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Trovati 335 documenti.

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La terra inumana
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Materiale linguistico moderno

Czapski, Józef <1896-1993>

La terra inumana / Jozef Czapski ; a cura di Andrea Ceccherelli ; traduzione di Andrea Ceccherelli e Tullia Villanova

Adelphi, 2023

Abstract: 14 agosto 1941: a meno di due mesi dall'aggressione tedesca dell'Unione Sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto Molotov-Ribbentrop - che in un «protocollo segreto» aveva stabilito la spartizione della Polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l'accordo militare fra Stalin e Sikorski per la costituzione, sul territorio dell'URSS, di un'armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. All'inizio di settembre Józef Czapski, che ha servito come ufficiale nell'esercito polacco ed è stato internato dapprima a Starobel'sk e poi a Grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo «ventitré mesi dietro il filo spinato». È l'inizio di un'odissea che porterà Czapski ad attraversare l'intera Unione Sovietica - e gli eventi più estremi del secolo scorso - con l'incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di Katyn'). Un'odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall'esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall'incontro con il capo della Direzione centrale dei lager («padrone della vita e della morte di qualcosa come venti milioni di persone») ai contatti con le popolazioni. Esperienze che, per Czapski, diventano anche «una lenta, quotidiana iniziazione all'immensità della miseria umana».

Il guerriero di porcellana
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Materiale linguistico moderno

Malzieu, Mathias <1974->

Il guerriero di porcellana / Mathias Malzieu ; traduzione di Cinzia Poli

Feltrinelli, 2023

Abstract: Giugno 1944. Francia occupata. Il piccolo Mainou ha perso da poco la mamma, e ora rischia di perdere anche il padre. L'uomo, infatti, è stato richiamato al fronte e decide di mandare il figlio nella fattoria della nonna materna, in Lorena. Mainou ha solo nove anni, supera clandestinamente la linea di demarcazione, nascosto in un carro di fieno, e raggiunge la famiglia che ancora non conosce: la severa ma premurosa nonna, la bigotta zia Louise e lo zio Émile, un dandy di campagna, che spinge il nipote ad affidarsi al potere dell'immaginazione. Mainou trascorre gli ultimi mesi della guerra combattendo con le rigide regole necessarie a sfuggire ai nazisti e con il ricordo della madre. Tutto, nella fattoria, parla di lei e allora Mainou comincia a scriverle delle lettere e a esplorare i luoghi dove è cresciuta. Suoi speciali compagni di viaggio saranno la cicogna Marlene Dietrich e il riccio Jean Gabin, e una donna nascosta in soffitta che cela un segreto. "Il guerriero di porcellana" è una storia intima e autobiografica, in cui Malzieu con sensibilità e tenerezza ripercorre l'infanzia del padre, ritratto nel piccolo Mainou, in un momento storico di grande drammaticità. Il racconto intimo e tenero di una famiglia e del potere dell'immaginazione in tempo di guerra.

Un autunno d'agosto
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Materiale linguistico moderno

Pini, Agnese <1985->

Un autunno d'agosto / Agnese Pini

Chiarelettere, 2023

Abstract: Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l’esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l’umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell’inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. “Una storia così” dice l’autrice “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia (nella foto di copertina), ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L’ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l’ho capito perché nel nostro paese c’è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un’occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio.”

Diario
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Materiale linguistico moderno

Frank, Anne <1929-1945>

Diario / Anne Frank ; a cura di Matteo Corradini ; traduzione di Dafna Fiano ; illustrazioni di Giovanni Gioz Scarduelli

BUR, 2023

Diario
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Materiale linguistico moderno

Frank, Anne <1929-1945>

Diario / Anne Frank ; presentazione di Wlodek Goldkorn ; a cura di Franco Paris ; traduzione di Dafne Paris

Giunti, 2023

Caccia ai nazisti
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Materiale linguistico moderno

De Paolis, Marco <1959->

Caccia ai nazisti : Marzabotto, Sant'Anna e le stragi naziste in Italia : la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra / Marco De Paolis

Rizzoli, 2023

Abstract: Un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso». «Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l’accertamento delle responsabilità.» Recita così il decreto di archiviazione del 1960 peri fascicoli dell’«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943. Non era vero. Le «notizie utili» c’erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant’anni da quell’archiviazione, sarà il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro è lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui De Paolis si è occupato, consapevole che «il dolore non va in prescrizione» e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso», come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia «del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza».

