Community » Forum » Recensioni
Milano : Rizzoli, 2014
Abstract: Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.
Moderators: Valentina Tosi
20 novembre 2023 alle 21:48
Secondo me, questo libro è un rito di passaggio. Tanti, se non tutti, sono venuti in contatto con questo libro - o con il corrispettivo film - e si sono sentiti cambiati, diversi. Si sono sentiti cresciuti. La gente si ricorda di quando ha letto per la prima volta questo libro. E' un'esperienza che lascia traccia nella vita di chi la prova.
Infatti, è un libro che non si può prendere alla leggera. Io l'ho letto sapendo, più o meno, di cosa trattasse, ma con una certa euforia, perché mi stavo approcciando a un monolite nella storia dell'editoria. La lettura è stata un viaggio, direi paragonabile a quello dantesco, ma senza paradiso e con uno scorcio sul purgatorio. Lascia sconcertati da subito, quando ancora nulla è successo. Continua nella sua mirabolante spirale.
Ciò che viene raccontato in questo libro è una tragedia, paragonabile ai cataclismi naturali e ai momenti che hanno segnato la storia. Certamente è la storia di una ragazza, ma è solo una goccia in un mare di persone che negli anni '70 incontrarono l'eroina, come capita di incontrare uno tsunami o un terremoto. Si è solo travolti.
1021 Messaggi in 985 Discussioni di 132 utenti
Attualmente online: Ci sono 15 utenti online