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Al di la' della tenda - Ian Strachan
Adam è affetto da immunodeficienza congenita: è costretto a vivere sotto una tenda di plastica sterile che lo protegge dal resto del mondo: il più comune dei virus lo potrebbe portare alla morte. Anne è una ragazza del tutto norma- le, piena di voglia di vivere e di amare. E l'amore, quello vero, che non conosce diversità, si manifesterà proprio nei confronti di quel ragazzo isolato, che non ha mai conosciuto la gioia di una carezza di madre, di un abbraccio o di un bacio affettuoso. Quando Adam sarà ormai condannato a morire, quando ogni precauzione per evitare un possibile contagio che gli risulterebbe fatale è ormai inutile, Anne deciderà di regalargli la sua unica esperienza sessuale. ANCY GANDOLFI - 9 anni fa |
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Alabama - Alessandro Barbero
L’assalto al parlamento americano dei sostenitori di Trump, delusi per la sua mancata rielezione, un vero e proprio arrembaggio di suprematisti, di appartenenti a sette razziste, di individui della violenza più cieca è stato visto da milioni di telespettatori, grazie alle riprese televisive. Una gran parte di questi facinorosi sono del sud degli Stati Uniti, di zone in cui il razzismo non è certo storia recente, anzi ha origini ben lontane, alimentato da chi, come allora, detiene posizioni di privilegio, sostenendo per difenderle la cupa rabbia di gente povera e ignorante, orientata a punire per la loro condizione non i colpevoli, ma i diversi, e fra questi soprattutto i neri, visti come negri, gli schiavi di un tempo a cui mai hanno riconosciuto una parità di diritti con i bianchi.
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Albert il toubab - Yael Hassan
Lettori Vigili - Suzzara 2015 Lettori Vigili - 9 anni fa |
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Albert il toubab - Yael Hassan
Fin dal primo momento mi è sembrato un libro interessante e molto divertente. Mi è piaciuto molto quando Albert porta all’ospedale la figlia della sua domestica.
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Album Piubello - a cura di Mario Artioli e Vladimiro Bertazzoni
Il quarto volume del cofanetto dedicato a Giovanni Piubello, dopo che era stato pubblicato nei primi tre ogni suo scritto, è una sua biografia, frutto di più mani e in grado, ancor di più della lettura delle sue opere, di far comprendere chi fosse prima di tutto l’uomo e poi l’artista. Si avvicendano così fonti di diversa natura, che vanno dalle testimonianze ai documenti, da alcune prose autobiografiche a fotografie, da un breve riepilogo della sua vita, più che altro anagrafico, a brevi interventi di chi l’ha conosciuto e ha inteso delineare il suo ritratto. Sono ben 353 pagine che per varietà, novità anche e qualità dei diversi autori sono in grado di far conoscere Giovanni anche a chi non ha mai avuto occasione di vederlo, oppure di chiarire la natura del personaggio a coloro, fra i quali il sottoscritto, che hanno avuto occasionalmente l’opportunità di scambiare due chiacchiere. Nel mio caso penso sia accaduto non più di un paio di volte, peraltro brevi, e avevo ritratto l’impressione di un uomo originale, non matto, ma comunque diverso dalla media, più interessato a parlare di letteratura che a vendere, tanto che mi chiesi all’epoca se quella bancarella non costituisse solo il passatempo di un uomo che viveva di rendita. E invece era la sua unica fonte di reddito, che non gli consentiva di certo voli pindarici. E’ molto bello leggere come ne parla chi l’ha conosciuto non di certo occasionalmente e i giudizi sull’uomo e sull’artista sono convergenti: Piubello era così, un poeta, anche se scriveva soprattutto la prosa, che viveva romanticamente per la sua arte, per le conversazioni letterarie con gli amici, per qualche riunione conviviale con fini sempre culturali; però era sostanzialmente solo, tranne la compagnia di qualche felino, perché era scapolo