Trovati 23 documenti.
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The poetry pharmacy / William Sieghart
London : Penguin books, 2017
Roma : Donzelli, 2016
Abstract: I cani sono al centro di questo poemetto, «maestri» a quattro zampe infinitamente superiori agli esseri umani. L'io narrante e protagonista - un uomo che si guadagna da vivere portandoli a spasso nei parchi di New York - esce sminuito dal confronto, come «eclissato / da una forza superiore», ma non per questo umiliato. Gli piace nascondersi dietro i cani, non attirare su di sé l’attenzione degli altri, mentre una ridda di ricordi ossessivi si rincorre senza tregua nella sua mente ferita, immagini e fantasmi del passato, il padre che si ammazza di lavoro, la depressione, un tentativo di suicidio a vent’anni, l’elettroshock e, sopra a tutto questo, l’attacco alle Twin Towers. Spezzoni narrativi, frammenti di una vita in cui si intersecano ironia e pathos che lasciano emergere qua e là, a ritmo di jazz, squarci inquietanti sull’America prima e dopo l’11 settembre. Erranti senza ali rappresenta il culmine della raccolta Failure, con cui Philip Schultz vince il premio Pulitzer nel 2008: un esito ironico per un volume beckettianamente intitolato al fallimento, inteso come l’altra faccia del sogno americano. La forza di Schultz è nel linguaggio intimo e diretto con cui tratta i suoi temi: l’appartenenza a una famiglia di ebrei immigrati nell’America del XX secolo; la riflessione sulla fragilità dell’essere umano; l’affinità con il mondo marginale; il conflitto tra aspettative e realtà. Il termine erranti del titolo rinvia immancabilmente alla diaspora ebraica, ma nel corso del poemetto gli «erranti senza ali» sembrano potersi identificare con l’umanità intera, «lo spettacolo di Dio da sempre in scena», un’umanità rappresentata da insetti insignificanti, esseri che vagano senza meta come a scontare una condanna originaria, ossessivamente ripiegati su se stessi, destinati a ripetere errori, accumulare frustrazioni. Il dog-walker di New York, alter ego dell’autore, esprime una filosofia minima di vita, una visione dal basso, ad altezza di cane si direbbe. Un mondo senza ali, privo di trascendenza.
Foglie d'erba / Walt Whitman ; scelta e cura di Roberto Mussapi
Milano : Garzanti Libri, 2016
I grandi libri
Abstract: La pubblicazione della prima edizione di "Foglie d'erba", nel 1855, ebbe un effetto dirompente sul panorama letterario mondiale: per la prima volta compariva sulle scene un "nuovo bardo" - come ebbe a definirlo H.D. Thoreau che segnava l'inizio di una rivoluzione nella poesia americana. Nella loro straordinaria intensità i versi di Walt Whitman, qui tradotti e selezionati da Roberto Mussapi, poeta e traduttore di poeti, raggiungono un profondo, commosso misticismo: non un misticismo religioso e inerte, ma un canto vitale intriso di energia - proprio come i fili d'erba che dalla terra spuntano e traggono nutrimento - che abbraccia in tutta la sua forza il cosmo, l'esplodere dell'eros, la morte e la vita, vissute e raccontate nella loro immediatezza.
Roma : Minimum Fax, 2015
Minimum classics ; 55
Abstract: Pubblicato per la prima volta nel 1958 dalla leggendaria City Lights di Lawrence Ferlinghetti, Gasoline è insieme ispirazione e testimonianza della temperatura emotiva di quel periodo, oltre che una pagina fondamentale dell'intera Beat Generation. Passione, slancio, malinconia e rabbia: tutto questo è Gregory Corso, che in questa raccolta introduce i caratteri fondamentali della sua opera e del linguaggio beatnik: i lunghi viaggi, il desiderio di stupire, il culto della libertà, gli entusiasmi disordinati, i grandi amori e la rabbia del vivere. La sua poesia è istinto, diario sincopato di una lotta infinita che trae la sua forza direttamente dall'esperienza, un ironico mosaico di spunti che assumono senso e significato proprio dalla loro apparente insignificanza, specchio della condizione di marginalità dell'uomo e dell'artista. Con i suoi versi immediati e privi di orpelli, sospesi fra il ritmo della musica nera e del jazz e i moti dell'anima, Gasoline è il manifesto di quello che la Pivano definì "un uomo insolente e strafottente, ma con il dono di non dire mai una sciocchezza". Prefazione di Fernanda Pivano. Con un'introduzione di Allen Ginsberg.
