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Einaudi, 2023
Abstract: Una nuova indagine coinvolge il vicequestore Vanina Guarrasi e la Squadra Mobile di Catania. È un piovoso pomeriggio di marzo quando Vanina riceve una telefonata da don Rosario Limoli che opera a San Cristoforo, un difficile quartiere della città: sulla spiaggia della Playa è stato trovato il cadavere di un ragazzo. Don Rosario lo conosce, si tratta di Thomas Ruscica, un giovane che il sacerdote era riuscito a salvare dalla criminalità e tossicodipendenza. Thomas è stato ucciso con un proiettile alla testa ed è stato trovato senza vita dalla sua fidanzata Emanuela Greco. Vanina si reca sul luogo del delitto per coordinare le indagini insieme al collega della sezione Criminalità organizzata. La soluzione al caso sembra essere piuttosto semplice e lineare: Thomas era un loro informatore e proprio per questo potrebbe essere stato ucciso, ma gli indizi portano invece verso un’altra pista, verso un presunto responsabile che nessuno crede però colpevole. Per risolvere il caso Vanina ha bisogno dell’aiuto dei suoi collaboratori: a lei si uniscono Spanò, il collega ufficiale, e Biagio Patanè, l’aiutante ufficioso e commissario ora in pensione. Ad avere un ruolo decisivo nello sviluppo dell’inchiesta ci sono anche i “carusi”, i ragazzi di don Rosario, che hanno già aiutato la squadra in passato e che non hanno alcuna intenzione di starsene zitti, determinati a scoprire la verità. “La banda dei carusi” è un romanzo poliziesco coinvolgente, scritto dalle mani di Cristina Cassar Scalia, definita “la migliore scrittrice di storie di poliziotte in circolazione”.
Moderators: Valentina Tosi
7 ottobre 2024 alle 07:04
Il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una telefonata da Don Rosario Limoli, un sacerdote impegnato, anima e corpo, a recuperare ragazzi tossicodipendenti o facenti parte di certi giri criminali. Sconvolto le comunica l’uccisione di Thomas Ruscica, uno dei suoi carusi, forse il migliore, perché oltre a essere redento era diventato lui stesso un volontario impegnato in analoga attività. Da lì nasce questo romanzo giallo di Cristina Cassar Scalia, oftalmologa sempre più operante nell’ambito della letteratura poliziesca e dato che in pratica si tratta di episodi di una stessa serie si ritrovano sempre i medesimi personaggi: appunto il vicequestore Vanina Guarrasi, donna d’azione, la sua squadra, con tutti i componenti ben delineati, il simpatico ex commissario Patané, da diverso tempo in pensione, ma sempre pronto a fornire il suo intuito, la vicina e padrona di casa Bettina, che, quando fa da mangiare, sembra che prepari il rancio, peraltro eccellente, per un reggimento e tanti altri, che non sto a nominare, ma che sono ricorrenti. Le indagini si presentano complesse e anche confuse, e in questo di suo mette non poco Cristina Cassar Scalia, ma alla fine, fra sospetti, levatacce e anche mangiate pantagrueliche, si arriva alla soluzione, purtroppo poco logica, circostanza non infrequente nella produzione di questa narratrice siciliana. Il suo problema è che si lascia prendere la mano, raccontando di amorazzi vari, di pranzi luculliani, seminando qua e là un numero di indizi eccessivo, così che alla fine salta fuori il colpevole che, se logicamente è in apparenza il meno sospettabile, però è anche vero che appare solo nelle ultime pagine. Certo la narrazione può anche essere utile per costituire un gradevole passatempo per chi legge che, però, finisce con il restare francamente deluso.
Considerato che non è il primo di questa narratrice con questa caratteristica di certo non positiva penso proprio di non leggerne altri.
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