e non avrebbe potuto essere diversamente dato il tipo di vita scelto. Fra le testimonianze mi ha colpito una di Andreina Bergonzoni che ebbe modo di conoscerlo per puro caso mentre si aggirava per Mantova alla ricerca di notizie su Arturo Frizzi per la sua tesi di laurea. L’incontro non fu il solo e quindi il giudizio della Dr.ssa Bergonzoni non può essere considerato di primo acchito, ma ponderato. Scrive, fra l’altro: “Tornai con un bottino di notizie che mi avrebbero consentito di scrivere almeno tre capitoli della mia tesi, con uno strano libro di Gobbi ricevuto in dono e con una certezza in cuore: avevo incontrato un poeta, un uomo che aveva fatto della libertà la sua bandiera, dell’onestà intellettuale un credo, di quella bancarella una patria dell’anima.”. Sono dell’opinione che quelle poche parole dopo i due punti riescano a descrivere in modo impeccabile Giovanni Piubello, un uomo e un artista rari; entrambi avrebbero meritato maggior fortuna, ma come posso io pensare che le soddisfazioni economiche e materiali dovessero arridergli? Non ha mai cercato la notorietà e anche dopo la pubblicazione di Matti beati e la vincita del premio Duomo non ha fatto nulla per battere il ferro quando era caldo; no, a Gioàn non interessava leggere il suo nome a lettere cubitali sui giornali, né seguire la vendita delle sue opere, non era questo il suo mondo perché invece la bancarella era il rifugio sicuro in cui riusciva a stemperare, con gli incontri con la gente e lo scambio di parole, una tristezza di fondo che lo portava alla solitudine, un male intimo non raro nei poeti e non dimentichiamo che Gioàn scriveva anche poesie.
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Alessandro Benvenuti legge La briscola in cinque - di Marco Malvaldi
divertente e recitato benissimo CLAUDIO GALUPPINI - 9 anni fa |
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Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio - Lewis Carroll
Voto del Gruppo di lettura di Viadana: 7/10.
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All'arme! All'arme! I priori fanno carne! - Alessandro Barbero
Fin dall´inizio a Barbero preme precisare che c´è una differenza di sostanza fra rivolta e rivoluzione, poiché la prima è il tentativo di sovvertire l´ordine costituito, mentre la seconda è il risultato positivo dell´azione di rimozione con la forza dell´ordine precedente. Inoltre, tiene a evidenziare il perché le rivolte nel Medioevo si siano concentrate negli ultimi anni del XIV secolo e per far questo discute ampiamente di questi eventi, vale a dire nel 1359 la Jacquerie in Francia, nel 1378 i Ciompi a Firenze, nel 1381 l´insurrezione inglese e nel 1386 la rivolta dei Tuchini nel Canavese.
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Alla corte dei Borgia - romanzo di Jeanne Kalogridis
Si vede che i Borgia sono perseguitati da una damnatio memoriae, eppure questa famiglia nobile, il cui principale esponente è stato il pontefice Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, per il solo fatto di aver avviato una politica volta ad assoggettare in un unico stato tutte le varie signorie italiane è stata vista, già dalla sua epoca, come il male assoluto. In realtà si comportò né più né meno come i potenti suoi contemporanei, ricorrendo per conquistare nuovi territori - o anche per difendere il proprio status - a guerre, avvelenamenti e ad alleanze realizzate tramite matrimonio. In relazione a quest’ultimo metodo, fra i tanti vincoli coniugali di convenienza vi fu anche quello fra Goffredo Borgia, quarto e ultimo figlio del papa, e Sancia d’Aragona, figlia illegittima del re Alfonso II di Napoli e della sua amante Vannozza Cattanei. Sancia è senz’altro un personaggio interessante, perché la giovane principessa è vivace e ha carattere, quel carattere che non ha il marito, personaggio un po’ scialbo, facilmente oscurato dalle figure del padre Rodrigo e del fratello Cesare.
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