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Trovati 97 documenti.

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Un giorno tutto questo sarà tuo
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Materiale linguistico moderno

Ravera, Lidia <1951->

Un giorno tutto questo sarà tuo / Lidia Ravera

Bompiani, 2024

Abstract: Seymour ha quindici anni e ama definirsi un adolescente disturbato. Niente social, non bullizza e non è bullizzato, non ha una squadra da tifare e neppure una ragazza da fotografare. In breve, non esegue nessuna delle figure di danza previste per la sua età. La sua attività principale è spiare l’agitarsi del mondo adulto attorno a lui. La sua passione unica è scrivere, per la precisione scrivere un capolavoro, possibilmente senza diventare uno scrittore come l’ingombrante padre settantenne, Giovanni Sartoris, “vanitoso, egocentrico e fasullo”, autore di successo, marito seriale per un totale di quattro figli spalmati su tre mogli. Tra i due non c’è intesa ma neppure scontro. Quanto alle donne della sua vita, Anna, la prima delle ex mogli di Giovanni, è la preferita di Seymour, anche se potrebbe essere sua nonna. La seconda, l’americana Alison, è la madre biologica, e Seymour non la sopporta. La terza, un’ex tossica di trentanove anni costretta su una sedia a rotelle, è per lui un curioso modello di eterna adolescente. Mentre osserva i suoi adulti di riferimento, Seymour percepisce gli scricchiolii sinistri di un mondo che si va sgretolando, sia nel concreto alternarsi di siccità e tempesta sia nell’astratto degradarsi delle relazioni fra uomini e donne e di uomini e donne con il successo, il mito che ha soppiantato ogni altra credenza o certezza. Quando Giovanni, il vincente per eccellenza, sarà travolto da una tempesta di accuse infamanti, Seymour si troverà a dover giocare una parte da protagonista. Dovrà capire e spiegare, accusare e perdonare. In una parola: crescere. Ma che sapore ha l’umana avventura del diventare grandi in questo mondo minacciato e stanco? Che cosa si può lasciare a chi verrà dopo di noi?

Lo statuto delle lavoratrici
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Materiale linguistico moderno

Soave, Irene <1984->

Lo statuto delle lavoratrici / Irene Soave

Bompiani, 2024

Abstract: Lo Statuto dei lavoratori è in vigore in Italia dal 1970. Irene Soave ne rivisita alcuni articoli leggendoli alla luce di quanto succede oggi alle donne e tra le donne nel mondo del lavoro. Nella sua inchiesta sentimentale – condotta col piglio concreto e rapido della giornalista, ricca di dati ma accesa dalla passione di ciò che vede, sente, è – Irene Soave fotografa la collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze: abbiamo davvero tutti il burnout? Il lavoro flessibile davvero ci rende liberi? Davvero una puerpera su due deve considerare inevitabile abbandonare la vita attiva? Davvero un compito va svolto bene pure se è brutto? Davvero cambiare vita è una soluzione? Irene Soave guarda a sé e al mondo, colleziona storie, torna indietro nel tempo e immagina un futuro possibile per compilare con il suo stile serrato e caldo un compendio di chi siamo e come siamo quando siamo al lavoro oggi, con quali disperazioni e quali prospettive. Ne risulta un’analisi puntuale della nostra società, ancora impigliata negli stereotipi, ancora poco inventiva nel pensare un mondo del lavoro in cui tutti e tutte si stia meglio, si stia bene, si possa stare senza rinunce. Tutti e tutte. Perché “la manutenzione dell’habitat, la cura a che non sia respingente, il conflitto necessario per difenderlo dall’ingordigia e dalla prepotenza di chi lo comanda, e ritiene di possederlo sono mansioni collettive”. E un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini.

