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TransAtlantic
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McCann, Colum <1965->

TransAtlantic

[Milano] : Rizzoli, 2014

Abstract: Terranova, 1919: gli aviatori Alcock e Brown fanno rotta sull'Irlanda nel primo tentativo di trasvolata atlantica senza scalo, affidandosi, per esorcizzarne gli orrori, a un bombardiere modificato della Grande Guerra. Dublino, 1845: in tournée oltreoceano per promuovere la sua sovversiva autobiografia, Frederick Douglass trova negli irlandesi un popolo aperto alla rivoluzionaria causa dell'abolizionismo, nonostante la devastante carestia che impone ai poveri sofferenze terribili persino agli occhi di uno schiavo americano. New York, 1998: lasciata a casa la giovane moglie e un figlio appena nato, il senatore George Mitchell parte per Belfast con il compito di condurre a termine le trattative di pace nella martoriata Irlanda del Nord. Questi tre emblematici viaggi sono legati tra loro da una misteriosa lettera che attenderà un secolo prima di essere aperta, e dai destini di quattro donne determinate a curare le ferite della vita con la dolce ostinazione della femminilità.

Moderators: Valentina Tosi

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Transatlantic è un romanzo che abbraccia un periodo di tempo che va all’incirca dalla metà del XIX secolo fino a quasi i giorni nostri, un’opera di narrativa in cui si raccontano vicende solo apparentemente non collegate. Infatti, presenta ben otto protagonisti, le cui storie iniziano nel lontano 1845 e terminano nel ben più vicino 2012. Storicamente si basa su personaggi esistiti veramente, come lo scrittore nero abolizionista Frederick Douglass, gli aviatori Alcook e Brown, il senatore statunitense Mitchell. Come possono essere collegati, trattandosi di figure vissute in epoche assai diverse? A legarli sono quattro donne, quattro generazioni di donne per la precisione, figure che con tenacia e coraggio affrontano tutte le avversità della vita. E queste quattro donne sono le autentiche protagoniste, senza togliere nulla alle qualità degli uomini che, grazie a questo particolare elemento femminile, illuminano e rendono interessante un romanzo che francamente altrimenti sarebbe risultato un po’ scialbo. I nomi delle protagoniste sono Lily Duggan, Emily Ehrlich, Lottie Ehrlich e Hannah Tuttle, collegate, oltre che da un vincolo di sangue, da una lettera, scritta da Emily per conto della madre Lily e consegnata all’aviatore Brown affinché provvedesse a recapitarla in Irlanda. La missiva non giungerà mai a destinazione, ma verrà tramandata da madre in figlia, fino a quando il destino consentirà al suo ultimo possessore e ai lettori di conoscerne il contenuto. Preciso che non è che ci sia da attendersi chissà quali rivelazioni, perché in fondo la lettera è l’espediente per creare un po’ di tensione in un romanzo altrimenti grigio, che tuttavia presenta anche dei pregi, come la particolare struttura adottata, la capacità di ricreare ambienti e atmosfere, una scrittura garbata e senza enfasi. Il romanzo si legge con interesse, anche se nell’ultima parte si avverte un po’ di stanchezza nell’autore, come se avesse voglia di concludere alla svelta, ma senza idee in proposito, e in effetti arrivati all’ultima riga si è presi da una sensazione di incompiutezza. E’ un peccato, anche perché questo finale strascicato è frutto dalla troppa carne al fuoco riscontrabile nell’opera, oltre tutto non distribuita bene, così che vi sono parti ridondanti e altre più normali, alcune addirittura mosce, come appunto quella con cui si conclude il lavoro.
Non ci saremmo trovati di fronte in ogni caso a un capolavoro, ma solo e comunque a un libro di eccellente fattura, e invece questo squilibrio narrativo toglie parecchio non solo al valore del romanzo, ma anche all’interesse del lettore che, giunto all’ultima pagina, si accorgerà di aver trascorso piacevolmente un po’ di tempo, ma che le aspettative sono state purtroppo in parte disattese.

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