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La legione invincibile
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Cervo, Guido <1952-> - Cervo, Guido <1952->

La legione invincibile

Casale Monferrato : Piemme, 2003

Abstract: 276 d.C. L'impero romano vive uno dei suoi momenti più drammatici della sua storia. Dopo aver rotto il confine renano, orde di barbari hanno occupato le Gallie e messo in ginocchio l'esercito imperiale. I recenti successi della XXII legione del legato Valerio Metronio hanno portato una tregua, ma la situazione che Valerio deve affrontare è disastrosa. Nel timore dell'inevitabile riscossa di Roma, decine di migliaia di barbari si stanno ritirando verso il Reno per sfuggire all'avanzata dell'armata guidata dall'imperatore Probo. In un clima di spasmodica attesa, Valerio e Idelnia, i barbari Bodomar e Murel, la bella Docinia e tanti altri personaggi intrecciano i loro destini mentre si prepara la resa dei conti definitiva.

Moderators: Valentina Tosi

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Secondo volume della celebre trilogia, La legione invincibile parla di uno dei periodi più difficili per l’impero, assalito da orde di barbari che uccidono, violentano, saccheggiano impoverendo e provocando una tremenda carestia. Il legato Valerio Metronio è pressochè isolato a Mogontianum, forse l’ultimo baluardo romano sul Reno. Non deve far fronte però solo alle scorrerie dei barbari perché la fame porta a rivolte interne, acuite anche dall’atteggiamento irresponsabile degli accaparratori. Si tratta tuttavia di attendere perché il nuovo imperatore Aurelio Probo, uomo pragmatico e deciso, sta accorrendo in soccorso con un potentissimo esercito, con il preciso scopo anche di risolvere una volta per tutte il problema dei confini attraverso cui arrivano invasioni a ondate. In un contesto militare con belle pagine di battaglie c’è anche ampio spazio per il rapporto fra Valerio Metronio e la moglie Idelnia, nochè per altri protagonisti tutti dotati di un’innegabile carica di simpatia. Anche questo secondo romanzo, benchè un po’ dispersivo per l’elevato numero dei personaggi, ha più di un motivo di attrazione che non è legato solo alle vicende storiche, ma anche alla costruzione di un tessuto meno semplicistico in grado di dare una visione più completa del mondo romano. Così si apprendono notizie utili su come si viveva, su come erano i rapporti interpersonali in una società classista, convinta di rappresentare la civiltà di fronte all’ignoranza di popoli non sottomessi (i barbari), relegati spesso (ma non è il caso di questo romanzo) a figure stereotipate, vale dire gente ignorante e rozza, priva di sentimenti e in preda solo a bramosie ispirate al più acuto materialismo.
Resta sempre pregevole la capacità dell’autore di ricreare ambienti e atmosfere, di far rivivere al lettore una grande battaglia dell’epoca quasi rendendolo partecipe, insomma, per non dilungarmi troppo, ancora una volta Guido Cervo ha fatto centro e ha assicurato alcune ore di piacevole e istruttiva lettura.

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