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× Data 2009
× Nomi Piumini, Roberto <1947->
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Trovati 6606 documenti.

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Dove la luce
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Materiale linguistico moderno

Pellegrino, Carmen <1977->

Dove la luce / Carmen Pellegrino

La nave di Teseo, 2024

Le invisibili
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Materiale linguistico moderno

Rausa, Elena <docente di letteratura italiana>

Le invisibili / Elena Rausa

Vicenza : Pozza, 2024

Abstract: Addis Abeba, 1937. Vittorio Gargano non ha mai visto tanto sangue in vita sua. È ovunque, tinge di rosso l’acqua dei fiumi, da cui affiorano i cadaveri come pesci avvelenati. La rappresaglia per l’attentato al viceré d’Etiopia, il generale Rodolfo Graziani, è un’apocalisse: soldati e civili italiani uccidono, stuprano, incendiano. Furiosamente. Quelle ore di morte plasmeranno il futuro di Vittorio, camionista al servizio del Regio Esercito, della famiglia che formerà. Di Arturo, il figlio che ancora deve nascere. Milano, 2018. Arturo Gargano, settantacinque anni, e Tobia, sedici ancora da compiere, non hanno scelto di trascorrere del tempo insieme: il ragazzo è stato affidato ai servizi sociali per aver commesso un grave atto vandalico e l’anziano ipovedente è la sua attività socialmente utile. Nella casa, tuttavia, ci sono altre presenze. Fatima, una donna eritrea colpita da un grave lutto che si dedica alla cura degli altri; Lilit, amatissima e perduta, che solo gli occhi opachi di Arturo possono vedere; l’Africa, il luogo da cui tutto è cominciato, viva più che mai nell’eredità di una memoria impastata di dolore, colpa, vergogna, nostalgia. Giorno dopo giorno Arturo si racconta come un fiume in piena e Tobia, adolescente in cerca di sé stesso, ascolta forse per la prima volta nella sua vita, ignaro di ciò che questo comporterà. Così, il passato dell’Italia coloniale raggiunge attraverso le generazioni il presente, portando alla luce verità sepolte nelle storie private di due famiglie, quella di Arturo, ma soprattutto quella di Tobia e Agata, sua madre, che per professione studia proprio la Storia pubblica di quegli anni oscuri. Quella Storia che, come ogni altra epoca che l’ha preceduta e che seguirà, si consuma sul corpo delle donne, mentre nessuno guarda. Ora quel tempo è tanto lontano che Arturo dubita di averlo vissuto davvero. Se rivedesse il sé stesso di allora, domanderebbe incredulo: davvero tu sei me? Io sono te? E la ragazza del villaggio è davvero Lilit, la mia Lilit?

Primavere
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Materiale linguistico moderno

Parlange, Adrien <1983->

Primavere / Adrien Parlange

Fatatrac, 2024

Abstract: L'autore immagina i ricordi di una vita attraverso gli intagli nella carta, ogni foro permette a un ricordo di essere conservato nella pagina seguente, ogni immagine è un ricordo importante del protagonista. Alcuni ricordi restano per sempre, alcuni scompaiono e riappaiono, altri ci lasciano per formarne di nuovi. I ricordi formano e danno sostanza alla nostra vita. Un libro davvero originale che ci mostra come la nostra vita sia una successione di momenti che diventano i ricordi della nostra memoria.

Avevo un fuoco dentro
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Materiale linguistico moderno