Diario
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Materiale linguistico moderno

Frank, Anne <1929-1945>

Diario / Anne Frank ; con uno scritto di Anna Sarfatti ; edizione a cura di Franco Paris ; traduzione di Dafne Paris

Giunti, 2023

La bambina senza la stella
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Materiale linguistico moderno

Peretti, Alina <1931-> - Peretti, Jacques <1967->

La bambina senza la stella / Alina e Jacques Peretti

Newton Compton, 2023

Abstract: Sono molte le testimonianze che ci sono arrivate, nel corso degli anni, sull'orrore di Auschwitz. Alina Peretti, ormai novantenne, è una sopravvissuta, ma i suoi ricordi si stanno affievolendo. Quando la donna comincia gradualmente a perdere la memoria, suo figlio Jacques, giornalista investigativo, capisce che è arrivato il momento di raccontare la storia che, più di tutte, lo tocca da vicino: quella della sua famiglia, deportata prima in Siberia e poi ad Auschwitz. Alina racconta e Jacques scrive, così che l'orrore non venga dimenticato. Insieme si fanno testimoni della prigionia in uno dei campi di sterminio più letali di sempre. Ripercorrendo il passato della madre, Jacques scopre segreti a lungo nascosti sulla sua famiglia. Alina Peretti viveva vicino a Varsavia e, durante gli anni in cui Hitler e Stalin si spartivano la Polonia, i suoi genitori erano considerati pericolosi sia dal regime nazista sia dai bolscevichi a causa della loro storia familiare. Il destino della tredicenne era ormai segnato, eppure Alina è riuscita a sopravvivere. In questo libro, frutto di un'emozionante faccia a faccia tra l'autore e la propria madre, viene raccontato uno dei periodi più drammatici della storia contemporanea. In una corsa contro il tempo perché i ricordi di Alina non siano perduti per sempre, "La bambina senza la stella" è un racconto monumentale della storia del Novecento.

Come mio fratello
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Materiale linguistico moderno

Timm, Uwe <1940->

Come mio fratello / Uwe Timm ; traduzione di Margherita Carbonaro

Sellerio, 2023

Abstract: La storia autentica di una famiglia tedesca si trasforma in una vicenda esemplare in questo libro di uno dei più grandi scrittori europei contemporanei. Lo spunto biografico è la vicenda di suo fratello Karl-Heinz, arruolatosi volontario nelle SS quando Uwe aveva solo due anni e morto sul fronte russo appena diciannovenne, nel 1943. Dopo sessant'anni lo scrittore può finalmente cercare di capire cosa abbia significato e come sia stato possibile arrivare ad essere come mio fratello. E ci consegna un libro che nasce da un gesto di grande onestà intellettuale ed emotiva, oltre che di consapevolezza storica, scavando nella colpa e nella memoria il ritratto di una famiglia che diventa ritratto della generazione che ha reso possibile il nazismo.

L'ombra non è mai così lontana
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Materiale linguistico moderno

Marzocchi, Leila <1959->

L'ombra non è mai così lontana / Leila Marzocchi

Oblomov, 2023

Abstract: Un libro inchiesta necessario, per non dimenticare. Con una postfazione di Edith Bruck. Quella di Dina è la storia di un silenzio: un silenzio lungo 60 anni. Arrestata nel dicembre del 1944 insieme al padre e al fratello, detenuta nel carcere di San Giovanni in Monte e infine deportata nel lager di Bolzano. Dina ha 18 anni, sul petto il triangolo rosso delle detenute politiche, numero 7998. Impiegata nella produzione di cuscinetti a sfera in una galleria ferroviaria chiusa ai due lati e sorvegliata dalle SS, viene liberata il 1 maggio del 1945. Il viaggio di ritorno è, come per molti suoi compagni, lungo e rocambolesco: da Bolzano a Verona in treno e poi in auto, all'esterno, seduta sul parafango; poi in camion, un camion militare americano, fino a Bologna, poi di nuovo in treno e infine in bicicletta, sul cannone di un conoscente, fino alla frazione di Amola, casa. Del padre e del fratello - un vecchio (all'epoca del rastrellamento ha 41 anni) antifascista che "tutte le volte che veniva su Benito Mussolini lo prendevano e lo cacciavano in galera" e un ragazzino di 17 anni partigiano della Brigata Bolero Garibaldi - non saprà più nulla fino all'agosto del 1945, quando un testimone tornato dai campi racconterà che sono stati uccisi nell'eccidio di Sabbiuno (14 dicembre 44), i corpi buttati giù dai calanchi. Del padre non hanno trovato niente, il fratello è stato riconosciuto da un pezzetto di stoffa. Di questa storia, Dina non parla fino al 2004, quando viene intervistata per l'Archivio Audiovisivo della Memoria del Comune di Bolzano. La sua voce, ricca di inflessioni della lingua materna, fatalmente libera anche la voce della nipote Leila, in un simbolico passaggio del testimone: Dina ricorda i giorni che ha tenuto lontani da sé per tutta la vita, Leila si interroga sul silenzio dei testimoni a partire dal proprio, quello che fin da bambina le ha impedito di chiedere, investigare, conoscere la storia dell'amata zia. Con alcune guide fondamentali - Simon Wiesenthal, Edith Bruck, Liliana Segre - a illuminare un percorso ingombro di domande senza risposta, paure, tabù, sensi di colpa e di inadeguatezza.

