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Milano : Mondadori, 2014
Abstract: Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama un vicino amaro come una medicina e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all'ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l'acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello... Ma... Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l'arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male...
Moderators: Valentina Tosi
4 gennaio 2017 alle 12:28
La vita di Ove, il protagonista di questo gustoso esordio letterario dello svedese Backman, si regge su due solidi pilastri: il lavoro ed il matrimonio. Quando prima uno poi l'altro vengono a mancare, Ove decide di farla finita, ma l'arrivo di nuovi vicini - una famiglia multietnica come si direbbe oggi - ne vanifica i tentativi e riesce a scardinare la corazza di questo simpatico "orso".
Tanti sono i registri che Backman usa abilmente per comporre questa sinfonia: ironia, amore, fedeltà, testardaggine, sentimento, ricordo, nostalgia e chi più ne ha più ne metta. Il risultato è uno splendido romanzo che si lascia leggere d'un fiato.
Consigliato? Assolutamente sì! Luciano - GdL BiblioTè
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