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Introduzione alla storia bizantina
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Ravegnani, Giorgio <1948->

Introduzione alla storia bizantina

Bologna : il Mulino, [2006].- 201 p. ; 22 cm.

Abstract: Nel 330 s'inaugurava la nuova capitale dell'impero romano, che Costantino aveva voluto a oriente e che da lui prese il nome di Costantinopoli. In oriente l'impero evitò il tracollo toccato alla parte occidentale e durò oltre un millennio, fino a quando nel 1453 la città cadde in mano ai turchi. Questa guida essenziale fornisce un primo, chiaro inquadramento delle caratteristiche salienti dell'impero d'oriente e delinea una sintetica ma esaustiva panoramica delle diverse fasi della sua storia.

Moderators: Valentina Tosi

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Per quel che posso rammentare dei miei studi alle scuole superiori fra la storia insegnata è stata abbastanza completa quella relativa a Roma, ma per quanto concerne l’impero bizantino mi sembra che mi siano state date nozioni frammentarie, per non dire superficiali, forse perché era opportuno, per questioni anche di tempo, proseguire con la conoscenza di quanto accadde nella penisola italica. Premesso che nel 330 avveniva l’inaugurazione della nuova capitale dell’impero romano che Costantino volle a oriente e che in suo onore prese il nome di Costantinopoli, è solo dopo la morte del grande imperatore Teodosio che avviene la netta separazione fra impero romano d’Occidente e di Oriente. Correva l’anno 395 e la nuova realtà a est, quella bizantina, sopravvisse alla caduta di quella occidentale fino al 1453, allorché fu conquistata dai turchi. Il lasso di tempo è notevole, sono più di mille anni e quindi anche la storia è lunga e complessa. Giorgio Ravegnani, ordinario di Storia medievale presso l’Università Cà Foscari di Venezia e profondo studioso dell’Impero romano d’oriente, autore di molte pubblicazioni, ha provveduto a scrivere un saggio che ricomprende, ovviamente a grandi linee, visto che si tratta di sole 208 pagine, tutte le vicende di Bisanzio, ordinate rigorosamente in ordine cronologico. In tutto sono nove capitoli: La storia di Bisanzio, Da Roma a Bisanzio (324 – 610), da Eraclio agli Iconoclasti (610 – 717), L’iconoclastia (717 – 843), L’apogeo dell’impero (843 – 1025), La crisi dell’XI secolo (1025 – 1081), Dai Comneni agli Angeli (1081 – 1204), La quarta crociata e l’impero latino (1204 v- 1261), L’età dei Paleologi (1261 – 1453). Considerata la rilevante mole degli eventi è fuor di dubbio che il saggio possa dare solo un’infarinatura, una conoscenza superficiale, tuttavia utile, se non indispensabile, per poter passare ad altri testi di approfondimento. Peraltro, se uno come me vuole conoscere cosa fu il mondo bizantino questo libro è più che idoneo e colma inevitabili lacune in materia, soprattutto cancella un preconcetto, diffuso generalmente in chi è a digiuno di nozioni, secondo il quale l’impero bizantino sarebbe stato un’entità di poco conto conto, insomma un impero di serie B. E’ ovvio che non è così, perché l’impero romano d’oriente, nelle sue caratteristiche peculiari, fu uno stato di considerevole importanza e che ebbe vita lunga, procedendo come in una parabola, al culmine della quale iniziò la fasce discendente conclusasi con la conquista da parte dei Turchi.
Quindi l’opera ha una sua indubbia valenza, vista l’utilità non solo per chi desidera come me sapere cosa fu l’impero bizantino, ma anche per lo studente universitario, insomma si tratta di un lavoro propedeutico per chi vuole approfondire determinati argomenti o eventi accaduti, e in questo senso la lettura è senz’altro consigliata.

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