Ranno, Tea <1963->

Avevo un fuoco dentro : storia di un dolore che non si può dire / Tea Ranno

Mondadori, 2024

Abstract: Questo memoir, scritto nella lingua ispirata e inconfondibile di Tea Ranno, si apre con un risveglio in ospedale: Tea ha quarantacinque anni ed è appena stata operata d'urgenza per un'infezione che, partita dall'utero, è arrivata a infuocarle l'intestino, il fegato, i polmoni. Soffre di endometriosi da quando è giovanissima. Ma questa volta ne è quasi morta. L'endometriosi è una malattia cronica che colpisce molte donne. Le cause non sono ancora del tutto chiare, la diagnosi spesso è complessa e non esiste una cura definitiva. Provoca, tra le altre cose, cicli mestruali molto abbondanti e dolorosi, un dolore che - racconta Tea - "certe volte è come un cane che mozzica, certe altre è come un fuoco che brucia". Ma "Se hai male in quei giorni che c'è di strano?", "Sei femmina, ti devi abituare", "Hai la soglia del dolore troppo bassa", "È un problema psicologico!" sono le frasi che si sentono rivolgere da generazioni le donne che ne soffrono. Questo modo sistematico di screditare il dolore femminile contribuisce a far sì che l'endometriosi ancora oggi venga spesso diagnosticata con grande ritardo. La vita di Tea Ranno e il suo percorso letterario sono un tutt'uno con la storia della sua malattia, e quella storia comincia in Sicilia, negli anni Settanta, quando lei è un'adolescente: in casa si parla poco di corpo, il pudore impedisce di affrontare i disturbi che riguardano la sfera intima, si tende a nascondere, a tacere. Ma ciò che la bocca non può dire, finisce sui diari, e le parole diventano per Tea uno spazio di gioia e libertà. Da lei, però, ci si aspetta altro - che studi legge, che si faccia una posizione -, perciò anche la scrittura si trasforma in un segreto, un fuoco da tenere a bada, e Tea proverà a spegnerlo con tutta se stessa. Fortunatamente, non ci riuscirà mai. Dopo aver generato infiniti sorrisi e lacrime con le sue storie di donne forti e coraggiose, Tea Ranno si mette in gioco in prima persona e affronta la propria, la più dolorosa e difficile da raccontare. Lo fa perché questa storia - fatta di rabbia e impotenza, di diagnosi e cure sbagliate, della faticosa ricerca di un figlio, ma anche di amicizie e incontri salvifici - non è solo sua. Riguarda tantissime donne, ed è per dar voce a tutte loro, per aggiungere anzi la sua voce a quella di chi già sta lottando perché questa malattia non rimanga invisibile, e per ricordarci che le nostre passioni più profonde possono sempre aiutarci a uscire dall'abisso, che questo libro esiste.

La regina del silenzio
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Materiale linguistico moderno

Nimier, Marie <1957->

La regina del silenzio : romanzo / Marie Niemier ; traduzione di Fabrizio Di Majo

Clichy, 2024

Abstract: Marie ha soltanto cinque anni alla morte di suo padre, Roger Nimier, notissimo scrittore e intellettuale. In questo romanzo l’autrice ricostruisce la sua immagine attraverso testimonianze di familiari e amici. Ognuno lo descrive di volta in volta, o anche simultaneamente, come un uomo affascinante, serio, bugiardo, leale, tenero, indifferente e maldestro nei sentimenti. L’inchiesta della figlia sul padre è insieme piena di tenerezza e atroce, buffa e dolorosa. Il suo è uno scavo nel tempo, nel vuoto, in ciò che è rimasto dell’amore.

Ero roccia, ora sono montagna
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Materiale linguistico moderno

Eshqi, Nasim <1982->

Ero roccia, ora sono montagna : la mia battaglia per la libertà delle donne in Iran e nel mondo / Nasim Eshqi ; Francesca Borghetti

