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Firenze : Giuntina, 2014
Abstract: Già dalla scena iniziale entriamo al centro del tendone del circo letterario della scrittrice israeliana: in una casa di riposo a Gerusalemme vengono ritrovate morte due anziane, forse vittime della vecchia stufa a gas. Fin qui niente di strano, se non che le due donne sono vestite una con un costume da elefante e l’altra con un lezioso vestitino da bambola. Inizia così un viaggio che porterà il lettore da Israele alla Germania, da Roma a Buenos Aires, seguendo gli spostamenti dei protagonisti. Fino a un finale che riallaccia tutti i fili e chiude, con l’ultima e più incredibile magia, lo spettacolo.
Moderators: Valentina Tosi
8 gennaio 2015 alle 13:26
Quella signora che vedete in foto ha cenato con me al Festivaletteratura 2014, in settembre. Lei è israeliana, quindi comunicavamo attraverso il mio stentato inglese. Mi è parso doveroso leggere il suo libro. Lei è Miki Ben-Cnaan. Non ho mai avuto un rapporto facile con gli scrittori ebraici e lei non si sottrae a questa consuetudine. Il libro racconta la vita di 4 anziani in una casa di riposo di Gerusalemme. La trama è molto intricata, non si capisce bene dove l'autrice voglia condurti. Vengono passate in rassegna le vite dei personaggi che si intrecciano con la shoah e con lo sterminio degli ebrei. Poi nelle ultime pagine tutto viene riannodato e il racconto si fa molto commovente e romantico, quindi la perseveranza del lettore viene premiata. Un libro un po' ostico, in cui si fa fatica a trovare una linea guida, però in certi passaggi è notevole ed apprezzabile. Non sono un patito della letteratura yiddish, però il giudizio finale è buono.
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