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Viaggio al centro della terra
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Verne, Jules <1828-1905> - Verne, Jules <1828-1905>

Viaggio al centro della terra

Milano : Mursia, c1967 (stampa 2001)

Abstract: Un antico e misterioso documento scritto da uno scienziato e rinvenuto per caso; il sogno di giungere al centro della Terra; la lotta con un rivale privo di scrupoli; la spaventosa solitudine degli abissi; l'incontro con animali preistorici; un oceano immenso che condurrà i protagonisti al centro della Terra e a una soluzione imprevedibile. Un grande romanzo d'avventura che presenta numerose chiavi di lettura.

Moderators: Valentina Tosi

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Jules Verne e H. G. Wells posso giustamente essere considerati i fondatori del genere fantascientifico. Particolarmente prolifico è stato il primo, con una varietà di opere e di trame indubbiamente notevole, ma se Ventimila leghe sotto i mari e Dalla Terra alla Luna stupiscono per aver previsto con largo anticipo i notevoli successi in campo scientifico del genere umano, c’è un altro romanzo che costituisce un esempio di fantasia ben difficilmente concretizzabile in realtà ed è Viaggio al centro della terra. Perchè sia irrealizzabile è abbastanza evidente, viste le pressioni e le temperature che impedirebbero qualsiasi tentativo di giungere al nucleo terrestre, senza dimenticare che il progetto non rivestirebbe interesse economico.
In Viaggio al centro della terra si narra di un percorso sotterraneo effettuato da uno scienziato tedesco e dai suoi collboratori, un viaggio in un mondo che Verne lascia intuire che un tempo fosse invece in superficie.
Adesso può far sorridere la descrizione di questo territorio inesplorato, soprattutto alla luce delle nostre conoscenze maturate, ma all’epoca in cui il romanzo uscì rappresentò un motivo di interesse notevole che giustificò ampiamente il grande volume di vendite.
La fantasia di Verne ha dell’incredibile con un mondo sotterraneo dve c’è un vasto lago con funghi giganteschi e ci sono animali preistorici. Dato che lo scrittore francese ha sempre cercato di dare uno spunto scientifico alle sue opere è giusto ricordare che questo percorso viene fatto iniziare calandosi nel cratere di un vulcano, l’islandese Sneffels, e riemergendo poi nel corso di un’eruzione dello Stromboli (è evidente che sarebbe l’itinerario più logico, anche se occorre chiudere gli occhi sulle inevitabili nefaste conseguenze di una simile partenza, per non dire poi dell’incredibile arrivo). Il romanzo ancor oggi tuttavia rappresenta una buona lettura di evasione, tanto è vero che dallo stesso sono state tratte diverse pellicole cinematografiche.

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