Garzanti, 2024

Abstract: Nata a Teheran il 21 marzo 1982, primo giorno di primavera, Nasim è cresciuta sotto l'oppressione del governo iraniano nello stesso modo in cui un fiore sboccia nel deserto. D'altra parte il suo nome significa «brezza», e della brezza lei condivide lo spirito indomito e libero. Ero roccia, ora sono montagna è il racconto della sua vita, da bambina ribelle con la passione per le arti marziali e il desiderio di diventare un ragazzo, a giovane donna innamorata della natura e alla costante ricerca della propria identità. Nasim ricorda gli anni dell'infanzia, le prime arrampicate, i divieti e le ritorsioni subite da parte della polizia morale, ma soprattutto ripercorre le molte nuove vie che ha aperto sulle montagne di Iran, Armenia, Georgia, India ed Europa. Dopo le rivolte del 2022 e la stretta del regime, ha deciso di esporsi in prima persona dando voce, attraverso i suoi social network, a tutte le donne vittime di soprusi. Per farlo ha dovuto sacrificare tutto ciò che aveva costruito nella sua terra, ma la forza di credere in sé stessa e nelle proprie possibilità non l'ha mai abbandonata: denunciando gli orrori e le violenze della repubblica islamica, Nasim ha fatto della propria storia un modello di libertà in Iran e nel mondo.

La meraviglia del tutto
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Materiale linguistico moderno

Angela, Piero <1928-2022>

La meraviglia del tutto / Piero Angela ; conversazione con Massimo Polidoro

Mondolibri, 2024

Abstract: Questo è probabilmente l'ultimo libro che scrivo. Non pensavo di farlo, ma poi ho riflettuto che forse ne valeva la pena. Adesso vorrei dire anch'io quello che penso, le domande che mi pongo, le cose che ho compreso… È un libro che forse voglio scrivere anche per me stesso, oltre che per i lettori." Da tempo Piero Angela lavorava a queste pagine, frutto di un confronto – durato decenni – con il suo storico collaboratore Massimo Polidoro. Una conversazione, è il caso di dirlo, sui massimi sistemi: l'universo, la natura, l'uomo. Si parla di scienza insomma, che lo appassionava e che era tanto bravo a divulgare. "Pensa come uno scienziato", oltre a essere sempre stato il suo consiglio ai giovani, è anche la chiave di lettura e di comprensione del presente che viene loro offerta da questo libro. Ogni cosa della vita, ogni argomento può, anzi deve essere affrontato con la razionalità tipica del metodo scientifico. Ma allo stesso tempo non bisogna mai perdere la curiosità, l'umiltà e il senso di meraviglia. Solo così si capisce, e si cresce. La meraviglia del tutto è una lezione di vita che accompagna il lettore in un viaggio alle origini dell'uomo, questo "pezzetto di universo che ha acquisito la capacità di voltarsi indietro e di ricostruire la propria storia straordinaria". Ogni capitolo apre una porta che dà su porte successive, e la grande capacità narrativa di Angela cattura la curiosità del lettore e lo trascina nell'affascinante avventura della conoscenza. Questo libro non sarebbe stato possibile senza Massimo Polidoro, l'allievo che nel corso di trent'anni ha "interrogato" il maestro stimolandolo con le sue domande. Che sono poi le stesse che tutti noi ci facciamo. E a cui Piero Angela risponde con la chiarezza e l'onestà intellettuale che abbiamo sempre ammirato.

Cammina, vivi, amati
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Materiale linguistico moderno

Banzato, Serena <1984->

Cammina, vivi, amati : pillole per ripartire un passo alla volta / Serena Banzato

