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Milano : Rizzoli, [1997]
Abstract: Il volume propone cento itinerari diversi per il viaggiatore che intende esplorare siti reconditi, chiese sperdute, musei e monumenti poco conosciuti, perché c'è ancora una Sicilia da scoprire. Accompagnato dalle immagini di Giuseppe Leone, il lettore può addentrarsi nelle diverse Sicilie, incontrare la varietà di razze umane, di culture e di paesaggi che fanno della Sicilia una terra solo in parte esplorata.
Moderators: Valentina Tosi
19 aprile 2024 alle 06:35
Ho visitato tutta l’Italia, alcune zone a grandi linee, altre più approfonditamente, ma dal conto è rimasta fuori la Sicilia, che non è mai stata in verità l’obiettivo di una mia escursione turistica, vuoi per la notevole distanza dalla mia residenza, vuoi perché mi sono detto che c’era sempre tempo. Purtroppo con il sopraggiungere di un’età più avanzata, con tutti i problemi di saluta che comporta, questo tempo che sembrava tanto è scaduto, così che temo che l’isola dei miei amati scrittori (la Sicilia ha dato i natali a tanti narratori di gran classe) rimarrà un sogno e pertanto dovrò accontentarmi di vederla in qualche documentario o di leggerne, come in questo libro di Matteo Collura, Sicilia sconosciuta, che è ben più di narrativa di viaggio.
Collura è indubbiamente bravo nel proporre i suoi temi e in più la sua origine è sicula, una garanzia sulla sicilianità dell’opera. Perché dico che non è un semplice cahier de voyage? Perché il volume non si limita a percorrere l’isola per un uso prettamente turistico, ma si propone con tanti itinerari insoliti di far emergere l’anima di questo territorio. Si scopre così che se la Sicilia è un’isola, è altrettanto vero che finisce con l’apparire un arcipelago di molte isole, tanto sono diverse le varie zone per caratteristiche naturali, ma anche per atmosfere, a volte ridenti, a volte cupe; abbiamo così una serie di ritratti del tutto lontani dai consueti stereotipi, in una coinvolgente descrizione di aspetti meno ridondanti, ma che sono questi sì emblematici di questo straordinario territorio. Basti pensare a tutte le bottegucce che a Palermo si affacciano sulla strada, estremità di abitazioni modeste, se non addirittura misere, in cui si propongono al passante delle leccornie da consumare passeggiando, così ben descritte da far venire l’acquolina in bocca, in un dedalo di aromi e di sapori che è tipico della città. Le tappe, se così vogliamo chiamarle e che richiamano un percorso a uso turistico, che proprio non lo è, sono talmente tante e le caratteristiche che contraddistinguono gli itinerari e le mete raggiunte sono tali per dimensione che è difficile ricordarle tutte e che impongono a chi volesse andare là la stesura preventiva di una sorta di giro della Sicilia, che non sia però un mordi e fuggi, perché si vedrebbe tanto senza capire.
La natura, stupenda, ovviamente è un biglietto da visita, ma è pur vero che è la cornice dove rilucono le chiese e i palazzi palermitani, il convento del Gattopardo a Palma di Montechiaro, i pastori delle Madonie, un mondo così vasto e vario da sorprendere e al tempo stesso da desiderare.
La Sicilia è natura, arte, cultura, perché non mancano, anzi sono presenti i suoi grandi scrittori, Pirandello, Sciascia, Bufalino, Tomasi di Lampedusa, solo per citarne alcuni, a sintomo di una terra che è stata fertile terreno per dei geni della letteratura, universali nei messaggi, ma particolari, territoriali nell’ambientazione delle loro opere.
Da ultimo una menzione particolare meritano le foto a corredo, eseguite con maestria da Giuseppe Leone, capace di cogliere, nel fissare sulla pellicola le immagini di paesaggi e di monumenti, l’essenza di quest’isola.
Non voglio e non posso dilungarmi, anche perché potrei essere necessariamente incompleto e allora non mi resta che caldeggiare la lettura di un libro piacevole, ma al tempo stesso veramente istruttivo.
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