Trovati 382876 documenti.
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Mirella / Frederic Mistral ; a cura di Diego Valeri
Torino : UTET, c1968
Il mestiere di vivere : (diario 1935-1950) / Cesare Pavese
Torino : Einaudi, [1968]
Che cosa ha veramente detto Hegel / A. Plebe
Roma : Astrolabio-Ubaldini, [1968]
Milano : Jaca Book, c1968
Il Corsaro nero : romanzo d'avventure / di E. Salgari
Milano : Boschi, stampa 1968
Operette morali / Giacomo Leopardi
5. ed
[Milano] : A. Mondadori, 1968
Abstract: Libro poetico e, per questo, morale, le Operette leopardiane sono, insieme, teatro filosofico e narrazione fantastica, trattato sull'infelicità dei viventi, ma anche rappresentazione di quella leggerezza, e ironia, e persino letizia, che la storia della civiltà - tra violenza e astrazione - ha disperso o negato. Sui modi del comico - dallo straniamento all'antifrasi, dal burlesco al fiabesco - trascorre l'onda di un pensiero tragico. Come nel riso c'è il riverbero di una saggezza fatta esperta degli inganni del mondo, del vanire delle cose. La critica della restaurazione, di ogni forma di restaurazione e di conformismo, l'indagine sulla natura, sulla sua prossimità e indifferenza, lo sguardo sulla materia, sul suo circuito perpetuo di produzione e distruzione, il pensiero della finitudine, dell'irreversibile, del limite si fanno, in questo libro, affabulazione e dialogo, racconto e finzione teorica: ma il deserto della vita, il silenzio della speranza, le ombre stesse del nulla hanno qui un fremito, una loro irripetibile lingua, e passione.
Gardenie e caviale / Giovanni Nuvoletti
Milano : Martello, stampa 1968
Feria d'agosto / Cesare Pavese
Torino : Einaudi, [1968]
Abstract: Quando uscì, nel 1946, questa prima raccolta di racconti brevi di Pavese non incontrò la fortuna del pubblico: di Pavese allora si ricordava soprattutto Paesi tuoi, e questo libro pieno di incanti sommessi, questa prosa così attenta, potevano sembrare in contrasto con l'immagine che il lettore si era fatta di lui. Eppure ad ogni rilettura Feria d'agosto assume il valore di un libro chiave: non solo perché è come un inventario dei suoi temi, non solo perché molti dei capitoli e delle prose del libro sono, insieme, creazioni e teorizzazioni della sua poetica, ma perché racconti come La giacchetta di cuoio, Il mare, La città, Le case sono da annoverarsi tra le prove più significative e complete della narrativa di Pavese. Per il risvolto della prima edizione di Feria d'agosto, Pavese aveva scritto: Non sempre si scrivono romanzi. Si può costruire una realtà accostando e disponendo sforzi e scoperte che ci piacquero ognuno per sé, eppure siccome tendevano a liberare da una stessa ossessione, fanno avventura e risposta. Qui, come in tutte le avventure, si è trattato di fondere insieme due campi d'esperienza. E la risposta potrebbe essere questa: solamente l'uomo fatto sa essere ragazzo.
Stereochimica molecole in 3D / di Giulio Natta e Mario Farina
Milano : Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori, 1968
La falsa liberta / Lu Hsun ; a cura di Edoarda Masi
Torino : Einaudi, 1968
Milano : Mursia, [1968]
Per conoscere le piante medicinali / a cura di Carlo D'Andreta
Novara : Istituto Geografico De Agostini, 1968
L'universita del dissenso / a cura di Theodore Roszak
Torino : Einaudi, [1968]
Milano : Feltrinelli, 1968
Le baccanti / Euripide ; tradotte da Edoardo Sanguineti ; prefazione di Umberto Albini
Milano : Feltrinelli, 1968
Abstract: Agave porta, infissa in cima a un tirso, la testa del figlio Penteo che le sue compagne hanno fatto a pezzi: la vuole consegnare a Bacco in segno di vittoria. «A lui porta un trionfo fatto di pianto», fa dire Euripide al servo che racconta ciò che ha visto accadere sul Citerone. Invasata, Agave non sa che ciò che brandisce come un trofeo è il capo sconciato del figlio, e il momento nel quale lo capisce costituirà una delle più tremende scene di riconoscimento della tragedia antica. Le "Baccanti" erano iniziate con Dioniso che annunciava di volersi rivelare come dio in Tebe, di desiderare il riconoscimento e la venerazione. Li ottiene a prezzo di un sacrificio immane, che immola la ragione sull'altare della follia, e precipita l'intera stirpe di Cadmo nella disgrazia. In questa tragedia, l'ultima prodotta dal grande teatro del V secolo a.C., e l'ultima, probabilmente, composta dall'autore prima della morte (fu messa in scena ad Atene dal figlio), Euripide «ripropone in modo emozionante e terribile quello che era stato uno tra i temi fondamentali del suo teatro, cioè il conflitto tra ragione e irrazionale». Al suo centro si trova infatti la follia scatenata delle menadi, che infuria sulla montagna, con le donne che, cinte di pelli maculate, inghirlandato il capo di edera, brandendo il tirso nelle mani, si abbandonano a danze furibonde al suono di flauti e tamburelli. «Cos'è mai la saggezza?» si domandano le baccanti del Coro: «quale il dono più bello degli dèi ai mortali?» La loro risposta è spesso sibillina, paradossale: «Non è sapienza il sapere». Le "Baccanti" discutono il tema della sophia in modo insistente, con tutta l'urgenza che il fenomeno culturale e religioso del dionisiaco - superbamente illustrato dal curatore - richiede. «Molti sono gli aspetti delle cose divine, molte cose gli dèi realizzano contro ogni speranza» conclude il Coro, qui come in altre tragedie di Euripide, «ciò che si attende non si compie, dell'inatteso il dio trova la strada.».
Psicologia : scuole di psicologia moderna / Giorgio Zunini
7. ed. aggiornata e aumentata
Brescia : Morcelliana, 1968
L' arte della fuga / Giuseppe Pontiggia
Milano : Adelphi, [1968]
Umanesimo, Rinascimento, Barocco in Francia / Franco Simone
Milano : Mursia, 1968
Impero fascista: africani ed ebrei / Luigi Preti
2. ed
Milano : Mursia, 1968
Roma : Astrolabio, [1968]