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Milano : A. Mondadori, 2001
Abstract: Nel luminoso, nitido panorama di Sansepolcro, dentro la straordinaria vicenda dell'arte toscana del Quattrocento, si svolge la storia umana e artistica di Piero della Francesca. Una vita enigmatica, la sua, di un uomo irrequieto, dal carattere difficile. Buon borghese e pittore di successo, alla moda nelle corti dell'Italia centrale, ma anche figlio legato alla madre da un amore profondo, abile gestore della propria fortuna, da buon discendente di mercanti, ma anche coltissimo indagatore dei rapporti tra arte e scienza; schivo di mondanità, eppure ritrattista dei più grandi signori, dei loro splendidi palazzi, delle vesti preziose, delle rarissime gemme. L'autrice accompagna il lettore alla scoperta della personalità del grande artista.
Moderators: Valentina Tosi
30 luglio 2022 alle 17:23
Piero di Benedetto de’ Franceschi, più noto come Piero della Francesca nacque a Borgo San Sepolcro (Ar) nel 1412 e ivi morì il 12 ottobre 1492. Matematico, ma soprattutto grande pittore seppe dare alla sua arte una magica fusione fra la prospettiva geometrica di Brunelleschi, la capacità di articolare l’opera nello spazio tipica di Masaccio, la luce rivelatrice propria del Beato Angelico e del Veneziano, e la descrizione attenta, quasi millimetrica, caratteristica degli autori fiamminghi. Si tratta quindi di un grande artista, che ha lasciato una traccia indelebile in opere di assoluto rilievo quali il polittico della Misericordia, commissionatogli dalla confraternita per l’altare della loro chiesa a San Sepolcro, oppure un altro polittico per la chiesa agostiniana di San Sepolcro, tanto per citarne solo alcuni.
Edgarda Ferri, grande autrice di biografie di svariati personaggi, ha scritto per Piero della Francesca un libro in cui, oltre a risaltare con appassionata competenza le qualità artistiche, provvede a parlarci anche della sua vita di uomo che potremmo definire irrequieto e dal carattere non certo facile, per certi aspetti non strano in un genio quale fu appunto il pittore aretino. E’ di sicuro interesse conoscere le vicende di questo grande artista, tanto più che sono sapientemente accompagnate dagli eventi dell’epoca, di quel quindicesimo secolo che vide il trionfo del Rinascimento con una Firenze faro europeo delle arti e della cultura in cui dominava la figura carismatica di Cosimo de’ Medici. Questa è una caratteristica della saggista mantovana, cioè la capacità di inserire una biografia in un contesto storico così ben descritto con stile agile, ma non povero, con la precisione propria dello studioso, così che di pari in passo con la descrizione della vita del personaggio oggetto del libro si ha una visione assai gradevole di un’epoca, si riesce a comprendere il motivo di decisioni politiche, di ispirazioni religiose o artistiche.
In poche parole, nel riuscire a comprendere la grandezza di questo pittore, abbiamo anche la conoscenza di un periodo storico, come se anziché di un libro solo ce ne fossero due, ragion per cui leggere questo Piero della Francesca è senz’altro più che consigliato.
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