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R: Avventure della ragazza cattiva - Mario Vargas Llosa
Bello, molto coinvolgente, si legge in un fiato. BIBLIOTECA VIADANA CIRCOLO LETTORI CRITICI - 10 anni fa |
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R: La verita' sul caso Harry Quebert - Joel Dicker
Spettacolare romanzo. Uno dei più belli che abbia letto ultimamente. Molto avvincente. Ti cattura nella lettura dalla prima all'ultima pagina. SIMONE MINGHINI - 9 anni fa |
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R: La scacchiera nera - Miki Monticelli
E' un libro veramente spettacolare ed entusiasmante.L'ho letto due volte e mi fa sempre lo stesso effetto. Un capolavoro. BIBLIOTECA VIADANA CIRCOLO LETTORI CRITICI - 9 anni fa |
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R: La verita' sul caso Harry Quebert - Joel Dicker
è qualcosa di indescrivibile, i personaggi, la trama...
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R: Il maestro delle ombre - romanzo di Donato Carrisi
SCARSO VITTORIO ANDREOLI - 8 anni fa |
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R: Per legge superiore - Giorgio Fontana
Il mio giudizio su questo libro non può che essere positivo. Ritengo che abbia molto da comunicare e se letto con spirito riflessivo, tocchi la sensibilità del lettore. Io lo scoprii anni fa quando uscì e l’ho riletto ora per il circolo di lettura di Cerese. Ricordo che la prima volta mi appassionò di più ma probabilmente era la voglia di scoperta di un nuovo libro che alla seconda lettura un po’ manca. Comunque questo romanzo cattura il lettore con una storia molto delicata ma che fa riflettere trattando di verità e giustizia e cercando di darne una definizione quanto più precisa. LUCA TOFFALINI - 6 anni fa |
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R: Autosufficienza - Massimo Acanfora, Ilaria Sesana
libro inutile. Stringato e superficiale. CARLO SAI - 4 anni fa |
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R: Cecita' - Jose' Saramago
Appassionante, inquietante, profondo. Una storia inverosimile che smaschera gli istinti e le nature umane. Lettura più che adeguata. LORENZA TIZZI - 4 anni fa |
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R: Pista nera - Antonio Manzini
Primo contatto con un libro scritto da Antonio Manzini, Pista nera, il primo romanzo con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone, un personaggio del tutto particolare e seconde me veramente riuscito. Eppure si tratta di un poliziotto corrotto, che ama la bella vita, indubbiamente dalle grande capacità investigative, ma non di certo un esempio di correttezza e onestà; pur tuttavia finisce con il destare simpatia, con una sua ironia puntuale, che strappa più di un sorriso, e con una sua coerenza che lo rende degno di essere rispettato. Rocco Schiavone non è certo il commissario Maigret, e neppure l’investigatore Hercule Poirot, è semplicemente Rocco Schiavone, un uomo che cerca di ottenere il meglio della vita, ma nella sua disonestà colpisce solo dei criminali.
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R: M - Antonio Scurati
A fronte della mia scarsa conoscenza della storia contemporanea italiana e in vista delle prossime elezioni, ho lasciato da parte le solite letture più leggere e ho dedicato le mie vacanze ferragostane 2022 alla lettura di questo unico libro (visto il tomo che è) per conoscere meglio le origini del fascismo in Italia anche se non sapevo bene cosa aspettarmi.... Alla fine posso dire che ci ho trovato più Storia che Romanzo. La mia impressione è che la finzione narrativa sia un artificio adottato per rendere più leggibili le pagine di Storia qui contenute. Il libro è una ricostruzione puntuale degli avvenimenti occorsi tra il 1919-1924 nei luoghi in cui il fascismo è nato e si è sviluppato (la Pianura Padana, Fiume, Bologna, Milano, Firenze, e poi Roma), in un caleidoscopio di personaggi (collaboratori, avversari politici, amici e amanti del Duce), un libro nel quale i capitoli sono inframmezzati da testi estratti di giornali, telegrammi, discorsi parlamentari, circolari ministeriali e via dicendo. Questa lettura mi ha fatto capire meglio quanto accaduto in Italia 1 secolo fa. La nascita del fascismo è stata possibile certo per un insieme di fattori. Non si spiega soltanto con l'uso della forza e delle violenze squadriste, con l'abilità politica (quello che Scurati chiama il "bipensiero") e il carisma del suo leader. La giovane democrazia italiana (appena sessant'enne allora) era già un'istituzione fragile - allora come oggi - che la classe dirigente, presa da interessi di parte e da pusillanimità, non ha saputo difendere. Una voce solitaria come quella di Matteotti è stata ben presto silenziata. Nessun altro singolo o gruppo - a quanto pare - ha fronteggiato così apertamente gli abusi di potere e di violenza del fascismo al suo nascere. Il mio auspicio quindi, per queste ma anche per tutte le elezioni italiane, è quello di trovare sempre nelle liste, candidati che amino in primis le nostre istituzioni democratiche e che le possano salvaguardare aldilà della proprio poltrona. Una classe politica di questo tipo nel nostro Paese sarà un antidoto sufficiente ad ogni rigurgito di fascismo. LICIA TURRINI - 3 anni fa |
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