Clandestine
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Materiale linguistico moderno

Stella, Marta <1988->

Clandestine / Marta Stella

Bompiani, 2024

Abstract: “Siamo le figlie di chi ha combattuto la guerra lontano dal fronte. Di chi ha sperato in un riconoscimento mai arrivato e poi, quando tutto è finito, ha dovuto contare i morti. Figlie di chi ha pagato care le proprie scelte in un’Italia liberata ma sempre più bigotta che costringe a essere vergini o madri. Ora tocca a noi.” Questi pensieri nascono con prepotenza nell’animo della protagonista, studentessa in un liceo del centro di Milano, alla fine di una giornata che la segna per sempre: ha abortito. Ha compiuto la sua scelta grazie a chi le ha garantito assistenza medica ma lo ha fatto da clandestina: siamo alla fine degli anni Sessanta, in Italia vige la legislazione fascista che punisce l’aborto con il carcere. La voce che ci guida attraverso queste pagine è quella di una ragazza smarrita ma già agguerrita, che diventa donna lottando assieme ad altre donne, alcune madri, altre figlie, tutte sorelle. Questo cammino, infatti, non è solo suo: è intimo e collettivo. Gigliola Pierobon, Daniela Pellegrini, Elvira Banotti, Carla Lonzi, Emma Bonino, Adele Faccio e Valerie Solanas sono solo alcune delle migliaia di donne che la protagonista affianca in questa rivoluzionaria avventura. Accompagnandosi a loro, la voce narrante cresce insieme alla Storia; fondendo il romanzo individuale alla biografia collettiva, narra la formidabile epopea dei movimenti femministi, il loro riflusso, forse la loro sconfitta. Potente, ci ammonisce riguardo al rischio di dimenticare, regredire, tornare indietro. Marta Stella ci consegna un’opera di assoluta originalità, in cui la narrazione in prima persona si alterna a capitoli documentatissimi: Clandestine è un prezioso strumento di ricognizione del passato e al tempo stesso il vibrante romanzo attraverso cui una giovane scrittrice partecipa qui e ora al coraggioso, tormentato cammino delle donne verso la libertà.

A questo serve il corpo
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Materiale linguistico moderno

Scorranese, Roberta <1972->

A questo serve il corpo : viaggio nell'arte attraverso i corpi delle donne / Roberta Scorranese

Bompiani, 2023

Abstract: Il 10 marzo 1914, a Londra, la suffragetta Mary Richardson impugna un coltello e lo affonda nella schiena di una donna di divina bellezza, nuda e intenta a guardarsi allo specchio: è la Venere Rokeby di Diego Velázquez, conservata alla National Gallery. Quel gesto di una donna contro un'altra donna, sia pure dipinta, mira a colpire il simbolo della femminilità vista dai maschi, della bellezza tenuta lontana dalla storia. Anche a questo serve il corpo: a rispecchiarsi, a ribellarsi. Roberta Scorranese mette al centro della sua riflessione il corpo femminile e le rappresentazioni che ne hanno fatto i massimi artisti di tutti i tempi (tra le altre, la regalità popolana ritratta nella Madonna del Parto di Piero della Francesca, l'antimichelangiolesca pienezza della Woman Eating di Duane Hanson o il dolore monumentale di Diego e io di Frida Kahlo) ma anche la fisicità di donne a noi più vicine, ciascuna con il suo segreto e la sua unicità. Insieme a quella del corpo, emerge con chiarezza in queste pagine la centralità dello sguardo, che fruga le superfici in cerca di una verità più profonda. Fondamentale è saper guardare, saperci accostare all'arte con la stessa sete con cui ci avviciniamo a un corpo amato: con turbamento ed emozione, disponibili a essere trasformati da ciò che vediamo e a lasciar scaturire da ogni incontro nuove storie. Perché a che cosa serve, questo nostro corpo, se non a essere la forma di una intima felicità? Le donne dipinte, le donne reali, le donne come visioni in questo libro ci dicono che felice è il corpo capace di cambiare, di non rimanere immobile, di essere guardato senza perdere il proprio mistero, di amarsi prima di essere amato, di farsi luce dentro una tela o voce dentro un racconto. Il volume contiene un inserto a colori con riprodotte le opere raccontate.

