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Torino : Einaudi, [2000]
Abstract: Uno dei romanzi più celebri di Emilio Salgari: la storia d'amore e di vendetta del cavaliere di Roccanera, signore di Ventimiglia, eroe bello ed esperto spadaccino, il suo incontro con la bella duchessa di Weltendrem e il suo inseguimento per i mari tropicali del governatore Wan Guld, l'acerrimo nemico che ha sterminato la sua famiglia. Arricchiscono quest'edizione un'introduzione che si offre, anche, come una testimonianza sulla vita e la personalità dello scrittore torinese, e un utile apparato di note. In appendice scritti di Claudio Magris e Goffredo Parise.
Moderators: Valentina Tosi
30 agosto 2023 alle 06:09
Emilio Salgari potrebbe essere definito un narratore compulsivo, tutto teso durante il giorno, e spesso anche la notte, a scrivere i suoi romanzi, ma il motivo di questa intensa produzione letteraria era molto meno nobile ed era dovuto alla necessità di incassare denaro per mantenere la sua famiglia, per fronteggiare le costose spese per le cure della moglie quando iniziò a dare i primi segni di follia e infine quando dovette essere rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Fra l´altro questa frenetica attività, che affrontava fumando di continuo e alimentandosi soprattutto con del marsala, derivava anche dal contratti capestro (minimo tre libri l´anno) che aveva stipulato con gli editori. Poco considerato all´epoca negli ambienti letterari fu rivalutato molti anni dopo e gli venne riconosciuta la straordinaria capacità di scrivere opere adatte soprattutto ai ragazzi, ma che potevano interessare anche gli adulti. Parecchi anni fa i suoi libri furono fra le mie letture preferite, in particolare Il Corsaro Nero, considerato il suo romanzo migliore. Del resto vi aveva profuso tutta la sua immensa fantasia, perché Salgari scriveva della Malesia e dei Caraibi senza mai averli visti, chino sul foglio che andava riempiendo, fra una boccata di fumo e un sorso di marsala. Eppure, riletto al giorno d´oggi, Il Corsaro Nero è ancora in grado di interessare un anziano come me, ma anche i ragazzini abituati a giochi computerizzati e che raramente sanno chi sia Emilio Salgari. Del resto la trama, inserita nella guerra condotta da Francia e Inghilterra contro la Spagna, ricorrendo a navi corsare, è una di quelle che non può non avvincere, con la spedizione per assaltare Maracaibo, con la figura del Corsaro Nero, Emilio di Roccabruna, signore di Ventimiglia, impegnato a vendicare la morte del fratello maggiore, con una serie di tranelli, di tradimenti, di scontri e perfino con una parentesi d´amore, che però non si conclude felicemente. Il piatto forte è la spedizione contro Maracaibo, con l´attraversamento della foresta vergine, con immancabili incontri con animali feroci e indigeni antropofagi. Ci sono indubbiamente delle ingenuità, i personaggi sono stilizzati, o tutti buoni o tutti cattivi, ma l´opera nel suo complesso non è diseducativa e ha il pregio di attivare la fantasia dei ragazzini che la leggono. Sotto questo aspetto è senz´altro preferibile a certi spettacoli insulsi propinati dalla TV proprio agli adolescenti del giorno d´oggi e quindi la lettura è senz´altro da me consigliata, consapevole che potrebbe anche interessare persone di una certa età.
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