Piemme, 2024

Abstract: «Mi osservo di nuovo, mi sono separata da una parte di me che dovevo lasciar andare. Ora c'è una nuova leggerezza che prende spazio. Il mondo fuori è lo stesso, ma io sono diversa.» La vita è imprevedibile. Nel bene e nel male, non è mai dato sapere cosa succederà domani; quello che sembra un percorso già tracciato e sicuro può trasformarsi in una strada impervia, disseminata di ostacoli inattesi, di difficoltà che appaiono insormontabili. Ma non ci sono vie secondarie o scorciatoie: si può solo andare avanti, cadendo e rialzandosi, con la meta ben chiara in testa. Tutto questo Serena Banzato l'ha imparato sulla propria pelle e lo ha affidato a queste pagine, sperando che possano aiutare altri a superare i propri momenti bui. Il suo è un racconto autentico - e una riflessione profonda - sul viaggio di una giovane donna, mamma e atleta che realizza il sogno di partire per il cammino di Santiago, e su come questa esperienza le abbia cambiato la vita per sempre, nel modo più inaspettato. Sì, perché Serena è scampata alla morte per un sospiro: ciò che sembrava un infortunio da nulla, si è rivelato l'inizio di un incubo che mai avrebbe immaginato di vivere. Ma, nella tragedia, ha imparato che le seconde occasioni esistono e che le matite, anche se spezzate, possono colorare ancora. Tra aneddoti personali e pillole di saggezza appresa lungo il cammino, fisico e metaforico, l'autrice si libera passo dopo passo di quei pesi inutili - il senso di colpa, i rimorsi, l'ansia - che tutti ci carichiamo sulle spalle e che ci rallentano, impedendoci di apprezzare quanto abbiamo di più importante: la vita stessa, e le persone per cui vale la pena «allacciarsi le scarpe e ripartire da zero».

Maid
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Materiale linguistico moderno

Land, Stephanie <1978->

Maid : donna delle pulizie : memoir / Stephanie Land ; traduzione di Chiara Libero ; prefazione di Barbara Ehrenreich

Nuova ed.

Milano : Astoria, 2024

Assaggi

Abstract: Per una serie di scelte sbagliate, Stephanie Land, diventata madre da poco e costretta a fuggire da un compagno violento, si ritrova in una condizione di povertà assoluta. Mentre lavora duramente per tirare avanti, destreggiandosi tra una serie di sfiancanti lavori domestici, Stephanie scrive. Scrive le storie che nessuno racconta: quelle dei milioni di americani costretti a fare anche due, tre lavori per sopravvivere, a studiare di notte – come lei – con la speranza di un riscatto, a districare quel groviglio di norme e vincoli spesso contraddittori da cui dipende l'assistenza governativa. Perché, in America, essere poveri equivale a essere colpevoli. Ma Stephanie è caparbia, non accetta quella condanna, ed è convinta che, attraverso la scrittura, potrà aprire un varco verso il futuro non solo per sé, ma anche per la figlia. E alla fine ci riesce. Un memoir che ci fa aprire gli occhi su una realtà che, troppo spesso, rifiutiamo di guardare. E che riesce – miracolosamente – a darci speranza.

Noi vogliamo tutto
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Materiale linguistico moderno

Carlini, Flavia <1996->

Noi vogliamo tutto : cronache da una società indifferente / Flavia Carlini

Feltrinelli, 2024

Abstract: Non c'è cambiamento senza verità e non c'è futuro senza memoria. Cosa significa abitare un Paese dove i diritti non vengono rispettati? Cosa significa abitare uno Stato che si racconta come il più civile tra gli altri? Cosa significa essere una donna oggi? Che ruolo gioca l'informazione in questo contesto? Tutte quelle che leggerete in queste pagine sono storie vere. Storie di corpi schiacciati da altri corpi. Storie di persone violate, spaventate, silenziate, storie riportate in vita senza finzioni con lo scopo di rivelare la quotidianità di un sistema di dominio costruito sulla paura. "Noi vogliamo tutto" attraversa gli abusi sul luogo di lavoro e la violenza medica, l'indifferenza e la responsabilità. Flavia Carlini racconta in modo chiaro e accessibile ciò che il mondo dell'informazione tace e, dati alla mano, dimostra come le storie individuali rappresentino condizioni di vita collettiva. Rabbia e consapevolezza assumono in questo testo una nuova centralità, e diventano il potentissimo veicolo di riscoperta della collettività. Una rabbia endemica scorre tra di noi come un liquido mentre, sopra le nostre teste, si agita una sensazione di futuro e cambiamento.

