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Mondadori, 2024
Abstract: A Chiunque abbia letto I promessi sposi e si sia chiesto che cosa sarebbe potuto accadere dopo la conclusione del romanzo, tra queste pagine troverà una magnifica risposta. Renzo, Lucia, Don Abbondio, l'Innominato sono i grandi e indimenticabili personaggi de I promessi sposi … Ma cosa succede quando ce li ritroviamo davanti a tre anni di distanza dall'inizio delle loro avventure nel novembre del 1628? Che sorpresa: economicamente sistemati, in attesa di un figlio, mentre Milano si rialza dopo i disastri della peste. Andrebbe tutto bene se il loro persecutore pentito, al secolo Bernardino Visconti, non venisse assassinato nei monti sopra Lecco, in un luogo impervio dove si dà la caccia ai lupi. Perché? Qualcuno forse non gli ha perdonato le antiche malefatte? Tutto si complica nuovamente, e questa volta a causa di un'indagine affidata al giovane luogotenente di giustizia Diego Antonio de Olivares. Il sospetto aleggia dentro e fuori una Milano dai fetidi bassifondi, tra miracoli veri o falsi, attentati e vendette. Ben Pastor ci guida con mano sicura lungo le strade che portano al confine veneto, rispondendo a domande che forse avevamo fin dalla giovinezza: il pavido curato Don Abbondio ha imparato la sua lezione? Renzo è ancora impulsivo? Cosa può la giustizia dello Stato italo-spagnolo contro la violenza di un omicidio eccellente, che qualcuno forse non vuole far risolvere? Ci imbattiamo nei "bravi" restati senza impiego, nel caso criminale della Monaca di Monza, e in una signora elusiva e affascinante come Donna Polissena, in possesso di qualcosa che aiuterà un sempre più ammirato Olivares a sciogliere l'enigma. E a dirimere, per quanto possibile, il conflitto fra carne e spirito che gli fa desiderare l'amore a portata di mano, ma anche vagheggiare una vita religiosa e il martirio in terre lontane. Nella magistrale ricostruzione di Ben Pastor, vivida, potente e ironica, i personaggi manzoniani tornano in vita con una fedeltà che ce li fa riconoscere all'istante.
Moderators: Valentina Tosi
30 ottobre 2024 alle 06:08
Devo ammettere che ero convinto che Ben Pastor avrebbe continuato a scrivere romanzi storici con protagonista il militare romano Elio Sparziano, l´ultimo dei personaggi da lei creati dopo il celeberrimo ufficiale dell´Abwehr Martin von Bora e la non riuscita coppia di investigatori Kaael Heida e Solomon Meisl. Infatti, visto il successo incontrato con la serie dell´inviato speciale dell´imperatore e considerato anche con l´età non è facile cambiare, tutto mi sarei aspettato tranne che un libro con un nuovo protagonista. Tuttavia, la cosa deve essere stata studiata bene, cercando di fare in modo che l´impatto con i lettori fosse subito positivo, partendo da una storia che più conosciuta di così non può essere e mi riferisco a I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Del resto credo che non a pochi, ultimata la lettura del libro dello scrittore milanese, sia rimasta la curiosità di sapere come la vicenda sarebbe potuta proseguire, cioè che fine avrebbero potuto fare Renzo, Lucia, Don Abbondio, l´Innominato, e a questo ha provveduto Ben Pastor, ambientando la trama del suo nuovo romanzo nell´anno 1628.
Il libro comincia con il ritrovamento del corpo dell´Innominato (al secolo Bernardino Visconti) morto ammazzato con un colpo d´arma da fuoco. Incaricato delle indagini è il Luogotenente di giustizia a Milano Diego Antonio Sarria De Olivares, spagnolo per parte di padre, mentre la madre è italiana, circostanza non inconsueta, stante il dominio spagnolo.
Il nuovo personaggio è particolare, perché ha la vocazione di diventare un religioso, un gesuita, tanto da ufficializzare la scelta con una reciproca promessa fatta con la sorella Sibilla, che ha già preso i voti con il nome di Suor Cattarina.
La vicenda è del tutto particolare e anche intricata, l´indagine si mostra subito difficile, ma alla fine, dopo non pochi patemi d´animo e di colpi di scena giunge alla conclusione, assicurando alla giustizia il non improbabile colpevole.
Direi che l´ aspetto poliziesco è un puro pretesto per imbastire un romanzo che è la descrizione della Milano e dintorni dell´epoca, un ritratto di pregevole fattura che non si limita alla necessaria scenografia, ma che riporta le atmosfere di una città dominata dallo straniero e da poco uscita dall´epidemia di peste. Questo, tuttavia, che pur sarebbe molto, è opportunamente integrato da una vicenda amorosa del De Olivares con la ricca vedova di Don Ottaviano Gallarati e cioè Donna Polissena De´ Stampi. Affascinante, erudita, la donna poco a poco attira in una ragnatela il Luogotenente e lo strappa alla vita religiosa che si era prefissato, ma che, essendo poca la vocazione, non aveva mai intrapreso.
Dalla penna di Ben Pastor esce così un romanzo che è molto piacevole, nonostante un certo ritmo lento, che però l´epoca giustifica, un libro in cui si entra poco a poco e che diventa sempre più avvincente, pagina dopo pagina, al punto che arrivati al termine si desidera che abbia un seguito e questo mi sembra sia la prova migliore della felice scelta del nuovo protagonista.
Da leggere, ovviamente.
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