni
Milano : BUR ; Corriere della Sera, 2012
Milano : BUR ; Corriere della Sera, 2012
Abstract: Figura demoniaca di maga barbara e crudele, Medea è uno dei personaggi più noti, estremi e coinvolgenti del teatro antico. Lucida e determinata nel compiere una vendetta atroce, l'assassinio dei figli, che la colpirà con violenza devastante, Medea appare perfettamente consapevole delle conseguenze del suo gesto estremo. Ma alla tensione emotiva (capisco quali dolori dovrò sostenere, ma più forte dei miei propositi è la passione) si unisce un'assoluta autonomia intellettuale, fino ad allora sconosciuta in una donna nel mondo greco. Nella sua introduzione Vincenzo Di Benedetto mette in luce la modernità di questa tragedia e spiega la dura polemica dell'autore contro la società ateniese di quegli anni.
Le nuvole / Aristofane ; traduzione e note di Alessandro Grilli ; prefazione di Franco Cordelli
Milano : Corriere della Sera, 2012
Milano : Corriere della Sera, 2012
Abstract: Che cos'è la felicità? In una Lettera sulla felicità a Meneceo Epicuro sostiene che non c'è età per conoscere la felicità: non si è mai né troppo vecchi né troppo giovani per occuparsi del benessere dell'anima. Nella sua vita naturale l'uomo allontana da sé il dolore sia fisico che psichico e l'assenza di queste due cause porta al raggiungimento della felicità. Ma non è sufficiente: Epicuro sostiene che si deve provare piacere e quindi classifica i piaceri dividendoli in tre grandi categorie: i piaceri naturali e necessari; i piaceri naturali ma non del tutto necessari; i piaceri del tutto accessori. L'uomo ha anche delle necessità sovra-strutturate come l'ambizione a migliorarsi, a crescere intellettualmente, a primeggiare sugli altri. Per raggiungere questi obiettivi mette in campo tutta la sua passione e la sua anima e quando raggiunge l'obiettivo trova un appagamento di felicità proprio dell'intelletto. In questa breve lettera, Epicuro ci insegna cosa serve per essere felici, e cosa invece ostacola il raggiungimento della felicità.
Massime / Democrito ; a cura di Guglielmo Ruiu
Milano : La Vita Felice, 2011
Abstract: Il volume proposto rappresenta la prima edizione commentata delle cosiddette Massime di Democrate (= 68 B 35-115 Diels-Kranz), celebre collezione di sentenze morali oggi attribuite concordemente a Democrito. In uno stile limpido e raffinato, condensano i grandi temi dell'etica democritea (elogio dell'equilibrio che regala la serenità, connubio tra felicità e giustizia, etc.) e recano il segno di una personalità rigorosa e appassionata. L'introduzione al volume, oltre a offrire uno sguardo interpretativo d'insieme della dottrina morale del filosofo, fa il punto sullo status quaestionis circa l'autenticità della raccolta e, più in genere, della documentazione disponibile, inquadrando le Massime all'interno della tradizione degli scritti etico-politici dell'Abderita. La traduzione dei singoli frammenti, ordinati sotto una nuova numerazione, è preceduta da un cappello introduttivo ed è corredata da un ampio e dettagliato commentario critico-testuale e filosofico.
Iliade ; Odissea / Omero ; a cura di Mario Giammarco ; introduzione di Antonio Aloni
Roma : Newton Compton, 2011
Abstract: La guerra e l'assedio di Troia, i sanguinosi duelli tra Achei e Troiani, le virtù guerriere di Achille, le peripezie del viaggio per mare e l'astuzia di Ulisse, il ritorno in patria: tutto il repertorio dell'epica greca e la stessa leggendaria figura di Omero fanno dell'Iliade e dell'Odissea due insuperabili modelli di poesia. Nel grandioso laboratorio della fantasia degli antichi rivivono per arricchire la nostra fantasia esseri divini più umani degli uomini che proteggono o avversano, secondo i loro volubili umori; l'amicizia tra Achille e Patroclo; l'amore coniugale impersonato da Penelope e Andromaca; l'amore magico e sensuale di Calipso e Circe, quello adolescenziale di Nausicaa. Le alate parole dei poemi omerici esercitano tuttora il loro fascino e continuano a ispirare - per la forza impareggiabile della narrazione e per la varietà e umanità dei personaggi - tantissime versioni cinematografiche e televisive. I due capolavori, che sono all'origine della letteratura europea, vengono qui riuniti in una traduzione isometrica, scorrevole ed elegante, con un ricco corredo di note. Introduzione di Antonio Aloni.
Gli uccelli / Aristofane ; introduzione, traduzione e note di Alessandro Grilli
3. ed
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2010
Abstract: Mentre Atene è sconvolta da una ventata di giustizia di piazza, Pisetero ed Evelpide fuggono dalla città nella speranza di trovare l'antichissima città degli uccelli che, secondo il mito, in tempi remoti regnavano incontrastati sulla terra. Una città felice che però muterà in modo radicale, diventando un grottesco e deformato doppio di Atene quando in essa, su suggestione di Pisetero, verranno introdotte le leggi degli uomini.