Donne impilate
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Materiale linguistico moderno

Melo, Patrícia <1962->

Donne impilate / Patrícia Melo ; traduzione di Roberto Francavilla ed Elena Manzato

Bompiani, 2023

Abstract: All'inizio è amore, quello che scoppia a una festa tra un'avvocatessa di São Paolo e Amir, un uomo intelligente e affascinante, capace di accendere le conversazioni e di inebriare le notti. Poi uno schiaffo, per gelosia, e la giovane donna sa che deve allontanarsi: troppe volte ha seguito casi di maltrattamenti per non sapere che quel gesto è solo il primo atto di una tragedia annunciata. Quindi decide di lasciare la città e andare nel remoto villaggio di Cruzeiro do Sul per seguire casi come quello di Txupira, una ragazzina aggredita e uccisa da tre ragazzi benestanti. Ma le vittime sono tante, figlie madri fidanzate, e ad affiancare l'avvocatessa ci sono Carla, una collega dalla lunga esperienza, e Rita, una giornalista: insieme votano le loro giornate a una giustizia che troppo spesso sembra sfuggire tra le dita, in una terra di confine tra realtà e sogno, tra presente e passato.

Cassa 19
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Materiale linguistico moderno

Bennett, Claire-Louise

Cassa 19 / Claire-Louise Bennett ; traduzione di Tommaso Pincio

Bompiani, 2023

Abstract: Una ragazzina scrive storie sulle ultime pagine del suo quaderno, storie che misurano la sua passione per le parole. Da grande si trasferisce dalla provincia inglese in città, si ingegna a trovare un equilibrio tra studio e lavoro e alimenta senza sosta il fuoco inestinguibile dell'immaginare. Tutto può esserle di ispirazione. Le persone, ma anche gli oggetti, i ricordi. Il russo imponente che vaga per il supermercato in cui lei lavora alla cassa 19 e le regala una copia di Al di là del bene e del male. La pila sempre più alta di libri in cui si perde e si ritrova e si perde di nuovo. La storia controversa con Dale. Tutto finisce nel magma della parola che chiede di essere scritta. Anche, soprattutto gli eventi che portano turbamento e dolore. Dopo Stagno, Claire-Louise Bennett torna con un romanzo che celebra il potere dell'immaginazione e il prodigio della letteratura. Perché voltare le pagine, avere pagine da voltare, avere pagine da leggere, avere pagine da scrivere è vivere.

La fine del giorno
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Materiale linguistico moderno

Clegg, Bill <1970->

La fine del giorno / Bill Clegg ; traduzione di Beatrice Masini

Bompiani, 2022

Abstract: Dana Goss è una donna molto ricca, quasi anziana, sola, dalla memoria che perde fuoco. Una mattina parte dalla sua casa di New York, destinazione Connecticut, con una valigetta di cuoio dagli angoli consunti stretta al petto. Che cosa c'è dentro? Perché è importante? A tratti non lo ricorda più. Ma sa che deve, deve portarla a qualcuno. Jackie Howland è una madre, una vedova, una donna che si accontenta di quello che ha – una piccola casa al limitare di un villaggio, con un olmo centenario, l'ultimo rimasto nella zona, sul prato davanti alla finestra – però è disposta a fare qualunque cosa per difendere il suo orizzonte. Lupita Lopez fa la tassista alle Hawaii: avanti e indietro dall'aeroporto agli hotel di lusso col suo carico di turisti ricchi. Parla poco, pensa molto e non risponde alle telefonate quando rischiano di riportarla a un passato con cui non vuole fare i conti. Tre donne che non si incontrano da mezza vita, tre donne che hanno in comune una cosa, anzi, una casa. Si chiama Edgeweather, è una dimora costruita al tempo della Guerra Civile da un giovane di belle speranze come regalo di nozze per una sposa che non lo amava. Altre guerre si sono combattute tra le sue mura. Le case non parlano, le persone dimenticano, o almeno ci provano. Ma il passato, quello non tace mai.

