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Mondadori, 2020
Abstract: Ambientata nella Roma del IV secolo dopo Cristo, la prima indagine di Elio Sparziano, ufficiale e storico al servizio dell'imperatore. Su incarico di Diocleziano, Elio raggiunge l'Egitto per scoprire la verità sulla tomba del favorito di Adriano, il leggendario Antinoo, affogato nel Nilo: il suo sepolcro perduto nasconderebbe la prova di una cospirazione ai danni dell'Impero. Nel corso dell'inchiesta, Sparziano ritrova un lontano amore, la seducente Anubina, ma affronta anche gravi pericoli, rischiando perfino la vita... Finché, col ritorno nella capitale, individua finalmente la pista giusta tra gli edifici semiabbandonati della villa Tiburtina, progettata a suo tempo dallo stesso Adriano. Una traccia che lo conduce a una scoperta sconvolgente, tale da mutare per sempre il destino dell'Urbe.
Moderators: Valentina Tosi
10 dicembre 2022 alle 08:02
Dopo aver letto i numerosi romanzi con protagonista Martin von Bora, ufficiale della Wermacht, nonché agente dell’Abwehr, opere che mi sono indubbiamente piaciute, avevo proseguito con una nuova serie introdotta da Ben Pastor e imperniata sulle figure del medico ebreo Solomon Meisl e del primo tenente degli ulani Karel von Heida, non ritraendo tuttavia uguale soddisfazione e del resto deve essere stato anche per gli altri lettori, perché dopo I misteri di Praga e La camera dello scirocco l’autore non è andato oltre. Francamente ero dispiaciuto che fossero terminati gli episodi che vedevano in azione Martin von Bora ed ero oltremodo dispiaciuto che la nuova serie non fosse di pari livello. Per fortuna la scrittrice ha ideato qualcosa di nuovo, sempre nell’ambito dei romanzi gialli di ambientazione storica, facendo scaturire dalla sua fervida fantasia le vicende che vedono protagonista Elio Sparziano, ufficiale romano, nonché storico, figura esistita veramente, uno degli autori dell’Historia Augusta, di cui tuttavia non si sa altro.
Cronologicamente Ben Pastor è passato dal XX secolo addirittura ai primi anni del 300 dopo Cristo allorché su parte del grande impero regnava Diocleziano, figura carismatica che fu l’unico imperatore a lasciare il trono abdicando.
Il primo che ho letto è Il ladro d’acqua, un titolo che può far sorridere, ma che nulla ha a che fare con il furto di questo liquido, perché sono chiamati così i predoni che, grazie a complicità, assalgono i trasporti di mercanzie lungo il Nilo. Verso la fine della primavera del 304 Elio Sparziano è incaricato dall’imperatore Diocleziano a recarsi in Egitto con lo scopo di verificare la reale applicazione di due suoi editti, quello volto a calmierare i prezzi e quello finalizzato a stroncare il cristianesimo; inoltre, dovrà contemporaneamente fare una ricerca di dati storici necessari per redigere una biografia dell’imperatore Adriano, che lì era stato durante uno dei suoi numerosi viaggi.
Non aggiungo altro, sia per evitare il rischio di anticipare troppo al lettore, sia perché la trama, molto varia, è decisamente intricata. Mi permetto solo una piccolissima aggiunta e cioè che cercare elementi che riguardano Adriano finisce inevitabilmente con l’incontrare la triste vicenda del suo giovane amante Antinoo, tragicamente scomparso.
Dico subito che, per quanto lento, con ritmi blandi, il romanzo mi è piaciuto, sia per lo sviluppo della trama, sia per la capacità di descrivere un paese di antica gloria, l’Egitto, ora decadente, solo una pallida ombra del passato, di cui tuttavia permangono riti religiosi e aspetti filosofici. Tutti i personaggi son ben delineati, soprattutto Elio Sparziano, un uomo che, essendo un militare, obbedisce all’ordine del suo diretto superiore, e cioè Diocleziano, non lasciandosi intimorire né dalle difficoltà, né dai pericoli, per la sua vita, che emergono in una missione che ne avrebbe dovuto essere esente. Ci sono pagine interessanti sui culti religiosi, sui personaggi che vengono in contatto con l’ufficiale romano, e non mancano anche belle descrizioni sia dell’Egitto che di Roma antica.
Per farla breve, non so come saranno gli altri di questa serie, ma posso dire che per il primo episodio Ben Pastor è partita con il piede giusto, creando un protagonista che è un uomo del suo tempo e inventando una trama che pagina dopo pagina avvince sempre di più.
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