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Milano : Garzanti, 1999
Abstract: Notte di nebbia a Milano. Una macchina ferma sull'orlo del Naviglio: all'interno un uomo e una donna, anzianotti, hanno mangiato e bevuto troppo, lui specialmente. Una ragazza spinge la macchina piano... un tonfo, qualche spruzzo, neanche una bollicina. Per Duca Lamberti, ex medico e investigatore a mezzo tempo, tutto comincia una mattina di primavera: sulla porta, un giovanotto, lo manda l'avvocato Sompani... Ma Sompani non è quello annegato due giorni fa nel Naviglio?
Moderators: Valentina Tosi
6 aprile 2022 alle 14:04
Accadono troppi fatti strani fuori Milano, con un’auto che affonda nel Naviglio con due persone a bordo e che annegano, come un analogo incidente di alcuni prima rubricato come omicidio colposo, e poi un’altra automobile che si inabissa sempre con due occupanti durante un furioso temporale, ma quest’ultimo però è chiaramente un fatto delittuoso, visto che il mezzo, che era inseguito dalla polizia, viene crivellato di colpi. Tre accadimenti simili non sono necessariamente collegati, il tutto dipende da chi sono le vittime, che non sono però persone incensurate, anzi sono gaglioffi non da poco, con gli uomini papponi e trafficanti di droga e le donne un po’ troppo di facili costumi. Sarà possibile assicurare alla giustizia i colpevoli, visto quanto sono intricate le vicende? Niente paura, indaga Duca Lamberti, il medico cancellato dall’ordine e anche a suo tempo rinchiuso in carcere per avere ucciso per pietà una signora malata terminale, e che ora con questo caso si gioca la possibilità di diventare un poliziotto.
Scerbanenco imbastisce una storia di non facile scrittura, visti gli intrecci, i sospetti in un ambiente in cui sono maturati i delitti e con il tradimento che sembra essere una costante, dandoci una visione di una Milano ormai diventata metropoli e quindi anche con la malavita della grande città, che spazia in tutti i campi profittevoli. Non troviamo più il ladro di galline o il baro, emergono invece personaggi tesi al massimo guadagno e per questo disposti a tutto, anche a uccidere. L’ambientazione e l’atmosfera sono rese in modo impeccabile e, elemento di particolare pregio, la descrizione dei protagonisti non è solo fisica, ma viene fatta anche un’analisi psicologica. Il ritmo e la tensione poi sono palpabili, al punto che, come ho iniziato a leggere, non mi sono concesso pause, ansioso di vedere gli sviluppi e soprattutto di chiarire un mistero, quello del secondo incidente in ordine di tempo, il cui movente risale a molto prima, addirittura ai primi giorni del 1945.
Ed è con la soluzione di quest’ultimo caso che si conclude il libro, con un Duca Lamberti, che ha superato brillantemente la prova per essere ammesso in polizia, ma che ha un sapore amaro in bocca, quello che provano le persone integerrime quando sono costrette dalle circostanze ad assicurare alla giustizia un colpevole, ma non un criminale.
Da leggere, lo merita.
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