Le nove stanze del cuore
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Materiale linguistico moderno

Pariat, Janice

Le nove stanze del cuore / Janice Pariat ; traduzione di Marina Morpurgo

Bompiani, 2022

Abstract: Il corpo è la casa del cuore e il cuore è la casa di coloro che ci hanno amato e che abbiamo amato nella vita. Nove personaggi ricordano il proprio rapporto con la stessa donna, nove voci senza nome che in città senza nome compongono con prospettive sfumate, sovrapposte, complementari, persino contraddittorie, la biografia sentimentale di una figura sempre in chiaroscuro, che scopriamo pian piano attraverso chi a un certo punto l'ha conosciuta o credeva di averlo fatto. Le nove stanze del cuore è uno sguardo caleidoscopico sulla natura fragile dell'identità e sull'intimo mistero che la sottile meccanica del nostro cuore e di chi lo abita rappresenta per tutti.

Opere. Guerre
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Materiale linguistico moderno

Aleksievič, Svetlana <1948->

Opere. Guerre / Svetlana Aleksievič ; a cura di Sergio Rapetti ; traduzioni di Nadia Cicognini e Sergio Rapetti

Bompiani, 2022

Abstract: Dopo averci fatto ascoltare in Preghiera per Černobyl’ le voci delle vittime del disastro nucleare, Svetlana Aleksievič fa parlare qui i protagonisti di un’altra grande tragedia della storia sovietica: la guerra in Afghanistan tra il 1979 e il 1989. Un milione di ragazzi e ragazze partiti per sostenere la “grande causa internazionalista e patriottica”; almeno quattordicimila di loro rimpatriati chiusi nelle casse di zinco e sepolti di nascosto, nottetempo; cinquantamila feriti; mezzo milione di vittime afgane; torture, droga, atrocità, malattie, vergogna, disperazione... Gli afgancy, i ragazzi che la guerra ha trasformato in assassini, raccontano ciò che si è voluto nascondere. Accanto a loro, un’altra guerra. Quella delle infermiere e delle impiegate che partirono per avventura e patriottismo. E soprattutto le madri. Dolenti, impietose, stanche, coraggiose.

Il sogno della macchina da cucire
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Materiale linguistico moderno

Pitzorno, Bianca <1942->

Il sogno della macchina da cucire / Bianca Pitzorno

Bompiani, 2021

Abstract: C'è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e tantomeno le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure, si imbastivano orli, si disegnavano modelli ma soprattutto - nel silenzio del cucito - si sussurravano segreti e speranze. A narrarci la storia di questo romanzo è proprio una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umilissime origini che apprende da sola a leggere e ama le opere di Puccini ma più di tutto sogna di avere una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l'autonomia economica a chi la possiede, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie di chi la circonda e impara a conoscere donne molto diverse: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; miss Lily Rose, giornalista americana che nel corsetto nasconde segreti; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; donna Licinia Delsorbo, centenaria decisa a tutto per difendere la purezza del suo sangue; Assuntina, la bimba selvatica... Pur in questa società rigidamente divisa per classe e censo, anche per la sartina giungerà il momento di uscire dall'ombra e farsi strada nel mondo, con la sola forza dell'intelligenza e delle sue sapienti mani. Bianca Pitzorno dà vita in queste pagine a una storia che ha il sapore dei feuilleton amati dalla sua protagonista, ma al tempo stesso è percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che per tutte dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.

Camilla, la Cederna e le altre
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Materiale linguistico moderno

Cederna, Camilla <1911-1997>

Camilla, la Cederna e le altre / Camilla Cederna ; a cura di Irene Soave

Bompiani, 2021

Abstract: La delusa, la snob, l'eterna bambina, l'ex bellissima. Ma anche Maria Callas, Anna Magnani, Ava Gardner. La fioraia della Scala e la regina Elisabetta; le pareti nere dell'inventata (ma quasi vera) contessa di Belminy e la vestaglietta rosa di Licia Pinelli la notte in cui rimase vedova. Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano da sole a raccontare un'epoca. E in questa raccolta di articoli pubblicati tra il 1939 e il 1991 emerge anche il ritratto di una cronista al lavoro, che svela trucchi del mestiere ancora attuali: quasi un manuale di scrittura di costume. Sono gli anni in cui nelle redazioni ci sono solo bagni maschili; e in cui i colleghi scrivono di lei che è una "merlettaia", una "zitella", e che difende gli anarchici perché "perlomeno odorano d'uomo". Ma sono anche gli anni in cui solo le giornaliste - come la Cederna così la Fallaci, la Mulassano, la Aspesi, tutte con l'articolo davanti al cognome come una tassa o la cifra di una carboneria - si accorgono della rivoluzione più radicale tra quelle in atto: quella, appunto, delle donne. E nel racconto degli amori, delle frustrazioni, dei vezzi e delle nevrosi delle signore che diventano "moderne" si vedono i germogli dei nostri vezzi, delle nostre frustrazioni, delle nostre nevrosi. E naturalmente dei nostri amori.