Ti racconto Marzabotto
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Materiale linguistico moderno

Leoni Lautizi, Franco <1939-2021>

Ti racconto Marzabotto : storia di un bambino che è sopravvissuto / Franco Leoni Lautizi ; a cura di Daniele Susini ; prefazione di Martin Schulz

DeAgostini, 2022

Abstract: Nell'estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all'amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi, compiuta dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza - dall'infanzia felice a Monte Sole passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava - ci fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono. E ci aiuta a non dimenticare quello che è successo, perché certi orrori restino soltanto nel passato.

Belladonna
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Materiale linguistico moderno

Drndić, Daša <1946-2018>

Belladonna / Dasa Drndic ; traduzione di Ljiljana Avirovic

La Nave di Teseo, 2022

Abstract: Quando l'università decide di fare a meno di Andreas Ban, uno psicologo che non esercita più e uno scrittore che non scrive più, l'ex professore si ritrova con una misera pensione nel suo appartamento in un piccolo paese della Croazia. Circondato da libri, fotografie, risultati di esami medici, lettere senza risposta e scatole di ricordi, cerca di salvare dall'oblio le storie di famiglia, dei suoi amici perduti, degli ex pazienti. Storie irrimediabilmente intrecciate con l'ombra dell'occupazione nazista nella seconda guerra mondiale, con l'implosione della Jugoslavia e con la vita luminosa delle città d'Europa - Amsterdam, Trieste, Venezia - così vicine e al tempo stesso così lontane dai Balcani. Andreas Ban sfida la malattia che indebolisce il suo corpo per scavare nei suoi tanti passati: ironico, ribelle, romantico, alla deriva in una società che opprime il pensiero critico e dimentica i propri errori. E mentre tutti, intorno a lui, sembrano ricordargli che il tempo scorre sempre più in fretta, Andreas si ritrova improvvisamente con nuovi e insperati motivi per ricominciare a vivere. "Belladonna" è un romanzo che percorre la storia di un continente prima costruito e poi rinnegato, attraverso la vicenda di un eroe silenzioso che ne difende la memoria mentre cerca di salvare sé stesso. Perché, come sostiene Andreas Ban, è proprio delle cose di cui è impossibile parlare che dobbiamo parlare.

L'uomo che dava la caccia ai nazisti
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Materiale linguistico moderno

De Paolis, Marco <1959-> - Strada, Annalisa <1969->

L'uomo che dava la caccia ai nazisti : le indagini su Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema e le altre stragi compiute durante la guerra / Marco De Paolis con Annalisa Strada

Piemme, 2022

Abstract: Per più di trent'anni, centinaia di fascicoli sono rimasti sepolti in un armadio chiuso da un lucchetto, con le ante voltate verso il muro. Lì dentro c'erano storie che si voleva dimenticare: le storie degli eccidi nazifascisti che nel terribile periodo dell'Occupazione dal 1943 al 1945 hanno insanguinato l'Italia. Quando finalmente l'Armadio della Vergogna è stato aperto, ne sono usciti descrizioni di crimini, nomi di presunti colpevoli, testimoni, fotografie, mappe, interrogatori: insomma, tutto ciò che serve per avviare un'indagine e arrivare a un processo. Il giudice che ha dato il via a quelle investigazioni, Marco De Paolis, ci racconta come è riuscito a istruire i processi per individuare i colpevoli di quegli eccidi. La storia di una vita al servizio dello Stato, di indagini compiute a costo di sacrifici personali, affrontando insidie e pericoli, con il coraggio e il senso di giustizia di chi sa qual è il suo dovere: quello di dare risposte ai superstiti e ai discendenti delle vittime, a chi ha subito la più grande delle ingiustizie.