Che stupida
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Materiale linguistico moderno

Blasi, Ilary <1981->

Che stupida : la mia verità / Ilary Blasi

Mondadori 2024

Abstract: Che stupida è la storia di dolore e rinascita, straordinaria eppure comune, di una donna che ha perso l’amore ma non ha mai smarrito se stessa. Con un finale inatteso. Ai primi di novembre mi addormentai tra le braccia di Francesco, la mattina dopo mi svegliai con uno che gli assomigliava molto, ma non era lui. Schivo, distante, assente, in cerca di pretesti per uscire: una cena con gli amici, una partita a carte o a calcetto, il padel…”. La trama di certo non è nuova né sorprendente: lui e lei si amano, poi lui conosce un’altra e i due si lasciano. Non fosse che i due in questione sono Ilary Blasi e Francesco Totti, per vent’anni una delle coppie più solide e affiatate d’Italia. Quella tra l’ottavo re di Roma e la showgirl che non voleva essere una fra le tante è una favola che ha fatto sognare un Paese intero. Mai una crisi, tra i due. Pettegolezzi, a volte, ma subito messi a tacere dalla felice normalità di una famiglia eccezionale: i tre figli, le vacanze al mare a Sabaudia, le cene a casa con gli amici, quelli di sempre. Fino a quando, inaspettatamente, il sogno si infrange. In queste pagine intense e sincere, Ilary Blasi si mette a nudo raccontando ombre e luci della sua favola d’amore. Il corteggiamento serrato, la passione travolgente, le nozze in diretta tv come una casata reale. La famiglia che si allarga con la nascita di Cristian, Chanel e Isabel. Il sofferto addio al calcio di Francesco e, quando finalmente ci sarebbe più tempo per stare insieme, l’improvviso e incomprensibile allontanarsi di lui. La sua freddezza, i silenzi, i dubbi, le bugie, fino alla scoperta del tradimento con un’altra donna e la separazione. Mesi di incredulità e dolore che Ilary ha saputo affrontare con grande dignità e forza, aggrappandosi alla famiglia, agli amici e al suo lavoro, nei momenti peggiori una boccata d’ossigeno che l’ha aiutata a rimanere in contatto con le sue energie più positive, ma anche la fonte di quell’indipendenza che le ha permesso di non lasciarsi sopraffare. “Sono stati dodici mesi orribili, ma anche intensi, in cui ho scoperto me stessa, le mie risorse. Sono sopravvissuta ma non solo: sono ancora in piedi.”

La chiave di Berlino
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Materiale linguistico moderno

Latronico, Vincenzo <1984->

La chiave di Berlino / Vincenzo Latronico

Einaudi, 2023

Abstract: «Sono arrivato a Berlino nel 2009. Ci vivo ancora. Me ne sono andato, sono tornato. Nel corso del tempo ho avuto vari motivi per restare: più o meno validi, più o meno vulnerabili ai negoziati con la durezza dell’inverno e la nostalgia». Vincenzo Latronico si trasferisce a Berlino poco più che ventenne per una ragione che non è chiara nemmeno a lui. Quel che è certo è che, almeno all’inizio, è troppo forte il richiamo della città: piena di vuoti in cui far crescere la propria vocazione e di ombre in cui nascondersi, Berlino è la città in cui essere giovani nei primi vent’anni del ventunesimo secolo. Raccontandone le complessità – la memoria storica ancora ustionante, il mercato immobiliare sempre più votato alla speculazione, la vita notturna tra emancipazione e consumismo, la gentrificazione denunciata dagli stessi che se ne fanno agenti – Latronico scrive un vero e proprio romanzo di formazione, personale e generazionale allo stesso tempo. Una storia europea di emozionante lucidità.