Notizie del mondo / Philip Levine ; traduzione di Giuseppe Strazzeri
Milano : Mondadori, 2015
Lo specchio. I poeti del nostro tempo
Abstract: Philip Levine, poeta americano, uomo di varie e spesso ruvide esperienze, sente, in età avanzata, come un formidabile pulsare di innumerevoli volti e vicende che lo assalgono dalla memoria, e da un passato remoto ma in lui ancora ben vivo e carico di emozioni. Le sue "notizie del mondo" sono in effetti informazioni e frammenti di vita provenienti da luoghi svariati e diversi, dagli Stati Uniti, naturalmente, e dai tempi da lui vissuti a Detroit, nelle officine di "Henry Ford, / l'uomo che ha creato / il mondo moderno", ma anche da un altrove vastissimo, che può comprendere l'Australia come il Portogallo, la Spagna, la Danimarca, Cuba, o magari Andorra, dove ebbe a incontrare un "vecchio comunista". E può risalire fino alle sue origini, alle radici di una famiglia di emigrati ebrei, venuti dal Nord dell'Europa. In questo libro, Levine alterna componimenti in versi, quasi sempre narrativi e di ampio respiro, con brevi testi in prosa, veri e propri racconti, dove riesce a stipare, con impressionante vivacità, figure, personaggi, situazioni, e leggibilissimi aneddoti esemplari. Vediamo il fratello che torna dalla Seconda guerra mondiale, incontriamo gli operai alla catena di montaggio, "uomini che vendevano se stessi per riscattarsi la vita". Passiamo da tragici momenti storici alla dimensione quotidiana di una realtà troppo spesso dura, ingrata, infernalmente faticosa.
In cerca di vite già perse / Simon Armitage ; antologia a cura di Massimo Bocchiola
Milano : Guanda, 2015
Poeti della Fenice
Abstract: Simon Armitage è considerato uno dei maggiori poeti contemporanei di lingua inglese, erede di una grande tradizione e associato spesso ai nomi di Philip Larkin e Ted Hughes, Paul Muldoon e Robert Lowell. Questa antologia racchiude una scelta delle sue poesie più significative. Poesie in cui spicca la forza della voce di Armitage, capace di raccontare il quotidiano in modo imprevedibile, capace di trasformarlo, con una parola, in straordinario. Una scoperta continua per il lettore che rimane colpito, come afferma il curatore della raccolta Massimo Bocchiola, "dalla vastità e dalla varietà del suo paesaggio poetico, inteso sia come argomenti affrontati sia come strumenti espressivi messi a punto (e dispiegati) con acume e passione". Il nostro mondo, quello in cui siamo immersi o che conosciamo dai libri, ci svela così sfumature inaspettate, raccontate con un linguaggio solo in apparenza semplice, ma in realtà levigato e perfetto. Dai conflitti mondiali agli attentati terroristici degli ultimi anni, dalla ripresa di classici della letteratura alla presentazione di un mondo nuovo intriso di tecnologia, Armitage ci dà una visione assolutamente originale della realtà, che non è più solo quella "ufficiale" ma che si allarga e si moltiplica davanti a noi in interpretazioni illuminanti e impreviste.
Torino : Einaudi, 2014
Abstract: Da quando Cesare Pavese la presentò nel 1941 nella bella traduzione di Fernanda Pivano, Spoon River Anthology non ha conosciuto soste nella fortuna presso il pubblico dei lettori italiani. E il segreto sta probabilmente nella poetica, universale verità dei personaggi di quella che è stata definita la commedia umana degli Stati Uniti. Spoon River è qualcosa infatti tra la lirica e la narrativa. La storia di una piccola città americana con le sue mille vite, ognuna chiusa nel suo dramma e raccontata attraverso le lapidi del suo cimitero. Con testo a fronte.
Sarà chiamata donna / Maria Grazia Maramotti ; traduzioni di Gabrielle Barfoot e Mahamoud Jaran
Pasian di Prato : Campanotto, 2014
Mantova : Corraini, 2014
Abstract: C.è una strana calma in cucina. Eppure le premesse per un disastro ci sono tutte: c'è del formaggio su una trappola, c'è un topo furbo, una domestica paurosa, un gatto maldestro e un cane che passava di lì. Lo scatto della la trappola innescherà una catena di piccoli disastri, in un divertente crescendo di confusione. Chissà se alla fine quel diavolo di un topolino ce la farà ad addentare il formaggio... Con Questo è il formaggio Andy Goodman torna per raccontare, con una divertente filastrocca e le sue illustrazioni geometriche, una storia di conseguenze e rivalità in cucina. Andy Goodman è un grafico e designer. Ama il silenzio e la quiete, ma vive e lavora a Londra. Questo è il formaggio è il suo terzo libro per Corraini dopo C'era un gran silenzio e Nella soffitta di mia zia.