La fine del romanzo d'amore
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Materiale linguistico moderno

Gornick, Vivian <1935->

La fine del romanzo d'amore / Vivian Gornick ; traduzione di Gabriella Tonoli

Bompiani, 2021

Avanti, parla
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Materiale linguistico moderno

Ravera, Lidia <1951->

Avanti, parla / Lidia Ravera

Bompiani, 2021

Abstract: Giovanna ha i capelli bianchi, però lunghissimi e folti. Vive in un bell'appartamento che guarda il fiume, nel centro di Roma, ma è un'operaia in pensione. In un tempo in cui tutti inseguono il successo, la popolarità, lo svago lei vive sola, non parla con nessuno, non va mai in vacanza. Le sue giornate si susseguono uguali e attente fra la musica che ascolta per dimenticarsi di se stessa e i romanzi che legge per rispecchiarsi nelle vite degli altri. Non è felice né infelice, è come se vivesse uno sconfinato tempo supplementare dopo una partita che per lei si è chiusa presto, quasi quarant'anni fa, nel secolo scorso, quando per la smania di cambiare il mondo potevi commettere sbagli così gravi da pesare sulla tua coscienza per sempre. Ha pagato il suo debito con la giustizia, Giovanna, ma se hai un'anima come la sua la punizione non basta mai. Un silenzio da penitente, dunque, quello che ha scelto, un silenzio che va in mille pezzi quando nell'appartamento accanto al suo arriva, anzi, irrompe una famiglia di beniamini degli dei: Michele, musicista svagato, Maria, bellissima e sempre un po' spogliata, Malcolm, tredicenne impegnato a salvare il pianeta, e Malvina, tre anni di pura gioia. Giovanna prima li guarda e li ammira, poi si lascia coinvolgere nella loro vita: bambinaia volontaria, amica grande, presenza silenziosa e generosa. E infine dalla loro vita viene travolta, come succede quando l'amore apre una breccia nelle tue difese e ti ritrovi vulnerabile, nuda. Ma di nuovo viva. Una prima persona asciutta e nervosa, un memoriale che al lettore rivela, pochi indizi alla volta, un quadro finale di sconcertante, dolorosa dolcezza.

L'indicibile
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Materiale linguistico moderno

De Fina, Gabriella <1958-2020>

L'indicibile / Gabriella De Fina ; con una nota di Giulio Mozzi

Bompiani, 2021

Abstract: Due donne decidono di trascorrere una settimana insieme, in una casa di montagna immersa nel bosco, lasciandosi alle spalle i doveri, gli amori e anche un'altra presenza ingombrante nelle loro vite: la malattia. Sì, perché Micaela e Bianca si sono conosciute in ospedale, dove entrambe stanno curando il proprio tumore al seno. Ma per una settimana hanno deciso di vivere isolate da tutto, anche dal mondo "dei sani": come se la loro condizione fosse la normalità. In questa atmosfera intima e un po' magica riusciranno a trovare le parole che normalmente sono tabù per chi è malato: per parlare del rapporto con chi si prende cura di loro, dei medici con le mani legate dai protocolli, dei sentimenti violentissimi che animano chi combatte per sopravvivere, dei farmaci dopanti, della sparizione degli amici, dei soldi, del sesso. Alle loro, misteriosa ma insistente, si unisce una voce amica eppure sempre pronta a discutere, a provocare: sembrerebbe una voce che abbia già compiuto il passo verso l'aldilà... Sarà forse grazie a lei che - durante sette giorni, come quelli della Creazione - Micaela e Bianca riusciranno dirsi l'indicibile.