Nelle mie corde
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Materiale linguistico moderno

Ribot, Marc <1954->

Nelle mie corde : storie e sproloqui di un chitarrista noise / Marc Ribot ; traduzione di Milena Sanfilippo ; introduzione di Lynne Tillman

SUR, 2023

Abstract: Chitarrista raffinato ed eclettico dal suono inconfondibile (sono celebri le sue collaborazioni con Tom Waits, Elvis Costello e John Zorn, tra gli altri), Marc Ribot è anche uno scrittore brillante, capace di spaziare con disinvoltura tra i generi e di mescolarli in modo creativo. I saggi a tema musicale – in cui Ribot ragiona sull’estetica del rumore e della distorsione; rende omaggio ad amici e maestri; denuncia la violazione del copyright nell’era delle piattaforme digitali – si affiancano a racconti autobiografici che esplorano le origini ebraiche, la condizione quasi esistenziale di musicista errante, la paternità, l’impegno politico. Ma c’è spazio anche per l’umorismo e il nonsense anarco-pulp, come nei rapidissimi (mal)trattamenti cinematografici che sembrano un incrocio tra Quentin Tarantino e Jim Jarmush, e negli esilaranti micro-racconti sul tema del «fiasco» (una relazione romantica naufragata per colpa di un uso inaccorto del cellulare; uno scienziato spaziale che non sa allacciarsi le scarpe). Un libro-mondo, o forse un libro-mente, l’autoritratto di un artista che non ha paura di seguire la propria intelligenza ovunque lo porti.

It's all love
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Materiale linguistico moderno

Ortega, Jenna <2002->

It's all love : riflessioni per il cuore e l'anima / Jenna Ortega

Giunti, 2023

Abstract: Prendendo spunto dal proprio vissuto, l'attrice americana affronta con onestà e schiettezza temi delicati e familiari a tanti adolescenti come bullismo e amicizia, pressioni sociali a scuola e sui social, relazioni familiari, salute mentale e molto altro. I vari capitoli toccano, tra le altre cose, l'esperienza di crescere a Hollywood come membro della comunità messicana e portoricana, la sfida dell'attrice con la depressione, la creazione di veri rapporti affettivi, l'esperienza di innamorarsi e quella del lutto.

Sono sempre io
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Materiale linguistico moderno

Ghiretti, Giulia <1994->

Sono sempre io / Giulia Ghiretti ; con Andrea Del Bue ; prefazione di Claudio Rinaldi ; postfazione di Paolo Barilla

Piemme, 2023

Abstract: Da promessa della ginnastica a campionessa di nuoto paralimpico: un grave incidente ha cambiato l'esistenza di Giulia, ma non il suo sorriso e la sua voglia di vivere. Un salto facile, provato mille volte in allenamento, qualcosa che va storto: un dolore insopportabile, il corpo che sembra finire all'ombelico, il terrore negli occhi del padre. A soli 16 anni Giulia Ghiretti passa dal preparare i Mondiali di trampolino elastico a un reparto di neurochirurgia. Il verdetto è crudele: non potrà più saltare, e nemmeno camminare. Ma niente può fermare Giulia, che scopre il nuoto, il suo nuovo sport. Inizia così la straordinaria avventura che l'ha portata a vincere 23 medaglie internazionali tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei e a battere record su record, grazie alla forza della positività e della tenacia. In questo libro Giulia racconta la sua storia di eccezionale normalità: una famiglia unita più che mai, i pregiudizi e le incomprensioni, gli amici, la gioia per una medaglia inaspettata e la rabbia per una vittoria sfuggita all'ultimo. La consapevolezza che la serenità è dentro di noi e va coltivata con il sorriso giorno dopo giorno, non importa a quali prove ci metta davanti la vita.

Stranieri a noi stessi
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Materiale linguistico moderno

