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[Milano] : Frassinelli, [2008]
Abstract: Anno 304 dopo Cristo. Si chiama Agnus, ma per i cristiani è la Voce del fuoco. Vagabonda nelle province dell'Impero romano e compie prodigi sovrannaturali: risana ciechi, resuscita morti. Eppure, quando l'imprenditore Marco Lupo muore per la seconda volta pochi giorni dopo la sua resurrezione, l'inviato imperiale Elio Sparziano comincia a sospettare che dietro quei miracoli possa nascondersi qualcosa di assai più terreno, e sinistro. Soldato e investigatore al servizio di Diocleziano, Elio si getta sulle tracce di Agnus. Da Treviri a Milano, fino al Danubio infestato dai barbari, la sua inchiesta lo costringe ad affrontare mille pericoli, mentre gli omicidi si moltiplicano e ai vertici la lotta intestina per il potere si fa feroce. Passo dopo passo, tra insidie letali e ambigue seduzioni femminili, Elio si avvicina sempre più al cuore dell'enigma, finché, nell'ultimo atto dell'indagine, eccolo a tu per tu non solo col vero volto dell'assassino, ma col cuore rovente di una fiamma che potrebbe incenerire tutto ciò che ha di più caro: il suo mondo, i suoi valori, la sua stessa vita.
Moderators: Valentina Tosi
3 gennaio 2023 alle 06:59
Con Il ladro d’acqua Ben Pastor ha inaugurato una nuova serie con un protagonista di indubbia caratura, perché questo ufficiale romano, non romano d’origine, ma fedelissimo ai principi della Caput mundi, sta riuscendo nel compito non certo facile di sostituire nel cuore dei lettori il personaggio tormentato di Martin von Bora. Certo Elio Sparziano è un personaggio diverso, un uomo che pur saldo nei principi è tormentato dall’inconscio desiderio di crearsi una famiglia sua, un sogno che inevitabilmente cozza con la vita in continuo movimento di un fidato consigliere dell’imperatore Diocleziano. E poi è troppo interessato a cercare sempre di conoscere la verità, anche quando questo lavoro di indagine può mettere a repentaglio la sua stessa esistenza.
Con La voce del fuoco siamo nell’anno 304 d.C. e nei confini dell’impero si aggira uno strano individuo, di nome Agnus, ma conosciuto dai cristiani come la Voce del fuoco. Costui continua a compiere prodigi, risanando ammalati e, ridando la vista ai ciechi; dopo tutta questa serie di miracoli arriva addirittura all’apoteosi resuscitando un morto, che tuttavia, dopo alcuni giorni, schiatta di nuovo e questa vota irrimediabilmente. E’ un’occasione ghiotta per Elio Sparziano, che ovviamente sente puzza di bruciato e che inizia a indagare. Si sposta, per servizio, a Milano e anche qui accadono strani e inspiegabili omicidi in ordine ai quali è invitato perentoriamente da Sido, capo della locale polizia, di non impicciarsi. Ci vuole ben altro per dissuadere Elio, tanto più che corre il rischio di essere ammazzato da alcuni sicari. Qui mi fermo, perché la vicenda, molto appassionante, è intricata e correrei il rischio, oltre che di dovermi dilungare eccessivamente, di svelare in anticipo troppe cose, rendendo così meno interessante il romanzo. Aggiungo solo che le prime impressioni su cui Sparziano si è basato per indagare si riveleranno fallaci; tuttavia, ancora una volta verrà a capo di questo giallo che oserei definire atipico, ma che riserva non poche emozioni a chi leggerà.
Ben Pastor non si smentisce, capace come è di costruire trame complicate, ma che conducono a soluzioni logiche, il tutto, come sempre, accompagnato dallo stile pulito e assai gradevole della scrittrice, italiana d’origine, ma americana di adozione.
Da leggere, quindi, senza il minimo dubbio.
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