La ciociara
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Materiale linguistico moderno

Moravia, Alberto <1907-1990>

La ciociara / Alberto Moravia ; a cura di Tonino Tornitore ; cronologia di Eileen Romano

Bompiani, 2020

Abstract: La ciociara è la storia delle avventure e disavventure di due donne, madre e figlia, costrette a passare un anno vicino al fronte del Garigliano tra il 1943 e il 1944. Ma è anche e soprattutto la descrizione di due atti di violenza, l'uno collettivo e l'altro individuale: la guerra e lo stupro. Dopo la guerra e dopo lo stupro né un paese né una donna sono più quello che erano. È avvenuto un cambiamento profondo, che si manifesterà più tardi in modi imprevisti e incalcolabili; un passaggio si è verificato da uno stato di innocenza e di integrità a un altro di nuova e amara consapevolezza. D'altra parte, tutte le guerre che penetrano profondamente nel territorio di un paese e colpiscono le popolazioni civili sono stupri; più di tutte quella che, per la prima volta nei tempi moderni, rastrellò l'Italia intera, dal Sud al Nord, portando nelle località più isolate e ignare le armi e l'arbitrio delle popolazioni straniere. La ciociara non è un libro di guerra; è un romanzo in cui la guerra è vista con gli occhi di chi la soffrì senza combatterla: i civili, con le loro speranze, avventure e delusioni, che in un primo momento si illusero forse di restarne fuori e poi ebbero a soffrirne le peggiori conseguenze. È una storia che narra l'esperienza umana di quella violenza profanatoria che è la guerra.

Tehran girl
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Materiale linguistico moderno

Mohebali, Mahsa <1972->

Tehran girl / Mahsa Mohebali ; traduzione dal persiano di Giacomo Longhi

Bompiani, 2020

Abstract: Elham è l’avvenente segretaria di un uomo d’affari della Repubblica Islamica. È abituata a essere compiacente e carina, a venire considerata solo per il suo aspetto e a ricevere ordini, anche da se stessa. Ma quando il capo le rivela che suo padre, di cui si sono perse le tracce da venticinque anni, è vivo e abita in Svezia, la maschera da bambola crolla e riaffiora la bambina cresciuta in un covo di comunisti durante gli anni della rivoluzione. È stata lei a denunciare la famiglia con le foto che i pasdaran avevano trovato nel suo quaderno? O qualcuno si è servito di lei per far saltare la copertura dei genitori e porre fine alla lotta politica che li stava portando alla rovina? Mentre cerca una risposta, Elham corre per Tehran sulla sua Peugeot, zigzagando tra il traffico, le faccende di lavoro, i pretendenti, la madre oppiomane, il fratello sfaticato e gli ex fidanzati che vivono ancora a casa sua.

Il futuro del lavoro è femmina
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Materiale linguistico moderno

Zanella, Silvia

Il futuro del lavoro è femmina : come lavoreremo domani / Silvia Zanella

Bompiani, 2020

Abstract: L'immaginario sul futuro del lavoro è catastrofista: macchine che sostituiranno gli uomini, sistemi di automazione che stravolgeranno i processi, big data usati per controllare la produttività. Il futuro del lavoro è stato raccontato finora da una prospettiva di lotta tra uomo e macchina, una prospettiva maschile. Manca la narrazione di come il lavoro di domani inciderà sulle nostre vite, di come le persone gestiranno tempo e spazi, di come evolveranno le relazioni, le identità e i modi di cercare un impiego: manca una visione al femminile. Se c'è una cosa su cui tutti gli addetti ai lavori sono concordi è che le competenze che serviranno in futuro sono le soft skills, attitudini difficilmente replicabili dalle macchine, come la predisposizione alla soluzione dei problemi, la capacità di lavorare in gruppo, il saper puntare sulla comunicazione interpersonale, e ancora creatività, negoziazione, gestione delle aspettative, fiducia, condivisione. Questi sono gli asset dell'azienda del futuro e a ben guardare anche le caratteristiche che la letteratura manageriale riconosce al lavoro al femminile. Le donne - quando non fanno a gara coi maschi - sono più efficaci perché sanno far leva sulle competenze emotive e relazionali molto più degli uomini.