Un mondo diviso / Moniza Alvi ; a cura di Paola Splendore
Roma : Donzelli, 2014
Poesia ; 55
Abstract: "Dentro di me c'è un nocciolo come quello che cerca di riempire il mango. Dentro c'è l'essenza di un altro continente. Ho paura di perderlo - ma quanto sarebbe meglio se potessi prenderlo tra le braccia e scappare via tenendolo stretto!" (Moniza Alvi)
Il posto / Jorie Graham ; traduzione di Antonella Francini
Milano : Mondadori, 2014
Abstract: Fin dalle prime battute, questo libro di Jorie Graham coinvolge il lettore e lo stupisce per l’energia incalzante, per la scrittura ansiosa, che si realizza in un incontenibile fluire di pensieri e immagini. Tra incedere narrativo ad ampio respiro (ma con frequenti fenditure interne) e una sorta di monologo interiore, l’autrice esplora, partendo dai dati della memoria e dalla sua reale esperienza, la molteplicità dell’esistente, le innumerevoli presenze che popolano il mondo, nella loro dimensione temporale, nella meraviglia e nel mistero dell’unica vita loro concessa. Jorie Graham parte da spunti aneddotici, da paesaggi, introduce personaggi di varia natura catturati dalla sua acutezza di osservatrice, come il falco silenzioso, il tronco morto, la talpa, il violinista, l’uomo che lavora, tutti coinvolti nell’immenso esserci eppure sempre in bilico sul nulla e “la sua splendente/vacuità”. Ne scaturisce una poesia carica di tensione, scandita in ritmi aperti e molto vari, dall’orizzontalità della prosa all’impennarsi improvviso del canto, dentro una complessità magmatica dove figure e apparizioni danzano sulla pagina. Una poesia — qui proposta nella versione italiana di Antonella Franeini, che con l’autrice ha lavorato fianco a fianco — che è un’alta avventura intellettuale il cui passo continuamente si inerpica fino all’emozionante e bellissimo poemetto finale ispirato da una visita alla cat-ted rale di San Patrizio a A rmagh.
Roma : Gallucci, 2014
Abstract: Età di lettura: da 8 anni.
Amoretti / Edmund Spenser ; a cura di Luca Manini
Milano : Bompiani, 2014
Abstract: La raccolta dei sonetti di Edmund Spenser rappresenta un canzoniere legato alla tradizione petrarchesca eppure capace di rileggere con originalità il dialogo amoroso. Un sentimento di appassionata religiosità muove il testo, un lungo corteggiamento che diventa occasione per attraversare lo scontro tra ordine e caos, la consapevolezza della caducità della vita umana scandita da un tempo inesorabile, fino alla ricerca di un'armonia che nella poesia e nell'amore trova la sua pace. La lingua vibrante dell'autore della Regina delle fate rivive nella traduzione di Luca Manini, studioso dell'opera spenseriana, che firma anche l'introduzione e gli apparati che completano il volume.
Morte di un naturalista / Seamus Heaney ; traduzione di Marco Sonzogni
Milano : Mondadori, 2014
Abstract: Con "Morte di un naturalista", nel 1966, iniziava l'avventura poetica di Seamus Heaney. Il suo esordio aveva subito imposto una personalità d'autore matura e originalissima, la cui voce si sarebbe ben presto confermata inconfondibile e centrale nel panorama della poesia degli ultimi cinquant'anni. Carico di motivi che verranno poi a svilupparsi nella coerenza delle opere successive, questo primo libro colpisce fin dalle battute iniziali per l'energia con cui viene presentato un mondo in cui il legame con la terra - e con la quotidiana esperienza umile di chi la abita e lavora - sprigiona un senso di complessa autenticità vitale, tanto lontana dalla realtà di oggi da sembrare quasi preistorica. Per gli uomini del paesaggio irlandese di Heaney, la realtà è nella fatica e nella sapienza del lavoro, nello scavo della terra stessa. E il poeta è un osservatore sensibilissimo di fronte alla molteplicità della natura, nel suo incessante ripetersi di morte e rinascita, dove la bellezza e la meraviglia vengono inesorabilmente a coesistere con l'orrore e la paura, sentimento molto forte in quest'opera, come sottolinea nella sua Nota Marco Sonzogni, a cui si deve la traduzione in versi italiani.