Aviv, Rachel <1982->

Stranieri a noi stessi / Rachel Aviv ; traduzione di Claudia Durastanti

Iperborea, 2023

Abstract: Rachel Aviv ha solo sei anni quando viene ricoverata con una diagnosi di anoressia. Passano poche settimane e, da un giorno all’altro, ricomincia a mangiare. A differenza delle compagne di reparto già adolescenti – fra cui Hava, tanto brillante quanto tormentata, e così simile a Rachel da sembrarne la sorella – l’anoressia non diventa una «carriera». E se non fosse andata così «bene»? Se il desiderio di emulazione verso quelle ragazze dannate e affascinanti avesse lasciato una traccia più profonda dentro di lei? Qui inizia Stranieri a noi stessi, il racconto di cinque vite parallele, cinque persone le cui diagnosi psichiatriche hanno finito per impossessarsi delle loro identità: Bapu, venerata come una santa negli ashram dell’India e bisognosa di cure mentali per la sua famiglia; Naomi, incarcerata dopo un tragico episodio di psicosi e alla ricerca disperata del perdono dei propri figli; Ray, medico caduto in disgrazia che ha dedicato la vita a vendicarsi dei suoi analisti; Laura, promettente studentessa di Harvard che dopo anni di terapie e diciannove psicofarmaci diversi non sa più chi è senza medicine. E Hava, che a ogni nuovo diario si impegna a trovare la forza per superare l’anoressia, ma si sentirà fino alla fine una «straniera a se stessa». Grazie ad anni di studio, interviste e scambi con i protagonisti di questo libro, la pluripremiata giornalista del New Yorker Rachel Aviv scrive un’indagine accorata sui limiti delle nostre conoscenze intorno alla mente umana e sul bisogno che abbiamo di raccontarci e farci raccontare dagli altri nel tentativo di conoscerci. Perché niente come una storia ha il potere di cambiare – nel bene, nel male – la nostra identità e quindi la nostra vita.

Libera
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Materiale linguistico moderno

Ypi, Lea <1979->

Libera : diventare grandi alla fine della storia / Lea Ypi ; traduzione di Elena Cantoni

Milano : Feltrinelli, 2023

Universale economica

Abstract: Anni ottanta, Albania. Lea è una bambina e la sua vita è scandita dalle promesse del socialismo di stato. Forse Lea sa che esiste la Coca-Cola solo perché nel mercato nero girano alcune lattine vuote, ma crescerà al sicuro tra compagni entusiasti, in un futuro preordinato. Ogni certezza crolla il giorno in cui Lea si ritrova aggrappata a una statua di pietra di Stalin, appena decapitata durante le proteste degli studenti: il mondo attorno a lei inizia a crollare. Con una nonna intellettuale, un padre che crede nei movimenti sociali del Sessantotto e una madre thatcheriana ultraliberista, Lea Ypi attraversa questi tempi di rivoluzioni con un’educazione politica unica e ricchissima. La sua è una storia di faticosa liberazione dalle menzogne: quelle del regime comunista, quelle che la sua famiglia le racconta per proteggerla, quella che si svela con il crollo del regime. La promessa di libertà dalla tirannia segna infatti l’inizio di un conflitto sanguinario. Se il progetto di costruzione di una società giusta è degenerato nella dittatura, ma la fine della dittatura non corrisponde a una vera liberazione, la libertà come si conquista?

Mio amato Belzebù
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Materiale linguistico moderno

Rapaccini, Chiara <1954->

Mio amato Belzebù : l'amara dolce vita con Monicelli e compagnia / Chiara Rapaccini