La maestra di Saint-Michel
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Materiale linguistico moderno

Steele, Sarah

La maestra di Saint-Michel / Sarah Steele ; traduzione di Chiara Mancini

Feltrinelli, 2022

Abstract: Francia, 1942. Finite le lezioni, la maestra fa uscire gli alunni dalla scuola. Controlla con cura che abbiano i loro lasciapassare e raccomanda a tutti di non fermarsi finché il soldato tedesco di guardia non avrà alzato la sbarra che demarca il confine tra la Francia occupata e quella libera. Quando li vede attraversare e correre tra le braccia delle madri, tira un sospiro di sollievo. Nessuno è più al sicuro ormai. Nemmeno i bambini. Inghilterra, oggi. La lettera emana un vago profumo di gardenia, il profumo di sua nonna. Dentro, in una calligrafia d'altri tempi un po' tremolante, c'è una richiesta per lei: deve rintracciare una donna che anni prima viveva in Francia, a Saint-Michel-sur-Dordogne. È così che Hannah Stone si ritrova a Les Cerisiers, una vecchia casa in pietra circondata da un magnifico giardino di ciliegi, che sembra lì apposta per nascondere segreti. Un po' per volta, partendo da un vecchio quaderno di ricette di famiglia, cercherà di risolvere un mistero che affonda le radici nella Resistenza.

Il ragazzo delle api
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Materiale linguistico moderno

Gaffuri, Piero <1956->

Il ragazzo delle api / Piero Gaffuri

Castelvecchi, 2022

Abstract: Carlo è un giovane laureando in Scienze biologiche che, lasciata la città, vive con il nonno Pietro in un piccolo paese dell'alta valle dell'Aterno, in Abruzzo. Durante un'uscita insieme alla ricerca di tartufi, Carlo scopre un casale abbandonato che mostra ancora i segni di un'antica sparatoria. Il ragazzo, il cui sogno fin da bambino è avviare un'attività di apicoltore, si innamora immediatamente del posto. Scoprirà così come la storia del casale abbia uno stretto legame con gli avvenimenti drammatici della gioventù di suo nonno, che ha partecipato attivamente alla guerra partigiana combattuta su quelle montagne dopo l'8 settembre del 1943. Ambientalismo contemporaneo e storia partigiana, due forme di resistenza unite da un fine comune: difendere la propria terra e la propria gente.

Sopravvissuta a Ravensbrück
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Materiale linguistico moderno

Severino, Gerardo <1961-> - Grienti, Vincenzo <1971->

Sopravvissuta a Ravensbrück : Giuseppina Panzica, una mamma che aiutò gli ebrei / Gerardo Severino, Vincenzo Grienti ; prefazione di Liliana Segre

Il Pozzo di Giacobbe, 2022

Abstract: Scoperta, imprigionata e deportata in un campo di concentramento. È la storia vera di una donna che decide di accogliere e dare aiuto ai perseguitati dai nazifascisti. Una pagina che suscita indignazione tratta da documenti storici e dagli archivi militari per fare memoria. Migliaia di ebrei salvati dal coraggio di Giuseppina, mamma di 4 figli. La fede e la speranza la sostengono anche nel momento più terribile: la prigionia in campo di concentramento. Scrive nella prefazione la senatrice Liliana Segre: «Giuseppina Panzica è un esempio di quelle italiane e italiani, il più delle volte persone semplici che ascoltarono il richiamo della coscienza; in particolare, quanto a lei molto religiosa, il comandamento cristiano della carità senza secondi fini».

Opere. Guerre
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Materiale linguistico moderno

Aleksievič, Svetlana <1948->

Opere. Guerre / Svetlana Aleksievič ; a cura di Sergio Rapetti ; traduzioni di Nadia Cicognini e Sergio Rapetti

Bompiani, 2022

Abstract: Dopo averci fatto ascoltare in Preghiera per Černobyl’ le voci delle vittime del disastro nucleare, Svetlana Aleksievič fa parlare qui i protagonisti di un’altra grande tragedia della storia sovietica: la guerra in Afghanistan tra il 1979 e il 1989. Un milione di ragazzi e ragazze partiti per sostenere la “grande causa internazionalista e patriottica”; almeno quattordicimila di loro rimpatriati chiusi nelle casse di zinco e sepolti di nascosto, nottetempo; cinquantamila feriti; mezzo milione di vittime afgane; torture, droga, atrocità, malattie, vergogna, disperazione... Gli afgancy, i ragazzi che la guerra ha trasformato in assassini, raccontano ciò che si è voluto nascondere. Accanto a loro, un’altra guerra. Quella delle infermiere e delle impiegate che partirono per avventura e patriottismo. E soprattutto le madri. Dolenti, impietose, stanche, coraggiose.