Quasi invisibile / Mark Strand ; traduzione di Damiano Abeni
Milano : Mondadori, 2014
Lo specchio
Abstract: Mark Strand, uno dei vertici riconosciuti della poesia mondiale, si ripropone con una novità che è anche una felicissima sorpresa. E lo è proprio a partire dalla forma libera prescelta, che è quella del poemetto in prosa, in genere brevissimo, spesso al confine tra poesia e microracconto. In Quasi invisibile il poeta osserva elementi anche minimali di una realtà molto concreta, eppure vista come in una luce paradossale, che ne deforma i movimenti e il senso. Troviamo allora frammenti di una quotidianità oscillante tra routine e insensatezza, immagini dai contorni forti e spesso accentuati o dilatati dal ricordo e dal sogno, riflessioni sulla labilità dell'esistenza. Tutto questo in un clima di malinconia ermetica, e comunque pervasiva, vicinissima all'assurdo di una condizione sempre a ridosso del vuoto e del nulla. Mark Strand agisce con ironia spesso anche beffarda, esprime una sorta di insoddisfazione quieta eppure dominante, pervasiva, che coinvolge un'ampia serie di personaggi: un banchiere, un ministro della Cultura, un viaggiatore, il padrone di una grande villa e tanti altri, tutti collocati in situazioni ambientali particolari, come fossero elementi dei più disparati luoghi e paesaggi. Il poeta è disincantato ma pronto ancora a stupirsi, è affabile e insieme a volte misterioso, compie un percorso compresso dall'irreversibile egemonia del tempo, semina tracce di intelligenza viva e inquieta prima che sopraggiunga, inevitabile, la congiunzione luminosa di niente e tutto.
Hairy Maclary from Donaldson's dairy / Lynley Dodd
London : Puffin, 2013
Abstract: Hairy Maclary goes off for a walk with a few of his friends - and comes up against a nasty surprise in the shape of Scarface Claw!
Mantova : Di Pellegrini, 2013
Una porta sul buio / Seamus Heaney ; prefazione e traduzione di Roberto Mussapi
2. ed.
Parma : Guanda, 2013
Abstract: Della sua Irlanda Heaney (Nobel per la letteratura nel 1995) celebra la nuda sacralità della terra e del lavoro, la bellezza dell'acqua incanalata dall'uomo e lo splendore azzurro dell'argilla estratta dal suolo. La sua poesia è un incessante lavoro di scavo e la sua penna è una vanga affondata nella terra, alla ricerca delle nostre origini e dei misteri primordiali dell'essere.
2. ed
Roma : Newton Compton, 2012
Abstract: Solo le Cose Mentali sono reali: di ciò che si chiama Corporeo Nessuno conosce la Dimora: è nella Fallacia, e la sua Esistenza un'Impostura. Dov'è l'Esistenza fuori della Mente o Pensiero? [...] Vedo attraverso l'occhio, non con l'occhio. Poeta, pittore e incisore tra i maggiori del Settecento, William Blake stupisce ancora oggi per la sua modernità. Interprete di una poesia d'avanguardia, egli infranse ogni schema tradizionale, nei versi come nella pittura, rivelando tutta la sua forza espressiva in un impulso visionario che raggiunge effetti di potente suggestione. Blake incarna con grande tensione la figura dell'artista-veggente che delinea in libri profetici un quadro esoterico dell'esistenza prepotentemente animato da simboli. Introduzione di Sergio Perosa.
Catena umana / Seamus Heaney ; traduzione di Luca Guerneri
Milano : Mondadori, 2011
Abstract: Catena umana è come il racconto lirico di un viaggio essenziale, condotto con poetica saggezza in un confronto con le cose più decisive, le cose ultime. Un libro animato internamente da un'urgenza estrema, quanto mai vivida, perché arrivata a intaccare il corpo fino a ottunderlo. Lo vediamo nella sequenza Cbanson d'aventure, in cui Seamus Heaney rivive i momenti in cui il male l'aveva colpito qualche anno fa, ripensa alla corsa rapida in ambulanza verso l'ospedale, al contatto ravvicinato con quell'oltre che non era mai stato così terribilmente vicino, così a portata di mano. Ma lo vediamo anche nella sequenza Linea 110, tra i momenti più alti di questa raccolta, dove il semplice, ordinario percorso del bus diventa un lungo viaggio di citazioni e riferimenti al libro VI dell'Eneide: Enea che chiede alla Sibilla di poter scendere in Averno per incontrare il padre morto, Anchise. Heaney riutilizza il materiale classico nelle cadenze battenti della sua lingua e del suo stile, in un sapiente gioco di poesia tra il senza tempo del capolavoro virgiliano e il tempo del presente e dell'infanzia irlandese dei suoi luoghi più cari e mai realmente abbandonati. Ci fa poi compiere un altro viaggio nel tempo con la sequenza Canzoni dell'eremita, dove appaiono i leggendari santi della tradizione gaelica, i quali incarnano un umanissimo ideale di lavoro e preghiera, e insieme quel nobile senso di ricerca e instancabile fiducia e credito nella poesia tipico dei migliori artigiani.