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Milano : A. Mondadori, 1994
Moderators: Valentina Tosi
10 settembre 2022 alle 06:03
Benché la figura di una donna regina o imperatrice intesa non come consorte di un re o di un imperatore, bensì come investita dei poteri che esercita, propri del titolo nobiliare, sia più frequente in Gran Bretagna, è pur vero che la conservatrice Austria e con essa tutti i suoi territori che rappresentavano un impero ebbe anche lei un caso analogo, unico in verità nella storia di quella monarchia. Accadde nel XVIII secolo con Maria Teresa d’Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 – Vienna , 29 novembre 1780), che, in forza della Prammatica Sanzione emanata nel 1713 dal padre, l’imperatore Carlo VI, ereditò il governo dei vari possedimenti della monarchia asburgica, diventando arciduchessa regnante d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina regnante di Boemia doi Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova, e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero, in quanto coniuge di Francesco I, già duca di Lorena. Tutte queste cariche per Maria Teresa non furono semplicemente onorifiche, ma ne esercitò di fatto i poteri con mente aperta e innovativa, per quanto il suo accentuato cattolicesimo ebbe conseguenze certamente non piacevoli per ebrei e protestanti, perseguitati senza tregua. Occorre però ricordare il largo spazio che diede alla conoscenza, con le numerose biblioteche da lei volute (a Mantova esiste tuttora la biblioteca Teresiana, con opere di assoluto pregio) e con riforme di grande importanza, quale quella del catasto nel Lombardo-Veneto che favorì in modo determinante lo sviluppo di un’agricoltura d’avanguardia. Governò una quarantina d’anni, diede al mondo ben 16 figli, fra i quali la più nota, anche per la sua tragica fine, fu Maria Antonietta, andata a sposa a Luigi XVI di Francia. In questo lasso di tempo seppe circondarsi di abili e avveduti consiglieri che l’aiutarono a varare grandi riforme di cui uno stato così vasto e multietnico come quello su cui regnava aveva assolutamente necessità. Del resto il marito, che lei amava profondamente, non ricambiata, ebbe il buon senso di non intralciarla, restandosene buono a fare da monarca consorte.
Un personaggio così, con molte luci, ma anche più di un’ombra, non poteva non interessare una biografa di valore come Edgarda Ferri e infatti, puntuale, è venuto questo libro, una completa e sontuosa storia della vita di Maria Teresa, da leggere tutto d’un fiato, salvo soffermarsi di tanto in tanto sui numerosi eventi che ne caratterizzarono l’esistenza, una donna che per l’epoca sarebbe stata destinata a essere la sposa di qualche monarca europeo e che invece, grazie alla Prammatica Sanzione, divenne e volle farsi re.
Da leggere, è un libro appassionante.
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