Un sacchetto di biglie
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Materiale linguistico moderno

Joffo, Joseph <1931-2018>

Un sacchetto di biglie / Joseph Joffo ; illustrazioni di Giovanni Scarduelli ; traduzione di Marina Valente

BUR, 2021

Abstract: L'autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi duante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva avvenuta grazie all'intervento di un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li fanno maturare nonostante la giovane età. Età di lettura: da 10 anni.

La cecchina dell'armata rossa
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Materiale linguistico moderno

Pavličenko, Ljudmila Michajlovna <1916-1974>

La cecchina dell'armata rossa / Ljudmila Pavličenko ; prefazione Martin Pegler ; traduzione Kollektiv Ulyanov

Odoya, 2021

Abstract: Ljudmila Pavlicenko è stata la più implacabile e precisa cecchina dell'Armata Rossa. Tra i personaggi di spicco a prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale, è unanimemente riconosciuta come la sniper di maggior successo di tutti i tempi, Eroe dell'Unione Sovietica e insignita dell'Ordine di Lenin. Nel giugno 1941, quando Hitler entrò in guerra contro l'URSS, Ljudmila lasciò gli studi universitari e scelse di diventare una delle 2.000 cecchine del suo paese. Dopo pochi mesi di servizio nell'esercito combatté per 80 giorni nella battaglia di Odessa, dove arrivò a contare 187 vittime tra i ranghi nazisti, ed era solo l'inizio: in un anno di combattimenti eliminò 309 nemici, tra cui 29 tiratori scelti. Pavlicenko descrive con precisione le sfide affrontate e superate dai combattenti dell'Armata Rossa nel corso della guerra sul fronte orientale; un'autobiografia che contiene pagine tragiche ed eroiche, con Odessa e l'assedio di Sebastopoli protagonisti. Oltre al suo impegno sul campo di battaglia, è stata promotrice di campagne di sensibilizzazione sociale, di raccolte fondi ed eventi, al fine di esaltare lo sforzo bellico russo in tutto il mondo. È infatti ricordata anche come la prima cittadina dell'Unione Sovietica a essere ricevuta da un presidente degli Stati Uniti d'America, Franklin D. Roosevelt.

Io, sopravvissuto di Marzabotto
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Materiale linguistico moderno

Lollini, Margherita <1984->

Io, sopravvissuto di Marzabotto : storia di un uomo, storia di una strage / di Margherita Lollini

Longanesi, 2021

Abstract: a strage di Marzabotto fu il più grave crimine di guerra contro la popolazione civile perpetrato dalle forze armate tedesche in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale. I nazisti valicarono i rilievi dell'Appennino bolognese e diedero il via all'eccidio più cruento di tutta la guerra. Setacciarono ogni edificio, che fosse scuola, chiesa, casolare o abitazione. Non risparmiarono nessuno, che fosse uomo o donna, bambino o anziano, mitragliarono le suore e i parroci sul pulpito. In meno di una settimana, nell'autunno del '44, vennero uccise più di 800 persone. Il comando ricevuto era semplice: vendicarsi degli italiani traditori e spezzare la resistenza partigiana che operava in quelle zone. Ma non riuscirono a prendere Ferruccio Laffi, che all'epoca aveva solo sedici anni. E da quel giorno Ferruccio, quando sogna, rivive i tempi in cui era un bambino e con i suoi fratelli batteva il grano nell'aia o di quando in autunno raccoglievano insieme le castagne. Poi, però, nel sogno irrompono urla in tedesco e l'incanto si spezza, si macchia di rosso. Ricomincia l'incubo di quel giorno. Il pranzo attorno al tavolo cui erano sedute diciotto persone. La corsa nel bosco. Le fiamme che bruciavano il casolare e infine il cortile in cui aveva trovato i corpi senza vita di tutte le persone che amava. Da quel giorno Ferruccio Laffi, sopravvissuto fisicamente a una strage e riuscito anche a fuggire dopo essere stato imprigionato dai tedeschi, cerca di sopravvivere ai ricordi e aspetta di poter parlare. Nel 2007, a più di sessant'anni di distanza, riesce finalmente a testimoniare in un tribunale, a raccontare del giorno in cui perse tutto. E contribuisce così alla condanna all'ergastolo di dieci ufficiali e soldati nazisti. Questa è la sua storia.