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Milano : Longanesi, 2011
Abstract: Questa è la storia di un giovane uomo, di un grande eroe, John Moore, mandato a difendere con un pugno di uomini un avamposto britannico a est del Massachusetts durante la guerra di indipendenza americana. Questa è la storia del suo amore per la bellissima sorella di un pescatore che ha sposato segretamente la causa dei ribelli. Questa è la storia di un colonnello americano borioso e inetto, che trascinò i suoi nella peggior sconfitta navale dell'America prima di Pearl Harbor.
Moderators: Valentina Tosi
14 luglio 2024 alle 16:58
Bernard Cornwell è scrittore di lungo corso di romanzi storici, trovando spunto per i suoi lavori da eventi, soprattutto battaglie, un po´ in tutte le epoche, visto che per fortuna sua e malasorte dell´umanità di guerre ce ne sono sempre state in abbondanza. Questa volta, con L´ultima fortezza, narra di un epico scontro durante la guerra di indipendenza americana fra gli inglesi e i ribelli americani. Preciso che il fatto è accaduto veramente e anche come descritto nella narrazione, con poche modifiche della realtà e con la creazione di uno sparuto numero di personaggi di pura fantasia. Come sempre non si può che apprezzare l´indubbia abilità nel parlare della natura dei luoghi in cui si svolgono i fatti, così come puntuale e direi meticolosa è la caratterizzazione dei protagonisti, fra cui spicca un giovane ufficiale, John Moore, un nome dimenticato, ma che è stato un eroe nel difendere l´avamposto inglese a cui era stato comandato, una fortezza che diventò inespugnabile per i ribelli americani, ben superiori di numero alle truppe britanniche; è fuor di dubbio il coraggio del giovane ufficiale inglese, ma c´è da rilevare che nella sua impresa fu aiutato non poco dalla disorganizzazione e dall´incapacità dei due comandanti nemici, quello delle forze di terra e quello delle forze di mare. Quindi il libro si presta a una lettura appassionante, benché debba imputare all´autore un ritmo, secondo me, troppo lento, anche nelle fasi degli scontri, che invece dovrebbero essere frenetiche. E´ un appunto che tuttavia non incide, se non blandamente, sul piacere che ritrae il lettore, sempre più consapevole, pagina dopo pagina, di avere per le mani non solo uno strumento di svago, ma anche di arricchimento culturale, visto che viene reso edotto di un fatto molto importante della guerra di indipendenza americana da noi in genere raramente conosciuto.
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