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Torino : Einaudi, 2014
Abstract: Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un'immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali - ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E cosi Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. Roderick Duddle è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosi amati, disegna una parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell'uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso.
Moderators: Valentina Tosi
27 luglio 2014 alle 22:35
Roderick Duddle è un romanzo davvero bellissimo! Conseva in sè le qualità di una scrittura e struttura narrativa che da tempo non si leggono. Ha la grandissima qualità di farci assaggiare nelle sue quasi cinquecento pagine il sapore di tanti altri classici, libri bellissimi che ci sembra di aver già letto: da Pinocchio ai Canterbury tales, dall'Isola del tesoro a Frankenstein, da La tempesta a Oliver Twist... sempre giocando e mantenendo un buon rapporto di attenzione e dialogo con il lettore.
Vi lascio una citazione, bella, di questo romanzo, ma tante ce ne sarebbero.
"L'animo umano è come l'oceano, la cui superficie nasconde infinite e insondabili profondità"
#seneca #roderickduddle
2 febbraio 2015 alle 15:48
Ero molto curioso di leggere questo libro che prometteva di emulare altri capolavori come Tom Sayer. Michele Mari vorrebbe, a mio parere, ricreare un'avventura di altra epoca, come i fortunati romanzi di Ken Follett, oppure, restando in Italia le opere di V.M. Manfredi. La storia è carina, però non vi ho trovato grande intensità, suspence, forse i personaggi sono troppo costruiti e la storia un po' scontata. Ammetto di averlo abbandonato per altre letture, quindi il mio giudizio non può essere definitivo, ma forse avevo troppe aspettative che poi sono andate deluse. O forse non era il periodo adatto per calarsi nell'Inghilterra vittoriana....come ben potete capire......non sempre un libro viene capito.......
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