Così allegre senza nessun motivo
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Materiale linguistico moderno

Campo, Rossana <1963->

Così allegre senza nessun motivo / Rossana Campo

Bompiani, 2019

Abstract: Gertrude Stein ha detto «l’America è il mio Paese, Parigi è la mia città». È così anche per Patti, Manu, Lily, Alice, Yumiko e Sandra: Parigi è la loro città, una casa scelta per (ri)costruire la propria vita quando ormai sentivano che il luogo dove erano nate non le accoglieva più o non le accoglieva abbastanza. Sono donne diversissime accomunate da una grande passione, quella per la letteratura: le loro strade infatti sono confluite nel club di lettura Les Chiennes Savantes, dove si confrontano su saggi e romanzi, e insieme raccontano se stesse, le passioni che le animano e le difficoltà con cui spesso devono fare i conti.

Capacità vitale
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Materiale linguistico moderno

Scotti, Francesca <1981->

Capacità vitale / Francesca Scotti

Bompiani, 2019

Abstract: Adele vive in una grande città ed è un giovane avvocato che ha appena aperto il suo studio. Ha accettato di difendere due allevatori di maiali accusati di maltrattamenti da un gruppo di animalisti: il caso è controverso, ma come sempre lei si lascia guidare dai fatti e dalla Legge più che dalla morale e dalle emozioni. Adele ama l’acqua, ama le immersioni che la lasciano sospesa nel silenzio circondata da una vita brulicante e piena di colori, ama la libertà che le offre quel mondo parallelo. Sono i primi giorni di luglio quando si lascia tutto alle spalle per raggiungere i suoi compagni, gli stessi da anni, e condividere con loro una settimana tra tute di neoprene, carte nautiche e uscite giornaliere nel blu. Ma un incidente scombina le carte e la vita di Adele deraglia dai binari su cui l’aveva indirizzata per dissolversi tra dubbi e incertezze.

Galateo per ragazze da marito
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Materiale linguistico moderno

Soave, Irene <1984->

Galateo per ragazze da marito / Irene Soave

Firenze [etc.] : Bompiani, 2019

Amletica leggera

Abstract: Cos'hanno in comune le ragazze da marito di oggi e quelle di ieri? Non poco: la "donna di una volta" è una mitologia attualissima, e il beau mariage un sogno riportato in voga dalla crisi. Tanto vale allora studiarne le regole alla fonte: una collezione di manuali per signorine e signore pubblicati fra l'Unità d'Italia e il Sessantotto. Non ci sarebbe poi molto da ridere, in quei manuali che nel corso della modernità hanno cercato di codificare la figura di una ragazza ideale: timorata delle tradizioni, ben disposta alla repressione dei propri istinti e tesa alla soddisfazione dell'unico desiderio che le è concesso - un buon matrimonio. Quando però gli stessi manuali arrivano a configurare le civetterie di una "bellissima donna dell'età della pietra" si intuisce che per renderli un deposito fossile a grande potenziale umoristico basta farne una lettura contemporanea: fresca, pratica, colta, critica ma affettuosa. È la lettura che Irene Soave ha dato a questi testi: lei è la Lettrice Modello che da Monsignor della Casa a Donna Letizia queste pagine hanno atteso per decenni, se non secoli. Una ragazza arrivata al mondo quando ognuna delle norme tradizionali era già stata trasgredita e molte erano anzi rientrate in vigore più o meno tacitamente; e una ragazza che usa il suo sense of humour per comparare la passata normativa all'almeno apparente deregulation attuale. Matrimonio, verginità, reputazione, prostituzione, dignità, libertà, lavoro, sesso e piacere: questioni colossali che la briosa scrittura di Irene Soave attraversa senza banalità, snocciolando i dilemmi della sua amletica leggera. Non: essere o non essere; ma: esserci o farci? Cercarlo o non cercarlo (il marito)? Visitare i luoghi comuni vecchi e nuovi per scegliere quali rifuggire e quali invece adottare e adattare, per farli propri. Le ragazze da marito esistono ancora. E i ragazzi da moglie?