Giunti, 2023

Abstract: Chi fosse quel Mario Monicelli che veniva a girare un film a Firenze nell’inverno del 1975, a Chiara Rapaccini non interessava. Al cinema preferiva il teatro e le sue crinoline. Fu però reclutata da Carlo Vanzina, allora giovane assistente alla regia, tra le comparse di Amici miei. Così, tra una scena e l’altra, conobbe Tognazzi, Blier, Noiret, Moschin. E il regista, un tipo burbero e sbrigativo, un po’ nazista nei modi, che aveva quarant’anni più di lei e uno sguardo magnetico. Si incontrano sul set, poi lui la invita a fare una passeggiata e infine a cena, e quando l’onda barbarica dei cinematografari romani riparte, qualcosa in lei è irrimediabilmente cambiato. Nel giro di poco tempo l’hippie fiorentina, poco più che ventenne, si ritrova a essere paparazzata come la nuova fiamma del Maestro, catapultata dalla semplice vita di provincia a quella della capitale del cinema. Fin dai primi giorni avverte il pericolo di essere risucchiata dai tentacoli della piovra, ma se a quell’uomo non può resistere, al suo mondo sì, perché semplicemente c’è in gioco la sua indipendenza, la sua realizzazione come donna e come artista. Chiara vuole disegnare, vuole dedicarsi all’illustrazione di libri, tuttavia come può riuscire a sopravvivere a questi mostri sacri, geniali, cinici e violentemente dissacranti? Tutti così pieni di sé e soprattutto così… vecchi? Sullo sfondo del periodo d’oro del cinema italiano, tra registi, attori e sceneggiatori, con le loro stramberie, scorrettezze e quotidiane cattiverie, un memoir che con veloci pennellate ricostruisce l’avvincente traiettoria di vita e amore di quella che è stata anche, ma non solo, la compagna di Monicelli. Un intreccio di storie pubbliche e private che faranno appassionare il pubblico femminile, il tutto raccontato con una ironia tagliente che non fa sconti a nessuno, con leggerezza, grande equilibrio e quella tenerezza che viene dal trattare la materia del cuore.

Fuori programma
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Materiale linguistico moderno

Gambarotta, Bruno <1937->

Fuori programma : le mie memorie dalla Rai / Bruno Gambarotta

Manni, 2023

Abstract: Dal 1962 al 2011 Bruno Gambarotta ha lavorato in Rai districandosi, con il suo ironico aplomb, tra capricciose stelle dello spettacolo, grigi funzionari ancorati alle loro scrivanie e ruvide maestranze. La sua carriera, iniziata come cameraman, proseguita come programmista e terminata sotto i riflettori delle prime serate, ha accompagnato tutta la parabola del servizio pubblico, dalla Rai pedagogica a quella più commerciale. In questo libro racconta le vicende eccezionali vissute in cinquant'anni di carriera: le gaffes di Celentano che lo portano in diretta in prima serata a Fantastico '87 per porvi rimedio; l'irruzione per recuperare un microfono in una stanza dove Paolo VI sta pranzando con un risotto; gli intellettuali con cui lavora e che incontra, da Gore Vidal a La Capria, da Pasolini a Camilleri; le candid camera girate sui treni con Nanni Loy; i giorni trascorsi in casa di Simenon per intervistarlo; le follie registiche di Carmelo Bene; la nascita nella saletta di un bar di Bontà loro con Costanzo; la Cooperativa scrittori al fianco di Zavattini; il ruolo di tinca, ossia di attore che compare solo una volta, in film con i maggiori attori e registi italiani... In questo libro Gambarotta ricompone, con grazia e divertimento, il memoir di un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento da un osservatorio più unico che raro, e ci restituisce dall'interno una visione originale della più grande e popolare industria culturale italiana.

La tragedia del Vajont
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Materiale linguistico moderno

Armiero, Marco <1966->

La tragedia del Vajont : ecologia politica di un disastro / Marco Armiero

Einaudi, 2023

Abstract: Il 9 ottobre 1963 duemila persone rimasero uccise sulle montagne del Bellunese, travolte dall’onda di acqua e fango sollevata da una gigantesca frana precipitata nel bacino ai piedi del monte Toc. Il Vajont è stato uno dei disastri più tragici della storia italiana recente. Nel 2008 l’Unesco lo ha incluso tra i cinque più gravi disastri ambientali di natura antropica, definendolo «un classico esempio di quello che succede quando gli ingegneri e i geologi si rivelano incapaci di cogliere la natura del problema che stanno cercando di affrontare». In effetti, la diga del Vajont è ancora lì, solo scalfita dalla frana, a dimostrazione che non basta un’opera di alta ingegneria per evitare il disastro; a crollare, infatti, non fu la diga ma la montagna, come d’altronde in tanti temevano. Il Vajont è una storia cruciale per comprendere la storia ambientale – e non solo ambientale – dell’Italia contemporanea